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La Lega Navale Italiana (LNI) ha celebrato a bordo del Vespucci a Civitavecchia e in numerose Sezioni e Delegazioni in tutta Italia il suo 128° anniversario dalla fondazione (2 giugno 1897), in concomitanza con la Festa della Repubblica.

Il Presidente nazionale, l’ammiraglio Donato Marzano, dal 2020 alla guida della Lega Navale Italiana, si è recato a bordo della nave scuola della Marina Militare “Amerigo Vespucci” in sosta nel porto di Civitavecchia nell’ambito del Tour Mediterraneo 2025 e ha incontrato, insieme al Comandante, il capitano di vascello Giuseppe Lai, un gruppo di giovani soci della LNI e i loro accompagnatori. Si tratta di ragazze e ragazzi che, con i giovani dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI) e della Sail Training Association Italia (STA-I), hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza di formazione a bordo del vascello della Marina Militare.

Nata su impulso del giornalista, scrittore e marinaio Augusto Vittorio Vecchi, noto come “Jack La Bolina” e di un gruppo di pensatori visionari, il 2 giugno 1897 fu costituito alla Spezia il primo Comitato Centrale della Lega Navale Italiana. Ispirandosi alla Navy League inglese, Vecchi, già fondatore nel 1879 dello Yacht Club Italiano, si pose l’obiettivo di promuovere una serie di iniziative per risvegliare l’amore e l’interesse nei confronti delle questioni marittime nell’allora giovane Regno d’Italia. Tra i fondatori della LNI figurano il tenente di vascello della riserva Attilio Mantegazza, direttore del giornale “Spezia” e l’ingegnere Lorenzo d’Adda, primo direttore della rivista “Lega Navale”, periodico della Lega Navale Italiana edito dal dicembre 1897 e oggi la più antica testata marittima in ambito civile. All’originario Comitato Centrale della Lega Navale, si unirono anche il contrammiraglio Emilio Renaud di Falicon, che diventerà il primo Presidente dell’associazione, l’onorevole Giovanni Battista Paita, Sindaco della Spezia, il generale Domenico Menotti Garibaldi (primogenito di Giuseppe e Anita Garibaldi) e il tenente di vascello della riserva Gaetano Limo. Il primo statuto della LNI, approvato dall’Assemblea Generale il 2 giugno 1899, cita tra gli scopi quello “di diffondere in Italia il pensiero navale e l’amore alle cose di mare”, una missione che resta ancora attuale dopo 128 anni.

Oggi la Lega Navale Italiana è il principale ente pubblico associativo senza scopo di lucro che si occupa di mare e acque interne in Italia. La sua missione istituzionale è articolata in quattro aree: promozione della cultura e delle tradizioni del mare, avvicinamento e pratica degli sport nautici per tutti, con particolare attenzione ai giovani, alle persone con disabilità o in condizione di disagio socio-economico, formazione nautica e protezione ambientale. Vigilato dai Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti, la LNI conta 61.000 soci nel 2024, oltre 250 strutture periferiche con 80 basi nautiche e 4 Centri Nautici Nazionali e si sostiene finanziariamente grazie ai contributi dei propri associati, non ricevendo fondi pubblici da oltre dieci anni. La Lega Navale collabora con numerose istituzioni nazionali e locali, enti del terzo settore, scuole, università e federazioni sportive ed è l’associazione che ha la più grande flotta nazionale di barche inclusive che consentono alle persone con disabilità di vivere appieno il mare e la vela. Dal 2024, la LNI promuove la campagna “Mare di Legalità” tramite la quale gestisce al momento 25 barche a vela confiscate alla criminalità organizzata che lo Stato ha affidato all’ente per lo svolgimento di attività di pubblico interesse legate al mare. L’associazione le ha intitolate alla memoria di vittime della mafia e del terrorismo e ne perpetua il ricordo nelle scuole e nei diversi approdi.

