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La vela azzurra vede sfumare una delle possibili medaglie di Tokyo 2020, quella nel windsurf maschile. Mattia Camboni, dopo essere stato nelle prime tre posizioni per l’intera serie olimpica, è stato colto oltre la linea in partenza anticipata proprio nella Medal Race di finale che valeva il podio olimpico.

L’azzurro, molto tonico e motivato alla partenza, con vento sui 7-8 nodi (le sue condizioni preferite), ha scelto il lato sinistro della linea, che si è rivelato quello giusto, ed ha navigato subito nelle prime posizioni. Sulla barca del Comitato di regata, però, pochi secondi dopo la partenza è comparsa la bandiera della lettera X, che indica un richiamo individuale, cioè una partenza anticipata. A metà della prima bolina, un gommone della Giuria si è avvicinato al windsurf di Mattia, che era in testa alla regata, sventolando la bandiera che gli comunicava la squalifica per OCS (On Course Side, ovvero oltre la linea) nella Medal Race. La sua regata finisce qui, ma la Medal continua ed è piena di colpi di scena.

Poco dopo viene squalificato per lo stesso motivo anche il polacco Piotr Myszka, e dopo un altro bordo la stessa sorte tocca al francese Thomas Goyard. I tre che si contendevano due medaglie sono tutti fuori gara. Le attenzioni si spostano sul punteggio, e in base ai piazzamenti che maturano nella Medal, alla fine Kiran Badloe (NED) è l’annunciata medaglia d’oro, Thomas Goyard (FRA), nonostante l’OCS riesce a conservare l’argento, mentre per il bronzo Mattia Camboni è superato di 1 punto dal cinese Kun Bi, con un semplice quarto posto nella finale.

Nella classifica generale di Tokyo 2020, Camboni è 5°, a pari punti con l’israeliano Cohen  che lo supera per la migliore Medal Race. A terra Mattia fatica ad accettare questo verdetto, nell’anno in cui è stato vice campione europeo e mondiale. Poi parla e racconta cosa è successo e come si sente.

LA DICHIARAZIONE DI MATTIA CAMBONI: “Ieri ero più agitato, stanotte ho dormito molto bene e stamattina ero pronto, ieri avevamo fatto una bella giornata, eravamo usciti in acqua con Marta e avevamo provato, tra l’altro, proprio delle partenze! Stavo bene, andava tutto bene, il vento era quello giusto, mi sentivo veloce, non temo nessuno in queste condizioni.

“Non pensavo di aver forzato così tanto la partenza, forse c’era della corrente che spingeva fuori, e poi non ho sentito nessun suono dal Comitato e quindi non mi sono neanche girato, non pensavo di essere fuori. Quando ho visto i Giudici che indicavano me con la bandiera… mi è crollato il mondo addosso. Non ho parole, si vede che doveva andare così. Mi dispiace perché ho dato la mia vita per tutto questo, non me lo meritavo io, non se lo meritava il mio allenatore, però così è lo sport, puo’ regalare i momenti più belli della vita e anche questi. E’ difficile da accettare, anche solo pensare che tutto questo sia vero, ma è così. Sembra un incubo.

“Pensare a ripartire? Ammetto che lavorare intensamente, giorno dopo giorno, come abbiamo fatto in questi anni è veramente tosta, ho lavorato il doppio di tutti gli altri perché sono sempre stato quello partito dietro a tutti, col fisico meno adatto a questa tavola, perciò ho lavorato più di tutti. E’ dura adesso pensare che dovremo ricominciare tutto daccapo, altri tre anni, in questo momento non riesco a pensarci.  Voglio solo andare a casa riabbracciare i miei cari e stare un po’ di tempo con loro.”

Nell’altra Medal Race RS:X femminile, brava Marta Maggetti, che chiude quarta alle spalle del terzetto di atlete che si è diviso il podio. La cagliaritana ha fatto una bella finale, attaccando sempre e restando nelle prime posizioni. Alla fine l’oro va alla cinese Yunxiu Lu, l’argento a Charline Picon (FRA) e il bronzo a Emma Wilson (GBR), subito dietro c’è Marta. Nelle tavole la Cina vince un oro e un bronzo, la Francia due bronzi, l’olanda un oro e la Gran Bretagna un bronzo.

