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La seconda Conferenza del 2019 "Ecomissione in catamarano", organizzata dalla sezione di Milano della Lega Navale Italiana, ha avuto ottimo riscontro: tre giovani velisti che hanno fatto il giro della Sardegna con un piccolo catamarano, per "pulire" il mare e le spiagge e lanciare un messaggio per l'ambiente.  Il racconto della loro esperienza, l'incontro con la gente che li ha accolti, il loro entusiasmo, le peripezie a bordo di un formula 18 che ha circumnavigato la Sardegna a tutta velocità.

Tutto è nato quest'anno prima dell'estate come ci hanno raccontato  i tre protagonisti nella serata dedicata al loro viaggio, tra i quali troviamo Alberto Brioschi, Istruttore di Lega Navale Italiana Milano. 

I tre velisti nell'estate 2019 hanno girato tutte le coste della Sardegna con lo scopo di "raccogliere" i rifiuti che trovavano in mare e sulla costa e per sensibilizzare le persone che incontravano durante il loro viaggio. Un catamarano Formula 18,  23 giorni di viaggio,  24 anni di età media e ....un  sogno realizzato! Una forte testimonianza , per affrontare il tema della protezione dell'ambiente in modo costruttivo e divertente e per parlare di navigazione  nel nostro stupendo mare.

La barca a vela come inclusione e opportunità di rilancio. Questa è l’idea al centro del progetto ideato dall’Architetto Sandro Dattilo, presidente della sezione di Reggio Calabria della Lega Navale Italiana, che ha partecipato all’ultima Barcolana con la “Evai”. La particolarità sta nell’equipaggio: tre ragazzini del carcere minorile di Reggio Calabria, addestrati per mesi dagli uomini della Lega Navale locale per apprendere le regole del mare e partecipare alla regata più grande del mondo. Il tutto a bordo di uno sloop di 12 metri, confiscato alla criminalità organizzata e rimasso a nuovo dai soci della Lega Navale a loro spese.

«Un progetto – ha dichiarato Dattilo a Leganavalenews.it – per il quale abbiamo trovato le energie e avuto il nulla osta dal ministero della Giustizia». Anche la storia dell’imbarcazione, va sottolineata: «Fino al 2014 era stata utilizzata per la tratta umana. Trasportò dalla Turchia ben sessanta disperati, in uno spazio che è piccolo anche solo per noi, e l'ultima sera una donna aveva persino partorito a bordo. Oggi la stessa barca, da strumento di morte che era, restituisce la speranza a questi giovanissimi ragazzi che possono ancora cambiare il loro futuro», ha spiegato Dattilo.

Parlando di come questi ragazzi, tra i 14 ed i 21 anni, si sono approcciati all’esperienza, Dattilo ha precisato che «l'addestramento ha preso il via a giugno. Ho rinunciato a tutte le mie ferie estive per consentire a questi ragazzi di vivere un’esperienza che si porteranno dentro a lungo e, soprattutto, che ha insegnato loro che la vela significa rispetto delle regole. All'inizio durante le lezioni erano un po' strafottenti, guardavano più i loro passatempi elettronici che il mare. Io li ho trattati da marinai, duramente nella disciplina ma con il rispetto che è dovuto a tutti gli uomini. Ora sono un vero equipaggio».

Nonostante il progetto fosse stato aperto a sette ragazzi, alla fine dell'addestramento solo Mustafà, Alessandro e Antonio hanno avuto le autorizzazioni per salpare alla volta di Trieste. «Siamo partiti da Reggio Calabria – racconta Dattilo – e attraverso cinque tappe abbiamo risalito l’Adriatico, puntando Trieste. E’ stata un’esperienza indimenticabile, anche perché da Venezia ho simulato un malore, lasciando il totale controllo ai ragazzi: se la sono cavati alla grande!»

L’obiettivo per il futuro, conferma un emozionato Dattilo, è quello di «rinnovare ed ampliare questa iniziativa». Una speranza di vita nuova, magari vista mare, è possibile per tutti.