«I giovani rappresentano il presente e il futuro della nostra associazione e non poteva esserci celebrazione più significativa di quella vissuta oggi a bordo del Vespucci, simbolo della marineria italiana, orgoglio della Marina Militare e dell’Italia nel mondo», dichiara il Presidente della LNI, l’ammiraglio Donato Marzano, che ricorda: «Su questi ponti, sulle griselle e sui pennoni generazioni di marinai hanno avuto il primo contatto con il mare, per conoscerlo, amarlo e, soprattutto, rispettarlo. Dal 1897 la Lega Navale Italiana si è evoluta e modernizzata, restando sempre al servizio del mare e del Paese. Una ”lunga linea blu” fatta di cultura, di formazione, di sport, di inclusione, di ambiente, ma essenzialmente di amore per il mare. Un amore e una missione che devono costituire il faro per ognuno di noi, orgogliosi di far parte della Lega Navale Italiana, di essere donna o uomo della LNI, un amore e una missione che hanno contraddistinto negli anni l’operato di migliaia di soci, di centinaia di presidenti che devono costituire un riferimento di onestà, di passione, di professionalità. Stiamo vivendo un momento importante di rinnovamento della nostra organizzazione nel segno della tradizione e dei nostri valori. La sfida oggi – conclude l’ammiraglio Marzano – è quella di crescere nel numero di soci, consolidare le attività e ampliare la nostra rete di relazioni, restando sempre fedeli alla nostra missione e tenendo alti i valori del mare e della legalità».

La Lega Navale Italiana ha intitolato al magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto, ucciso all’età di 42 anni da Cosa Nostra il 25 gennaio 1983 a Valderice (Trapani), la barca a vela Vega. Si tratta di un Beneteau Oceanis 430 confiscato alla criminalità organizzata per traffico di migranti e affidato dallo Stato alla Lega Navale di Trapani, che impiega l’imbarcazione nell’ambito della campagna “Mare di Legalità” per attività nautiche di pubblico interesse, in particolare in favore dei giovani e delle persone con disabilità o in condizione di disagio socio-economico.

Lo sloop affidato alla LNI trapanese è stato sottoposto a interventi di ristrutturazione e rimessaggio grazie al contributo dei soci per destinarlo a progetti sociali, sportivi e di protezione ambientale. A bordo sono state già svolte attività in collaborazione con l’Ufficio Esecuzioni Penali Esterne (UEPE) di Trapani e sono in programma progetti di formazione con gli studenti di ingegneria delle tecnologie per il mare dell’Università di Palermo. La locale Sezione della LNI rafforza così il suo impegno per l’educazione alla legalità e ai valori della solidarietà e dell’impegno sociale nel ricordo del magistrato trapanese, amante del mare e velista. La LNI insieme all’Associazione Nazionale Magistrati gli dedica dal 2018 il Trofeo velico “Giangiacomo Ciaccio Montalto”, che lo scorso anno ha visto anche la partecipazione di Vega.

Ciaccio Montalto è considerato uno dei primi giudici ad essersi occupato della mafia trapanese. Dal 1977 si dedicò ad indagini sui legami dell’associazione criminale con gli imprenditori e i banchieri della città siciliana. Investigava anche sul traffico di droga, sui collegamenti tra la mafia siciliana e quella americana e sul traffico di armi.

Alla cerimonia di intitolazione che si è tenuta nella sede della Lega Navale di Trapani sono intervenuti, tra le numerose autorità e amici del magistrato, la figlia Marene Ciaccio Montalto, la Consigliera del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), Maria Vittoria Marchianò, la Presidente del Tribunale di Trapani, Alessandra Camassa, il Presidente della Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), Antonello Cracolici, il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, il Prefetto di Trapani, Daniela Lupo e il Presidente nazionale della Lega Navale Italiana, Donato Marzano.

“Vega da oggi entra a far parte della nostra ‘flotta della legalità’ che conta al momento 22 imbarcazioni operative del progetto ‘Mare di Legalità’, partito da Ostia con le prime otto barche il 28 giugno 2024 alla presenza del Presidente della Repubblica”, dichiara il Presidente della LNI, Donato Marzano. “Quello di oggi è un punto di partenza, non di arrivo. Vega andrà per mare con a bordo ragazzi fragili, persone con disabilità, allievi in formazione e sarà, nei diversi approdi, il testimone della storia di Giangiacomo Ciaccio Montalto, per farlo conoscere a diportisti, sportivi, studenti e perché soprattutto i giovani possano farne memoria e prenderne esempio. Il mare è di tutti e grazie anche a questa barca potrà essere vissuto appieno e da tutti”, conclude il Presidente Marzano.