Nel catamarano misto foiling Nacra 17, Ruggero Tita e Caterina Banti rafforzano il primo posto in classifica, in una giornata difficile e potenzialmente rischiosa con vento leggero e oscillante. Dopo una prima prova chiusa all’8° posto in rimonta, Ruggero e Caterina hanno fatto un 3° e un 2° nelle successive, e a fine giornata, dopo 9 prove disputate, hanno portato a 6 punti il vantaggio sugli inglesi John Gimson e Anna Burnett, secondi. I tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer sono terzi a 12 punti, e gli australiani Jason Waterhouse e Lisa Darmanin sono quarti a 15 punti dagli italiani. Domani per il catamarano misto foiling in programma le ultime tre prove della serie, che definiranno la griglia di partenza della Medal Race in programma martedi 3 agosto.

DICHIARAZIONI DI RUGGERO TITA E CATERINA BANTI: “Per noi giornata positiva anche se abbiamo lasciato qualche punticino sulla strada, ma comunque allunghiamo in classifica, quindi contenti di quello che abbiamo fatto. Le condizioni non sono un problema per noi, con vento forte sappiamo di andare veloci, ma siamo allround, siamo pronti su tutto, il vento leggero puo’ essere più difficile per l’instabilità. Con vento forte le regate sono più vere.

“Agli avversari guardiamo poco, pensiamo a noi stessi, dobbiamo fare il meglio ogni giorno di quello che sappiamo fare, e non pensare ancora alla classifica, vedremo più avanti. Essere considerati i favoriti non ci da particolare pressione, anzi pensiamo sia meglio essere in questa posizione, la pressione devono averla gli altri.”

L’ANALISI DEL DT DELLA VELA AZZURRA MICHELE MARCHESINI: “Maggetti è stata veramente brava, una Medal Race di carattere e astuzia a mettere in acqua tutto quello che ha costruito in questi anni e sfruttare fino alle minime spinte pompando in fase con il chop del campo di gara.

Marta migliora le prestazioni Olimpiche dell’Italia a Londra 2012 e Rio 2016. Non basta per mettere i piedi sul podio, ma la Cagliaritana puó essere orgogliosa di sé, così come tutta la vela Italiana di lei.

Riguardo Camboni, non mi sento di fare ora commenti tecnici. Certo li faremo, ma più avanti: Mattia ha preso un colpo bruttissimo, è un momento delicato per il ragazzo, è a pezzi e personalmente mi sento ora di tenere il lato umano davanti a tutto. Anche per questo Mattia partirà subito per l’Italia con il suo allenatore, è bene per lui e per la squadra che gli è vicina e gli vuole bene.

Infine il Catamarano: il campo Zushi con queste condizioni è estremamente insidioso; Tita e Banti hanno interpretato con la giusta prudenza la brezza che stentava a stendersi, in conflitto con una situazione sinottica non favorevole. Rientrare a terra oggi con il secondo miglior score di giornata della flotta è un passo molto importante nella direzione giusta. Abbiamo una previsione di maggiore intensità di vento per domani: rimaniamo concentrati, c’è ancora tanto da fare, c’è ancora tanto in palio.”

Domani domenica 1 agosto tocca a Silvia Zennaro scendere in acqua per la Medal Race Laser Radial. L’azzurra che è stata una bella sorpresa a questi Giochi parte dal 6° posto a soli 5 punti dal bronzo e 13 dall’argento, e ha detto che proverà ad attaccare. Sempre domani tornano in acqua i 470 maschili con Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò che ripartono dal 9° posto, e femminile con Elena Berta e Bianca Caruso, che sono al 10°. Previsioni di vento sui 10 nodi.

 

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FONTE  e FOTO: FIV

Quarto giorno di regate per la vela di Tokyo 2020 a Enoshima, in condizioni spettacolari, con cielo leggermente velato e vento termico medio-forte dal mare, tra 14 e 16 nodi per tutto il giorno, onda corta e ripida molto impegnativa. Programma rispettato pienamente.

Questi i risultati delle regate del mattino tra le 12 e le 14:30.

Windsurf RS:X Maschile – Continua la battaglia al vertice tra l’olandese Kiran Badloe e l’azzurro Mattia Camboni, rispettivamente campione e vicecampione europeo e mondiale in carica. Oggi è andata meglio all’olandese (2-4-1), che si è ripreso la testa della classifica, davanti all’azzurro (oggi 8-13-4), terzo il francese Thomas Guyard (3-6-7). Sfortunato l’azzurro nella seconda prova: quando era secondo, c’è stata una rotazione del vento a sinistra che lo ha svantaggiato. Dopo 9 prove, a 3 dal termine del programma più la Medal Race, Camboni ha 8 punti di ritardo da Badloe, 5 punti di vantaggio sul francese e 7 sul quarto, il polacco Myszka.

