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Si è tenuta ieri, 9 maggio, a Motta di Livenza (TV) la presentazione del progetto Vela 4 ALL, nato dalla comune visione e finalità dell’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione (ORAS) di Motta di Livenza e di Andrea Stella, presidente dell’Associazione “Lo Spirito di Stella”, con la collaborazione della Lega Navale Italiana. Presente all’incontro il Presidente Nazionale, Amm. Donato Marzano, che ha portato i suoi saluti e ribadito il sostegno della Lega Navale ad un’iniziativa nata nel segno dell’inclusione e della pratica sportiva senza barriere.

Il progetto Vela 4 ALL mira ad avvicinare allo sport della vela le persone con paraplegia o tetraplegia gravi, allo scopo di migliorare la condizione di vita e facilitare il completo inserimento familiare e sociale. I benefici delle attività sportive e ricreative per le persone con disabilità sono ben riconosciuti. La ricerca e molta esperienza aneddotica mostrano che la partecipazione allo sport migliora la soddisfazione per la vita e la salute fisica negli individui che vivono con la paralisi.

Grazie ad un contesto generale di grande sensibilità e al forte convincimento che lo sport rappresenta un contesto di inclusione fondamentale per le persone con disabilità, ad oggi le persone con paraplegia possono praticare gran parte degli sport. Diversa è la condizione delle persone con tetraplegia le quali, per la gravità delle condizioni fisiche in cui versano a seguito di eventi traumatici o processi degenerativi, hanno minore possibilità di praticare sport.

Vela 4 ALL mette assieme le competenze veliche e quelle mediche, per un target di pazienti che ha esigenze individuali molto particolari e che richiede una forte personalizzazione del mezzo e un lavoro preparatorio in ambiente protetto molto complesso.

Il progetto si svolgerà presso ORAS, quindi in un ambiente protetto, e prevede l’apprendimento delle tecniche di conduzione dell’imbarcazione a vela grazie a sedute di allenamento su di una imbarcazione della classe Hansa - lunga poco più di 3 metri, facilmente trasportabile e, grazie ad una pesante deriva, praticamente non rovesciabile - installata su una base mobile (simulatore) e un apparecchio che crea il vento.

La Lega Navale Italiana, sostenitrice e partner del progetto, fornirà tramite la Sezione di Trieste il simulatore e metterà a disposizione gli istruttori velici. La società Upsail fornirà l’imbarcazione Liberty e tutta la sua expertise per realizzare comandi ad hoc.

Il corso è strutturato in una parte teorica, uguale per tutti, che permetta agli allievi di avere una formazione sui concetti base per la navigazione in mare, le regole di regata e la presentazione dell’imbarcazione e delle sue caratteristiche. Una parte pratica, individuale, sulla base delle esigenze di ciascun paziente. L'allievo, guidato da un istruttore, imparerà a comandare la barca, direzionando il timone e regolando le vele. Un ventilatore e un simulatore su cui è montata la barca permetteranno di replicare le condizioni marine in un ambiente protetto. Sarà possibile regolare l'intensità del vento e lo sbandamento della barca, in maniera progressiva facilitando l'apprendimento. La parte pratica verrà svolta in idoneo spazio al piano terra all’interno dell’Ospedale, senza necessità di spostamento all’esterno dei pazienti. Nel corso del training verranno monitorati alcuni parametri psico-fisici.

Tra gli obiettivi da raggiungere, dopo 1 mese circa di training teorico e pratico con utilizzo di simulatore le persone selezionate dovranno essere in grado di governare l’imbarcazione in acque libere. Se ci saranno i presupposti di sicurezza, sarà possibile affrontare un’uscita in acque protette, presidiata e gestita da LNI e Upsail.

“Si tratta della realizzazione di un progetto innovativo e per certi versi pilota che servirà a scrivere un protocollo su basi scientifiche e a consentire l'avvicinamento al mare e alla vela di persone con gravi tetraplegie grazie alla collaborazione di eccellenze italiane, condiviso da subito dalla LNI”, ha dichiarato il Presidente Nazionale, Amm. Marzano.

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