“Ringrazio tutti voi, soprattutto per il ricordo personale che ciascuno ha offerto di mio padre”, afferma Marene Ciaccio Montalto, figlia del magistrato, che aggiunge: “Sono pezzi della sua vita che mi mancano e dei quali oggi mi riapproprio, così come la memoria della sua passione per il mare. In casa nostra si parlava poco di mafia, ma io e la mia famiglia siamo stati travolti dalla mafia. Ricordo lo colpì molto l’omicidio del generale Dalla Chiesa. Mio padre da allora spesso si recava altrove a lavorare, la sera, forse per allontanare da noi quel pericolo che presagiva. Sono contenta che questa barca che si chiama Vega, come una delle stelle più luminose del cielo, possa essere stata associata al suo nome. Mio padre è sempre stato la mia stella polare e sono contenta che possa essere anche la stella di qualcun’altro”.

È stato siglato a bordo del Vespucci in sosta a Palermo, tappa del Tour Mediterraneo 2025 della nave scuola della Marina Militare, l’accordo di collaborazione tra il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e la Lega Navale Italiana rappresentata dal Presidente nazionale, l’ammiraglio di squadra Donato Marzano.

La sinergia tra il Ministro Locatelli e la Lega Navale – il principale ente pubblico associativo che si occupa di mare in Italia – mira alla promozione di iniziative congiunte di inclusione sociale orientate al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità attraverso la partecipazione ad attività nautiche e sportive e l’avvicinamento al mare e alle acque interne di tutti senza barriere fisiche, sociali ed economiche.

La stipula del Protocollo d’intesa è avvenuta all’interno della storica Sala Consiglio, ambiente di rappresentanza di Nave Vespucci, alla presenza del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, del Comandante Marittimo Sicilia, l’ammiraglio di divisione Andrea Cottini, del Comandante del Vespucci, il capitano di vascello Giuseppe Lai e del Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale, il capitano di vascello (CP) Michele Maltese.

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli ha affermato: «Ringrazio di cuore la Lega Navale Italiana per questo importante accordo per le persone con disabilità e tutto il Paese. Un’occasione preziosa che si inserisce perfettamente in quel percorso che stiamo promuovendo e che mira a garantire il diritto di ogni persona alla piena partecipazione alla vita delle nostre comunità, secondo quanto stabilito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Sono certa che le diverse progettualità cui si darà vita svilupperanno pratiche positive che sapranno coinvolgere sempre più persone in questa bellissima realtà della Lega Navale, già fortemente impegnata con attenzione e passione su questi temi».

«La collaborazione siglata con il Ministro Locatelli a bordo del Vespucci a Palermo — ha dichiarato il Presidente della Lega Navale Italiana, l’ammiraglio di squadra Donato Marzano ― ci consente di dare ulteriore impulso ai progetti di inclusione sociale che la Lega Navale Italiana porta avanti in tutta Italia con oltre 60.000 soci volontari, la più grande flotta solidale d’Italia, inclusa la prima barca d’altura confiscata alla criminalità organizzata, “Our Dream”, che abbiamo reso interamente accessibile alle persone con disabilità motoria e con le nostre basi nautiche presenti su tutto il territorio nazionale che siamo impegnati a rendere sempre più accessibili. I nostri assetti e le nostre capacità sono al servizio di tutti e dobbiamo fare squadra con le istituzioni e le associazioni per realizzare dei progetti di vera inclusione, che non siano “per” le persone con disabilità, ma “con” le persone con disabilità».

Il Ministro per le Disabilità ha visitato la base nautica della Lega Navale di Palermo ed è salita a bordo di “Our Dream”, una delle 25 barche a vela della flotta impegnate nella campagna “Mare di Legalità”. Si tratta di un Jeanneau Sun Odyssey 53 confiscato alla criminalità organizzata che impiegava questa imbarcazione nel traffico di droga. Lo Stato l’ha affidata alla Lega Navale Italiana che, tramite la Sezione di Palermo, la impiega in attività di pubblico interesse legate al mare oltre ad averla intitolata alla memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e resa accessibile anche alle persone con disabilità motorie. “Our Dream”, insieme alle barche inclusive “Hansa 303”, verrà impiegata in un’attività di velaterapia in collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli nell’ambito del progetto “Velando”, promosso dal Ministro per le Disabilità in collaborazione con Lega Navale Italiana e Federazione Italiana Vela.