Windsurf RS:X Femminile – Le condizioni di vento forte non sono le preferite da Marta Maggetti, ma la cagliaritana lotta con regate sempre di vertice (5-6-3). In classifica resta al 4° posto alle spalle dell’inglese Emma Wilson (1-1-UFD) che però nella terza di oggi ha una squalifica per partenza anticipata che potrebbe pesarle, seconda la cinese Yunxiu Lu che vola nelle sue condizioni (4-2-1) e terza la francese Charline Picon, oro di Rio 2016, che si difende (2-3-6). I punteggi: 3 punti dividono le prime tre della classifica, mentre Marta al 4° posto ha un ritardo di 14 punti dal podio, con tre prove più la Medal Race da disputare. La partita è aperta.

470 Maschile – Esordio olimpico per i giovani romani Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, condizioni toste che fanno emergere l’esperienza, ma i segnali dagli azzurri sono incoraggianti. Dopo due prove (9-9) gli azzurri sono al 9° posto della classifica, subito in zona Medal Race. La velocità è buona e nella seconda prova hanno girato intorno al 5°6° posto, finendo superati solo nel lato di poppa conclusivo. Il livello della flotta è altissimo e non sono ammessi errori.

Nacra 17 – Ottima partenza di Olimpiade per Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti, che confermano di meritare un posto tra i favoriti con tre prove maiuscole in condizioni meteo bellissime e impegnative per il catamarano misto foiling. La coppia azzurra vince dominando la prova di esordio, cui segue un 3° nella seconda prova, con rimonta notevole e sorpasso sfiorato al secondo proprio sulla linea, infine nuovo 1° anche nella terza manche. Velocità e tecnica: Ruggero e Caterina sono primi in classifica, con 4 punti di vantaggio sui tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer, e sugli australiani Jason Waterhouse e Lisa Darmanin (medaglia d’argento a Rio 2016).

470 Femminile – Elena Berta e Bianca Caruso chiudono la prima giornata della loro Olimpiade al 6° posto in generale, quale risultato dei due piazzamenti nelle manche odierne: 5-11. Il vento forte e il mare formato ha reso le regate piuttosto dure, entrambi i risultati sono arrivati in rimonta, segno di buona velocità e carattere. In testa sembrano avere una marcia in più in queste condizioni le polacche Agnieszka Skrzypulec e Jolanra Ogar (1-1), seconde le francesi Camille Lecointre e Aloise Retornaz (3-2), terze le inglesi Hannah Mills e EWilidh McIntyre (4-3). Nei prossimi giorni si attende un calo del vento e le carte torneranno a mischiarsi per tutte.

L’analisi del DT Michele Marchesini: “Le chiamate meteo che avevamo per oggi si sono confermate, uno scenario tra quelli tipici di Enoshima, con un’onda molto particolare che quando il vento da sud supera i 13 nodi per via dei fondali si alza molto e diventa impegnativa. Bella la giornata di Maggetti, se le prime si sono leggermente allungate va detto che si portano dietro degli scarti pesanti, domani sarà importante chiudere tre prove bene, per provare ad andare in Medal a giocarsela. Camboni ha reagito molto bene sul finale di giornata, ha inanellato il suo scarto, ma vale per tutti. Badloe si è confermato oggi un atleta molto interessante in queste condizioni.

“Poi ci sono le classi che oggi hanno cominciato. Nel 470 sia maschile che femminile recriminiamo per qualche piccola sbavatura che ci è costata qualche punto, è il primo giorno, usciamo comunque a testa alta. Per i Nacra, condizioni straordinarie e molto spettacolari, Tita-Banti hanno fatto oggi i Tita-Banti.

“I programmi delle varie discipline sono diversi e distribuiti nel tempo, ma se facciamo una fotografia a oggi, abbiamo tutti gli equipaggi piazzati per una finale olimpica.”