A Milano un secondo appuntamento con il docu-film "La voce del mare". L’appuntamento è fissato per lunedì 11 novembre alle ore 21.00, presso il cinema di Mare Culturale Urbano (Via Gabetti, 15). Fabio Dipinto è un giovane regista che ha "girato" il mediterraneo in barca a vela ed ora racconta il legame che da sempre ci unisce al mare.

La Voce del Mare - da un’idea di Marco Simeoni, regia di Fabio Dipinto – è un film documentario che intende raccontare, da diverse angolazioni e punti di vista, le emozioni universali e il rapporto che l’uomo ha instaurato con il mare.

Perché da millenni l’uomo si relaziona in innumerevoli modi al mare? Qual è il filo invisibile che li tiene uniti? Partendo da queste domande il film dà vita a un percorso di ricerca nelle profondità dell’animo umano e del Grande Blu. Attraverso un lungo viaggio in barca a vela nel cuore del Mediterraneo e nei mari del Nord, il docufilm vuole essere un inno d’amore verso il viaggiare lento e il costruire se stessi.

Si è conclusa a Trani l’Assemblea Generale dei Soci della Lega Navale Italiana. Dopo una tre giorni ricca di lavori e di interventi, con oltre 120 Delegati provenienti da tutta Italia in rappresentanza delle Strutture Periferiche, si è tenuta l’elezione dei  componenti del Consiglio Direttivo Nazionale.

Gli eletti che andranno in carica dal mese di maggio 2020, vista la scadenza del mandato triennale per il vecchio Consiglio, sono Umberto Verna (Consigliere della Sezione di Chiavari-Lavagna), Raffaele Mancuso (Vicepresidente della Sezione di Marzocca) e Roberto Galasso (Presidente della Sezione di Brindisi).

Soddisfatto della buona riuscita dei lavori il Presidenze Nazionale della LNI, Amm. Maurizio Gemignani. «Questa tre giorni è stata la dimostrazione di come l’Assemblea Generale dei Soci, quando viene chiamata in causa, riesce sempre ad esprimere il meglio.
La nostra Associazione – ha chiarito l’Amm. Gemignani – è come un bastimento disincagliato da poco. I giovani, senza dubbio, saranno coloro che daranno il contributo maggiore per il futuro della Lega Navale Italiana».

Parlando degli scenari futuri, l’Amm. Gabriele Botrugno (Direttore Generale della Lega Navale Italiana) ha voluto porre l’attenzione su alcuni progetti. «Il nostro intento, attraverso la figura dei Delegati scolastici, è quello di incontrare le scuole per un’opera di proselitismo e, quindi, portare le nuove generazioni all’interno della Lega Navale Italiana. I giovani devono essere avvicinati alla nostra realtà e questo – precisa l’Amm. Botrugno – può avvenire attraverso corsi di vela, di canoa e dei moltissimi altri sport che il mare mette a disposizione di tutti. I corsi, ovviamente, devono essere gratuiti; non possiamo pensare di avvicinare i giovani alla cultura marinaresca chiedendogli, soprattutto in un periodo difficile come questo, di pagare un corso sportivo.
Il giovane va curato, inquadrato ed educato alla cultura marinaresca. Questo è sicuramente un metodo attuabile: far capire alle giovani generazioni quanto sia bello l’associazionismo, il mare e soprattutto i sacrifici che quest’ultimo richiede».

L’Amm. Botrugno, poi, ha specificato come lo stesso discorso vada portato avanti anche per quel che riguarda le associazioni che si occupano disabilità. «Noi, come Lega Navale Italiana, stiamo attuando molte iniziative in tal senso, contattando anche il Comitato Internazionale Paralimpico. La nostra Associazione, del resto, organizza anche dei campionati di vela per disabili, come quelli per la classe Hansa.
Occupandoci del sociale, inoltre, andiamo anche a coprire quelle classi meno abbienti che, a fronte di alcuni problemi economici, non possono permettersi di avvinarsi al mondo del mare. La Lega Navale Italiana vuole superare ogni barriera, consentendo a tutti, senza esclusione di età e classe sociale, di avvicinarsi alla cultura nautica».