La Lega Navale Italiana Sezione di Palermo ha inaugurato oggi la rinnovata sede sociale in Via Marinai Alliata, 4c, ospitata in una villa confiscata che la mafia impiegava come raffineria di droga.

L’immobile, affidato nel 2005 alla Sezione palermitana della LNI, ha beneficiato in passato di diversi interventi di ristrutturazione, ma i recenti lavori rappresentano l’avvio di un progetto più ambizioso e significativo. Grazie a queste migliorie, realizzate grazie al contributo dei soci della LNI, la struttura è stata resa accessibile alle persone con disabilità e pronta ad accogliere attività inclusive rivolte ai cittadini di Palermo, oltre ad ospitare eventi e iniziative sportive, culturali e formative per atleti e appassionati di mare provenienti da tutta Italia.

Accolti del Presidente della Lega Navale di Palermo, Nicola Vitello e dal consiglio direttivo della Sezione, hanno partecipato alla cerimonia in rappresentanza della città di Palermo l’Assessore allo Sport, Alessandro Anello e l’Assessore all’Ambiente, Pietro Alongi. Per la LNI sono intervenuti il Presidente nazionale Donato Marzano, il Delegato regionale per la Sicilia occidentale, Giuseppe Tisci e quello della Sicilia orientale, Agatino Catania e Carlo Bruno, socio e istruttore, già Delegato regionale siciliano, che da Presidente della Sezione di Palermo ha preso in affidamento il bene. La cerimonia si è conclusa con il consueto taglio del nastro e con un omaggio della Polizia di Stato all’atleta di vela paralimpica della Lega Navale Carmelo Forastieri, convocato per l’Italia ai prossimi Mondiali della classe Hansa in Australia.

L’inaugurazione è stata l’occasione per celebrare non solo la rinascita di un luogo simbolico, ma anche l’impegno costante della Lega Navale Italiana nel promuovere i valori della legalità, della solidarietà e della partecipazione attiva nella comunità.

“Dopo due anni abbiamo concluso i lavori in una struttura che forma non solo dei marinai, ma promuove la socializzazione e l’inclusione sociale di tutti coloro che partecipano alle nostre attività associative. Questo luogo, reso accessibile alle persone con disabilità, ci consente di fare emergere le potenzialità e le eccellenze di tutti”, dichiara il Presidente della Sezione LNI di Palermo, Nicola Vitello.

Il Presidente nazionale della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, afferma: “L’inaugurazione della rinnovata sede sociale della Lega Navale di Palermo è stata una festa per tutta l’associazione. Dal 2005 questo immobile è un presidio al servizio del territorio e delle fasce sociali più deboli della popolazione, dove diffondere la cultura del mare e promuovere la formazione nautica e sportiva per tutti. Siamo impegnati a terra e in mare nella valorizzazione a scopi sociali di beni sottratti al malaffare per promuovere l’educazione alla legalità e ai valori del rispetto, della lealtà e della solidarietà, in particolare verso i più giovani. Con la campagna “Mare di Legalità” operiamo ad oggi con 22 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata che lo Stato ha affidato alla LNI per svolgere attività di pubblico interesse legate al mare. A Palermo siamo attivi con le barche “Our Dream” e “Azimut”, intitolate ad eroi della legalità quali i giudici Falcone e Borsellino e Don Pino Puglisi. “Our Dream” è anche la prima “barca della legalità” pienamente accessibile alle persone con disabilità”.

È stata intitolata alla memoria dell’avvocato Nino D’Uva, vittima della mafia, la “barca della legalità” Blue Angel, confiscata alla criminalità organizzata per traffico di migranti e affidata dallo Stato alla Lega Navale Italiana Sezione di Messina per lo svolgimento di attività di pubblico interesse legate al mare.

Intellettuale raffinato, Nino d’Uva è stato uno dei più noti avvocati penalisti del foro messinese della sua generazione. Tra i protagonisti nel secondo maxiprocesso agli esponenti delle cosche messinesi, l'avvocato D'Uva esercitò la difesa degli imputati per associazione mafiosa con rigore morale e professionalità. Su mandato del boss Gaetano Costa, fu assassinato nel suo studio nel centro storico di Messina il 6 maggio 1986, all'età di 61 anni, perché la sua strategia difensiva era stata ritenuta troppo blanda.