PROGRAMMA DI GIOVEDI 29, GIORNO 5 PER LA VELA A ENOSHIMA

Ultime 3 regate per Mattia Camboni e Marta Maggetti nei windsurf maschili e femminili. L’obiettivo è chiudere la serie con un punteggio che consenta di giocarsi un posto sul podio nella Medal Race. I windsurf RS:X saranno le prime classi della vela a disputare le finali, sabato 31 luglio.

Domani torna in regata anche Silvia Zennaro (Laser Radial), per altre due prove; altre 3 regate per i Nacra 17, e 2 regate per i 470 maschili e femminili.

 

 

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FONTE e FOTO: FIV

E’ in arrivo la prima medaglia per la vela azzurra a Tokyo 2020, nella Finale Medal Race di martedi 3 agosto sapremo di quale metallo sarà, ma già adesso l’argento è garantito. Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti, nella disciplina del catamarano misto foiling Nacra 17, hanno concluso la serie di 12 prove di qualifica confermandosi sempre in testa ed estendendo il vantaggio ogni giorno, realizzando quattro primi, tre secondi e due terzi di manche. Anche oggi le tre ultime prove li hanno visti grandi protagonisti (2-1-2), e la classifica consente di pregustare, ancora prima della Finale di martedi, la prima medaglia olimpica per la vela italiana, 13 anni dopo le due conquistate a Pechino 2008 (Qingdao).

In classifica Tita-Banti hanno 12 punti di vantaggio sugli inglesi John Gimson e Anna Burnett, e ben 24 sui terzi, i tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer. Nella Finale di martedi, gli azzurri potranno difendere la prima posizione per l’oro, concludendo entro il 6° posto o evitando di arrivare più di cinque barche dietro agli inglesi.

DICHIARAZIONI MIXED ZONE RUGGERO TITA E CATERINA BANTI – Ruggero Tita: “Sicuramente noi abbiamo fatto il nostro lavoro, ci siamo allenati tanto proprio per questo e abbiamo semplicemente fatto quello che dovevamo fare. Al momento ci sta girando tutto bene, siamo molto veloci, come avevamo dimostrato anche negli anni precedenti il campo di regata di Enoshima ci piace molto, le condizioni si adattano bene al nostro stile di navigazione. Adesso dobbiamo rimanere concentrati fino alla fine e continuare a fare del nostro meglio.

“Non abbiamo ancora pensato a una strategia per la Medal Race, ci siederemo sicuramente con Ganga Bruni, il nostro allenatore, e con Michele Marchesini il DT, per analizzare la situazione e verremo fuori con un piano d’attacco, non di difesa.”

Caterina Banti: “Alla medaglia non ci stiamo pensando, non abbiamo ancora fatto niente, pensiamo solamente a navigare al nostro meglio, è quello che continueremo a fare fino alla fine, quel che arriva arriva.”

DICHIARAZIONE DEL TECNICO NACRA 17 GABRIELE BRUNI: “Quando sono arrivato a terra e mi hanno detto che eravamo argento matematico non avevo ancora realizzato, ero troppo concentrato sulle regate di oggi… Ovviamente sono contentissimo, per me era un traguardo importante, però restiamo molto concentrati sulla prossima regata che sarà la più importante di tutte.

“Ruggero e Caterina hanno gestito benissimo queste dodici regate partendo sempre liberi e riuscendo a sviluppare quella che noi chiamiamo velocità di gara, diversa da quella in allenamento, sembra che i ragazzi abbiamo avuto qui una dote particolare nello sviluppare fin da subito la velocità utile, fin dal taglio della linea di partenza, e questo rende la vita più facile. Hanno fatto scelte tattiche importanti, hanno saputo controllare la flotta, finora è una Olimpiade esemplare, sono felice ed emozionato perché allenare atleti così è un vero piacere.

“Per la Medal ne parleremo, domani faremo una uscita di allenamento per restare caldi, e studieremo le nostre strategie che spero saranno vincenti.”

Nella Medal Race del Laser Radial non è riuscito l’assalto al podio di Silvia Zennaro, che partiva dal 6° posto. L’azzurra ha provato ad attaccare da subito, e ha finito per incappare in un’altra partenza anticipata, come capitato ieri nella finale dei windsurf a Mattia Camboni. Quando a metà della prima bolina la Giuria le ha comunicato l’OCS, la reazione della timoniera azzurra è stata di rabbia, perché era anche nelle prime posizioni e voleva giocarsela. Zennaro chiude comunque Tokyo 2020 al 7° posto, che è il migliore risultato di sempre di una italiana nella disciplina olimpica del singolo femminile.