A conferma di un impegno nel sociale della Lega Navale Italiana, a margine dell’Assemblea Generale dei Soci, la Sezione di Trani – in collaborazione con il WWF e l’Ufficio Ambiente della Presidenza Nazionale LNI – ha liberato in mare un esemplare di tartaruga caretta. Un forte gesto, alla presenza di circa 50 alunni delle scuole elementari, che rimarca l’impegno continuo della Lega Navale Italiana sulle delicate tematiche ambientali.

 

 

DIDASCALIA FOTO

Da sinistra a destra: Umberto Verna (Consigliere della Sezione di Chiavari-Lavagna), Raffaele Mancuso (Vicepresidente della Sezione di Marzocca) e Roberto Galasso (Presidente della Sezione di Brindisi)

Grande successo per la prima edizione della della “Roma Canoe Marathon – Pagaiando per l’Ambiente”, che lo scorso week end ha radunato sul Tevere centinaia di canoe, kayak, sup, dragon boat, gommoni da rafting, imbarcazioni singole e multiposto. Moltissimi i presenti, tra gareggianti e curiosi, che hanno assistito alla gara agonistica (14 km), contestualmente alla discesa amatoriale con partenza da Ponte Milvio ed arrivo a Castel Sant’Angelo.

Partecipazione importante per la Lega Navale Italiana, che ha partecipato con una rappresentanza di iscritti della Sezione di San Benedetto del Tronto e di Rieti – Lago del Turano, impegnati nella discesa in canoe.

Una grande partecipazione di appassionati, agonisti o semplici curiosi, per testimoniare l’amore verso un fiume che – a detta degli studiosi – risulta essere il più importante al mondo sotto l’aspetto culturale e storico. Un messaggio di sensibilizzazione per la tutela dell’ambiente e in particolare delle acque.

Primo giorno di lavori per l’Assemblea Generale dei Soci della Lega Navale Italiana, alla presenza di oltre 120 Delegati provenienti da tutta Italia in rappresentanza delle Strutture Periferiche.

Presso la sede sociale della Sezione L.N.I. di Trani, il Presidente Nazionale, Amm. Maurizio Gemignani, ha illustrato ai presenti la relazione annuale. «I risultati finora conseguiti – ha dichiarato Gemignani – sono sicuramente incoraggianti, anche se c’è ancora qualcosa da sistemare. Per far sì che la situazione della Lega Navale Italiana sia sempre più rosea, bisogna prestare attenzione alle varie normative che circondano e regolamentano il nostro mondo. La buona volontà da parte di tutti – ha concluso il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana – è la strada maestra da perseguire».

Successivamente il Direttore Generale, Amm. Gabriele Botrugno, ha presentato la relazione amministrativa ed il bilancio previsionale 2020, dichiarando: «Nella stesura di questo bilancio si è pensato di modificare l’orientamento seguito negli ultimi anni nella distribuzione delle risorse a favore delle Strutture Periferiche, per far si – attraverso la predisposizione di un numero maggiore di attività a carattere nazionale e la distribuzione di materiale promozionale nelle scuole e durante le manifestazioni – che la Lega Navale Italiana diventi sempre più conosciuta. L’obiettivo è quello di diffondere ed accrescere – particolarmente tra i giovani – l’amore per il mare, la conoscenza dei problemi marittimi, la tutela dell’ambiente marino e la partecipazione alle attività marinare. Attività ed impegni che stanno coinvolgendo, sempre più, anche associazioni e realtà legate al mondo della disabilità. In questo modo – ha concluso Botrugno – sarà possibile creare le basi per far crescere il numero dei soci e la presenza della Lega Navale Italiana nel tessuto sociale».

La giornata di domani sarà dedicata al momento più importante della tre giorni: l’elezione dei  componenti del Consiglio Direttivo Nazionale, che dovrà essere rinnovato a maggio del prossimo anno, per scadenza del mandato triennale.

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