La barca a vela Blue Angel, un Bavaria Cruiser 45, da oggi porterà il nome e il ricordo dell’avvocato D’Uva nei diversi approdi. L’imbarcazione entra così a far parte della “flotta della legalità” della Lega Navale Italiana, che annovera 25 unità operative lungo le coste italiane nella campagna “Mare di Legalità”. L’iniziativa è partita il 28 giugno dello scorso anno dal Porto di Ostia (Roma) alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Alla cerimonia d’intitolazione, ospitata nei locali della Base Navale della Marina Militare di Messina, hanno partecipato numerose autorità civili e militari insieme ai figli dell’avvocato D’Uva, Giuseppa e Gennaro.

Il Presidente della Lega Navale messinese, Giuseppe Soraci, ha ringraziato le autorità e gli ospiti presenti e ha ricordato l’impegno profuso dai soci per riportare sulla “rotta della legalità” questa imbarcazione. La barca, lunga 14 metri, era impiegata nel traffico di migranti dalla Turchia ed è stata sequestrata in condizioni critiche nell’agosto 2023 a Pozzallo, prima di essere assegnata dall’autorità giudiziaria alla Sezione di Messina della LNI.

«L’intitolazione di Blue Angel all’avvocato Nino D’Uva segna un nuovo, importante, traguardo raggiunto dalla campagna della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”», afferma Agatino Catania, Delegato regionale della Lega Navale Italiana per la Sicilia orientale, intervenuto all’evento in rappresentanza del Presidente nazionale Donato Marzano, sottolineando: «Tra i nostri obiettivi, c’è quello di promuovere l’educazione alla legalità, in particolare verso i giovani, attraverso la restituzione alla collettività di mezzi utilizzati in passato dal malaffare nel traffico di migranti e nel contrabbando di armi e droga. Grazie al lavoro dei nostri soci volontari e con fondi propri, la Lega Navale Italiana ha reso queste barche testimonianza viva dell’impegno in favore della legalità, nel ricordo dei tanti che hanno sacrificato la propria vita nel contrasto alle mafie e al terrorismo e al servizio di tante persone meno fortunate che non potrebbero permettersi di vivere il mare e la vela».

Coesione interna all’associazione, forte determinazione nella risoluzione delle problematiche e una crescita di 3000 soci rispetto allo scorso anno, che si attestano oggi ad oltre 59.000. È quanto emerge dalle conclusioni dei lavori dell’Assemblea Generale dei Soci della Lega Navale Italiana, organizzata quest’anno a Senigallia dalle Sezioni della LNI di Marzocca e di Falconara Marittima.

Dopo 14 anni, l’Assemblea Generale dei Soci (AGS) è tornata nelle Marche, terra d’origine del giornalista, scrittore e marinaio Augusto Vittorio Vecchi, meglio conosciuto come “Jack La Bolina”, considerato l’ispiratore della Lega Navale Italiana, cui l’associazione ha dedicato una mostra nella suggestiva Rotonda a Mare che il 18 e 19 ottobre ha ospitato i lavori dell’organo di vertice della LNI.

A Senigallia erano presenti i rappresentanti delle strutture periferiche della Lega Navale Italiana, insieme ai membri della Presidenza Nazionale, ai consiglieri nazionali e ai delegati regionali. La relazione presentata dal Presidente Nazionale, Donato Marzano, sull’andamento morale ed economico dell’associazione e sulle linee di sviluppo per il triennio 2025-2027 e quella del Direttore Generale, Marco Predieri, sul bilancio preventivo 2025 sono state votate all’unanimità dall’Assemblea. Nella giornata di lavori, la Presidenza Nazionale ha approfondito le problematiche di interesse che riguardano l’applicazione della Direttiva europea Bolkestein alle concessioni demaniali e il riconoscimento dei Centri d’Istruzione Nautica (CIN). Materie su cui il vertice della LNI è intervenuto in modo risoluto nelle diverse sedi istituzionali per trovare una soluzione che consenta all’associazione di continuare a svolgere su tutto il territorio nazionale le proprie attività istituzionali nell’ambito della cultura del mare, dello sport per tutti, della formazione nautica, dell’inclusione sociale e della salvaguardia ambientale. La giornata di lavori è proseguita con una serie di approfondimenti sulla campagna nazionale “Mare di Legalità” con le barche confiscate alla criminalità organizzata e affidate dallo Stato alla LNI, sui valori della Lega Navale Italiana, sulle attività di comunicazione e promozione, sulle iniziative promosse dal Centro Culturale Ambientale, dal Centro Culturale per la Formazione Nautica e dal Centro Studi Tradizioni Nautiche e con i successivi interventi dei rappresentanti delle strutture periferiche.