DICHIARAZIONE DI SILVIA ZENNARO: “Alla fine sono contenta del risultato che ho ottenuto, sono andata oltre il mio obiettivo che era entrare in Medal, sono arrivata alla finale vedendo la medaglia. Ho pianto per la partenza anticipata perché volevo fare la regata e giocare le mie carte, anche se guardando a come è andata non avrei avuto chanche di podio, visto che la svede ha battuto addirittura la fortissima olandese. Insomma sono contenta ho dato tutto, e alla fine credo sia un bel risultato per la classe Laser. Il fatto che sia il miglior piazzamento nel singolo olimpico femminile dimostra quanto sia difficile l’Olimpiade specie col Laser. Le prime 15-20 timoniere potevano vincere una medaglia. E’ il bello, e il brutto, del Laser.

“Per il futuro so già cosa voglio fare, questa Olimpiade mi ha dato una motivazione fortissima, voglio continuare e avere lo stesso atteggiamento e con l’equilibrio trovato qui. Voglio ripartire da questo e puntare a Marsiglia: ora che ho visto da vicino la medaglia voglio andare a prenderla.”

Altre due regate per il 470 Maschile: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò con i risultati di manche (14-3) risalgono al 7° posto assoluto. Un errore ha condizionato la prima prova, quando erano nelle prime cinque posizioni, hanno commesso una irregolarità e compiere una auto-penalizzazione facendo compiere alla barca un giro completo di 360 gradi. Domani in programma le ultime due prove per determinare la griglia dei partenti per la Medal Race.

DICHIARAZIONI DI GIACOMO FERRARI E GIULIO CALABRO’ - Giacomo Ferrari: “La flotta è fortissima, ce lo aspettavamo, sappiamo che stiamo lottando con gente che non è alla sua prima Olimpiade, velisti di esperienza e fortissimi. Oggi purtroppo un brutto errore in approccio alla seconda bolina della prima prova, eravamo nel gruppo di testa ma abbiamo dovuto fare una penalità di 720 gradi che ci ha tagliato le gambe. Nella seconda è stata una grande reazione anche di testa, abbiamo fatto un buon 3° che ci ritira su. Ora in classifica siamo a parecchi punti da quelli davanti e a pochi da quelli dietro. Domani andiamo in acqua senza pensieri e la classifica la vedremo alla fine. Noi diamo sempre tutto.”

Giulio Calabrò: “Nella nostra posizione di classifica non si fanno conti, ma si regata prova per prova, come abbiamo fatto fino a oggi, regata per regata cercando di limare ogni punto, dando il massimo. Purtroppo non sempre va esattamente come volevamo, però siamo lì, peccato ripensare ai vari punti qua e là che abbiamo lasciato in molte prove e che ci hanno allontanato dalle prime posizioni. Questo è un po’ il rammarico, ma domani ci sono altre due prove, vogliamo fare bene.”

Nel 470 Femminile, Elena Berta e Bianca Caruso escono dalla top-ten con due prove a metà flotta (14-16), servirà una giornata conclusiva di grande impegno e risultati, per centrare la Finale Medal Race che alla vigilia era ampiamente alla loro portata.

L’ANALISI DEL DT MICHELE MARCHESINI: “Anche oggi un pattern meteo particolare con un moderato gradiente da Sud-SudOvest, dato in aumento per somma con il termico e in rotazione nella baia. Condizioni non semplici e molto interessanti.

Tita e Banti sono rimasti solidi su ogni punto, in ogni passaggio, in tutti i fondamentali, come piace a noi. La chiave della giornata dei Nacra è stata la performance fisica, soprattutto a prua. A mio avviso erano evidenti le flessioni di diversi equipaggi sul boat-handling e sulla velocità in poppa, sintomo che la stanchezza sta venendo fuori e simmetricamente anche la preparazione fisica, in particolare delle prodiere. Banti ha confermato uno stato di forma perfetto, consentendo al nostro equipaggio di avere il migliore score del giorno, alla pari con i Danesi che infatti schierano un maschio molto prestante a prua. Dopo le regate, ho chiamato il nostro preparatore fisico Luca Parisi per complimentarmi per lo stato di forma con cui è arrivata qui Caterina. Domani probabilmente uscita in scarico per il nostro Nacra, quindi martedì sarà Medal Race.

