La Lega Navale Italiana, da sempre attenta e vicina alle attività ambientali del nostro territorio, non poteva di certo farsi sfuggire un evento spettacolare come quello avvenuto in Liguria qualche giorno fa, durante i corsi pratici di patente nautica, portati avanti dalla Sezione di Milano della Lega Navale Italiana. Un gruppo di delfini hanno infatti accompagnato l’imbarcazione adibita alle attività nautiche.
Non è la prima che i cetacei mostrano particolare interesse per le barche, anzi, è una circostanza abbastanza comune. Ma perché?
Benché si possa avere l’impressione negativa di urtare gli animali durante la navigazione, in realtà i piccoli mammiferi marini amano nuotare e attraversare l’onda di prua delle barche e delle navi. Ma non lo fanno solo per divertimento. I delfini, infatti, sfruttano le correnti create dalle imbarcazioni per farsi spingere e quindi faticare di meno nel loro viaggio. Questo comportamento viene definito dagli etologi bowriding (cavalcare le onde), anche se è difficile capire il perché di certe abitudini, in quanto non è facile studiarle.
C’è un altro motivo, però, che spinge l’istinto dei delfini ad avvicinarsi alle barche: il cibo. I mammiferi sanno che, prima o poi, arriverà in mare un pezzo di pane o, perché no, avanzi di piccoli pesci, di cui sono ghiotti. Va specificato come, spesso, siano i delfini stessi che, sentendo il rumore di un’imbarcazione, cambiano volontariamente rotta per raggiungerla.
Tuttavia anche i delfini hanno un loro codice di condotta da rispettare ben preciso, per evitare che questo loro “gioco” si trasformi in un pericolo.
La speranza è che i delfini non smettano mai di accompagnarci nei nostri viaggi sulla cresta dell’onda. Chi abbia avuto la fortuna di avere un incontro con i tursiopi, infatti, sa con quale entusiasmo e curiosità essi si avvicinino all’essere umano e soprattutto che emozione e senso di libertà suscitino questi magnifici ed eleganti animali.