Tradizione e inclusione sociale sono stati i temi al centro dell’evento inaugurale dell’AGS 2024. Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, nel suo messaggio indirizzato ai soci, ha parlato di un impegno comune tra LNI e Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità, “che si inserisce perfettamente in quel percorso che stiamo promuovendo e che mira a garantire il diritto di ogni persona alla piena partecipazione alla vita delle nostre comunità”. La LNI è stata recentemente invitata ed ha partecipato al primo G7 Inclusione e Disabilità che si è tenuto ad Assisi (14-16 ottobre). Tra le autorità civili e militari intervenute, hanno portato il loro saluto all’Assemblea l’Assessore regionale, Goffredo Brandoni, il Sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, il Direttore Marittimo di Ancona, Ammiraglio Ispettore (CP) Vincenzo Vitale e il Presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre. Dopo l’intervento del Presidente della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, si è tenuto un panel sui temi delle tradizioni e dei valori del mare e dell’inclusione sociale. Andrea Stella, presidente e fondatore de “Lo Spirito di Stella”, nome del primo catamarano al mondo interamente accessibile a persone con disabilità motoria, ha parlato del giro del mondo 2023-25 “Wow-Wheels on Waves” insieme all’ammiraglio di squadra Carmelo Bonfiglio di Difesa Servizi e a Tullio Picciolini, navigatore e skipper de “Lo Spirito di Stella”. Insieme a loro anche Carmelo Forastieri, presidente della classe Hansa e atleta paralimpico della Lega Navale Italiana Sezione di Palermo, considerata un’eccellenza nel settore della “nautica solidale”. Un impegno in favore dell’accesso di tutti al mare e alla nautica che avrebbe riscontrato l’attenzione di un attento osservatore delle questioni legate alla marittimità quale era Augusto Vittorio Vecchi, secondo lo storico e archivista Giuseppe Merlini, che nel suo intervento ha parlato della vita, delle opere e del legame con le Marche del “padre fondatore” della LNI e presentato la terza edizione del volume curato con Luigi Anelli dal titolo “Jack La Bolina. Al servizio del mare italiano”. I lavori dell’Assemblea Generale dei Soci sono stati preceduti da un convegno tenuto da esperti medici su alimentazione, prevenzione, sport e salute, al centro di numerose iniziative promosse dalla Lega Navale Italiana sia a livello nazionale che locale.

“Il bilancio di questa Assemblea Generale dei Soci è positivo e ci consente di guardare con ottimismo al futuro proseguendo nel consolidamento delle tante iniziative e progetti avviati”, afferma il Presidente della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, che sottolinea: “Il sostegno mostrato dalle strutture periferiche ci consente di affrontare, con sempre maggiore convinzione e slancio, le sfide e le problematiche che toccano da vicino l’associazione. L’anno che si sta per concludere resterà nella storia della LNI, con l’avvio della campagna “Mare di Legalità” alla presenza del Presidente della Repubblica, la prima volta di un Capo dello Stato coinvolto in un’iniziativa della LNI, ma anche con la risoluzione della problematica relativa all’iscrizione dei gruppi sportivi della Lega Navale Italiana al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD), grazie al supporto della Federazione Italiana Vela, della Federazione Italiana Canoa Kayak e della Federazione Italiana Canottaggio, con cui abbiamo ristabilito nell’ultimo quadriennio un rapporto di leale e fattiva collaborazione. Un plauso, infine, va ai presidenti della Sezione di Marzocca, Raffaele Mancuso e di Falconara Marittima, Daniele Montali e ai loro direttivi. Due piccole strutture della Lega Navale per numero di soci, ma molto ben radicate nel tessuto territoriale, che grazie al lavoro di squadra e ad un convinto impegno sono riuscite ad organizzare al meglio questo appuntamento istituzionale centrale per la vita della nostra associazione”.

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