“Zennaro ha chiuso senza praticamente regatare oggi, certo non partiva da una posizione di classifica facile ma così si è messa nelle mani delle altre. Settimo posto Laser Radial comunque da incorniciare, la migliore prestazione di sempre di una singolista Italiana alle Olimpiadi.“I 470 erano chiamati oggi a un passaggio difficile, il momento rimane delicato, soprattutto per il femminile. Vediamo domani di chiudere le qualifiche con un sorriso da parte di Berta e Caruso. Per quanto riguarda il maschile, Ferrari e Calabrò oggi erano a mio avviso abbastanza a loro agio, ma una situazione difficile in boa di seconda bolina di prova 7 interpretata male è costata carissima in termini di bilancio di giornata.”

 

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Terzo giorno di regate per la vela di Tokyo 2020 a Enoshima con meteo instabile. Per le regate del mattino vento forte fino a 20 nodi, molto oscillante di direzione e poi anche di intensità, tra 6 e 15 nodi. Nel pomeriggio lunga attesa di un vento stabile per regatare.

Laser Radial – Unica velista azzurra in gara oggi, Silvia Zennaro ha avuto alti e bassi, con cambiamenti di posizione frequenti in entrambe le prove disputate. A fine giornata con le due manche chiuse al 17° e 11° posto, la timoniera veneta è comunque buona ottava in classifica generale, a 14 punti dalla zona podio e con 11 punti di margine per difendere il posto nella top-10 che vale la Medal Race di domenica 1 agosto. In testa le migliori allungano: prima la danese Anne-Marie Rindom, seconda la svedese Josefin Olsson e terza l’olandese Masrit Bouwemeester. Ma tutte le atlete soffrono le condizioni difficili per il vento instabile. Domani mercoledi 28 i Laser riposano.

IL PROGRAMMA DI MERCOLEDI 28: TANTI AZZURRI DELLA VELA IN GARA

L’Olimpiade della vela entra nelle fasi centrali e decisive. Domani mercoledi 28 luglio, quarto giorno di regata, sarà uno dei due giorni con più barche e regate in acqua, con ben 8 discipline (riposano solo i Laser Radial e Laser maschili).

Tornano in acqua i windsurf RS:X maschili con Mattia Camboni che riparte dal 1° posto in classifica (3 regate in programma con prima partenza prevista alle 12:05), e i windsurf femminili con Marta Maggetti che è al 4° posto (3 regate in programma con partenza sullo stesso campo in sequenza con gli uomini).

Sempre domani mercoledi 28 prime regate per gli equipaggi azzurri della classe 470: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò tra i maschi hanno 2 prove in programma con prima partenza alle 12:05; Elena Berta e Bianca Caruso con la flotta femminile anch’esse 2 prove con prima partenza nel pomeriggio dalle 14:45.

Infine entrano in scena anche gli azzurri del catamarano misto foiling Nacra 17, Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti: per loro 3 prove in programma sul campo Kamakura con primo start alle 14:30.

Agli orari giapponesi si devono togliere 7 ore per l'ora italiana.

 

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Silvia Zennaro (Laser Radial) è stata protagonista di un’altra giornata di grande spessore alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Al Sesto giorno di regate a Enoshima, la timoniera veneta si è difesa in due regate complicatissime che hanno falcidiato gran parte delle migliori in classifica, incappate in piazzamenti altissimi o squalifiche. A fine giornata la regolarità della Zennaro (9-13) le ha consentito di chiudere il gap con le prime, e dopo 10 prove la classifica la vedrà partire per la Medal Race di domenica 1 agosto dal 6° posto a soli 5 punti dal bronzo e 13 dall’argento.

La classifica vede al comando sempre la danese Anne-Marie Rindom con 64 punti, seguita dall’olandese Marit Bouwemeester con 71, dalla svedese Josefin Olsson con 79, quindi la canadese Sarah Douglas (82), la belga Emma Plasschaert (84), l’azzurra Silvia Zennaro (84), la finlandese Tuula Tenkinen (87). Completano la Finale, più staccate, la norvegese Flem Hoest (101), la greca Vasileia Karachaliou (106) e l’inglese Allison Young (117).

Dichiarazione Di Silvia Zennaro Alla Mixed Zone - “E’ andata molto bene, giornata difficilissima, in condizioni di vento leggero che non sono proprio le mie preferite, ma ho deciso di fare del mio meglio e non mollare neanche un metro, non mi sono mai arresa fino alla fine, anche nella seconda regata quando ero indietro ho recuperato. Ho portato a casa una buona giornata che mi ha fatto avvicinare alle prime, e adesso… vediamo cosa succederà in Medal. Il mio obiettivo era sempre stato di entrare in Medal e fare il meglio che potevo, ora che sono a pochi punti dal podio posso attaccare, e lo farò sicuramente. Non ho pensato alla strategia, voglio partire e arrivare più avanti possibile, so che non dipende solo da me, ma di sicuro io farò tutto quello che posso!”

 

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Una buona giornata per la vela azzurra a Tokyo 2020: nelle tre classi in cui sono in gara in questi due primi giorni del programma olimpico, i velisti azzurri sono tutti in zona podio.

La coda del tifone influenza i campi di regata a Enoshima per la Vela. Cielo velato e poi nuvoloso, vento robusto che per le regate del mattino ha sfiorato i 20 nodi per poi stabilizzarsi nel pomeriggio sui 14-15 nodi, proveniente da terra.

Programma rispettato con altre tre prove per i windsurf RS:X maschili e femminili, arrivati così a 6 prove disputate, la metà del totale previsto prima della Medal Race, e due ciascuna per i Laser maschili e Laser Radial femminili.

RS:X Maschile – Nel pomeriggio le tre regate dei windsurf maschili con Mattia Camboni grande protagonista. L’atleta di Civitavecchia è 8° nella prima prova con vento ancora medio-forte sui 15 nodi, e poi due volte 3° nelle manche successive (diventati due secondi dopo le proteste discusse in Giuria la sera), con aria scesa a 8-10 nodi. I conti finali arrivano solo nella tarda serata nipponica, per alcune proteste che hanno riguardato la quinta e sesta prova e coinvolto atleti di classifica. Una in particolare è presentata (e vinta) da Mattia Camboni proprio contro Kiran Badloe, per un incrocio forzato dall’olandese con l’italiano mure a dritta. La classifica ufficiale dopo 6 prove vede dunque primo Mattia Camboni, secondo lo svizzero Mateo Sanz Lanz, terzo Kiran Badloe. Domani i windsurf riposano e tornano in acqua mercoledi 28.

RS:X Femminile – Tre prove con vento robusto da terra, da Nord Est: nella prima è arrivato a 17 nodi, per poi stabilizzarsi sui 13-14 nelle due manche seguenti. Marta Maggetti sfortunata nella prima regata: era nel gruppo di testa quando ha urtato un grosso ramo semisommerso, ha dovuto fermarsi e liberare la tavola, alla fine ha chiuso 13ma, il suo peggior piazzamento finora, che infatti scarta. In rimonta la cagliaritana nelle altre due prove con un 6° e un 7°, chiude la giornata al 4° posto in generale ai piedi del podio che vede nell’ordine Charline Picon (FRA), Emma Wilson (GBR) e Yunxiu Lu (CHN). Anche per Marta una giornata di riposo martedi 27.

Laser Radial – Il vento forte piace a Silvia Zennaro, che fa la sua grande giornata: un 2° nella prima prova, nella quale è stata a lungo in testa, e un 6° nella successiva. Con questi piazzamenti la veneta scala la classifica generale e dopo quattro regate si scopre in un ottimo 4° posto, alle spalle della norvegese Flem Host, della greca Vasilea Karachaliou e della danese Anne-Marie Rindom, bronzo a Rio 2016, e davanti all’olandese Marit Bouwemeester, argento a Londra 2012 e oro Rio 2016.

Laser Maschile – Due prove anche per i Laser maschili, dove non ci sono italiani in gara. In testa dopo tre regate Kaarle Tapper (FIN), davanti a Tonci Stipanovic (CRO) e a Pavlos Kontides (CYP). Risale la china il leggendario campione brasiliano Robert Scheidt, 8°.

La consueta dichiarazione lapidaria del DT della vela azzurra Michele Marchesini è indicativa del clima che si respira nella squadra dei velisti italiani a Enoshima, estremamente votato alla concretezza e alla concentrazione: “Altra giornata difficile, altra prestazione solida”.

Domani martedi 27 luglio, terzo giorno di regata, in acqua solo i Laser Radial e i Laser maschili, mentre riposano i windsurf RS:X. Prima partenza prevista per le 12:05.

 

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