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A breve l’inaugurazione delle Vele d’Epoca di Imperia 2021, in programma da giovedì 2 a domenica 5 settembre. Il Raduno ritorna per la sua XXII edizione, dopo lo stop causato dalla pandemia nel 2020. Quarantaquattro le bellissime Regine del mare iscritte ad oggi, alle quali si aggiungono una decina di Dragoni e tre splendide imbarcazioni della Marina Militare (Chaplin, Corsaro II, Penelope), che portano il totale dei legni in Banchina ad oltre 50.

Presenti Lulu, un vintage yacht classe 1897, la più antica barca  da diporto in Francia, Manitou, la barca del presidente americano John F. Kennedy; la spettacolare Orion con i suoi 50 metri e Marinella (24 metri), che batte bandiera di Antigua. Ci saranno anche Beatrice, la barca portabandiera della Città di Imperia donata di recente al Comune dall'imprenditrice Diana Bracco, che prenderà parte alla regata con un equipaggio composto da giovani imperiesi. Confermata la presenza anche del Tuiga, barca portabandiera dello Yacht Club de Monaco

La giornata inaugurale, giovedì 2 settembre, avvia la sua parte prettamente tecnica alle 9.30 con l'iscrizione di tutti i partecipanti alla regata. Alle ore 17.30 taglio del nastro di questa nuova edizione: cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità civili e militari presso il palco centrale di Calata Anselmi con il suggestivo accompagnamento della Fanfara della Marina Militare per la cerimonia dell'alzabandiera.

CARGO, l'area espositiva introdotta nella passata edizione, aprirà i propri stand mercoledì 1 settembre, proponendo oggetti artigianali, arredi e accessori legati al mondo marittimo ma non solo. Quella stessa sera, alle ore 21, è in programma il Gran Galà della Danza con CSEN e CONI.

Alle ore 22.45 di sabato 4 settembre torna il tradizionale spettacolo pirotecnico, un omaggio alla città e agli yachts presenti in banchina. Per osservarlo meglio si consiglia al pubblico di seguire lo spettacolo dal Molo San Lazzaro, Banchina Medaglie d’Oro o dal Parco Urbano San Leonardo.

Domenica 5 settembre, ultima giornata di regata per le Regine del Mare che uscendo dal porto daranno sfoggio di tutta la loro bellezza per aggiudicarsi il Premio de La Grande Parata. Parata di eleganza, infatti, a partire dalle ore 10 sul Molo Lungo di Porto Maurizio. Spettacolo imperdibile per chi è appassionato del bello e vuole osservare da vicino la maestosità di queste Signore senza tempo.

A partire dalle ore 17.30 presso il palco di calata Anselmi si terrà la cerimonia ufficiale di chiusura che premierà i vincitori dell'edizione 2021 delle Vele d'Epoca di Imperia

FONTE: Pressmare

Le Paralimpiadi Tokyo 2020 iniziano nel segno della solidarietà nei confronti dei due atleti afghani: Hossain Rasouli (lancio del disco) e Zakia Khudadadi (taekwondo). I due non hanno potuto raggiungere il Giappone dopo la presa di potere nel Paese da parte dei talebani, ma la cerimonia d'apertura vedrà comunque la bandiera dell'Afghanistan a sventolare.

Per vedere le Paralimpiadi Tokyo 2020 ci saranno tredici ore al giorno di racconto in diretta, tra Rai2 e Raisport+HD, e la possibilita', in caso di contemporaneità di eventi, di spostarsi anche sul canale 58 del digitale terrestre, Raisport SD, due rubriche dedicate, lo streaming e l'on demand su RaiPlay.

A rappresentare l'Italia nella spedizione, saranno la schermitrice Beatrice Vio e il nuotatore Federico Morlacchi. Beatrice Vio ha commentato: "E' bellissimo, non vedo l'ora. Sono molto emozionata perché è qualcosa di più grande di me. Meno male che c'è Federico che mi aiuterà a trovare la strada giusta perché io so già che passerò tutto il tempo a piangere".

Forte anche l'emozione di Federico Morlacchi: "Quella che proveremo domani sarà un'emozione unica, perché vedere quel fuoco che arde dopo un anno complicato sarà una liberazione. Il mio obiettivo ai Giochi è molto semplice: voglio solo divertirmi e godermela fino in fondo”.

Per chi vuole approfondire i temi la Rai ha pensato ad una doppia rubrica: su Rai2, a partire dalle 17.20, prima "Paralimpiche emozioni", con Lorenzo Roata e Carlo Di Giusto, e poi "O Anche No - Stravinco per la vita", otto minuti di riflessioni sull'evento paralimpico, in una striscia quotidiana, realizzata in collaborazione con Rai Sport, Rai per il Sociale e Rai Pubblica Utilità, condotta da Paola Severini Melograni assieme a tanti ospiti legati al mondo della disabilità, dello sport, della politica e non solo.

Maserati Multi 70 e Giovanni Soldini sono pronti alla partenza della Rolex Fastnet Race, la regata di 695 miglia organizzata dal Royal Ocean Racing Club. I multiscafi saranno il primo scaglione ad attraversare la starting line a Cowes (UK), domenica 8 agosto alle 11 UTC (13 ora italiana). Con il trimarano italiano prenderanno il via 15 multiscafi, tra cui il MOD 70 Argo di Jason Carroll e il 105’ Ultim 32/23 Maxi Edmond De Rothschild di Cyril Dardashti, con skipper Franck Cammas e Charles Caudrelier, che nel 2019 ha fissato il record dei multiscafi della regata (1 giorno, 4 ore, 2 minuti e 26 secondi).

Giovanni Soldini commenta: «La Rolex Fastnet Race è sempre una regata molto tattica, ci sono forti correnti di marea e passaggi obbligati per evitare il traffico marino della Manica. Ci aspettiamo 25/30 nodi di bolina per le prime ore di regata, poi dopo le Scilly dovrebbe calare intorno ai 15 nodi, ci saranno dei buchi di vento che andranno evitati. Passato il Fastnet per noi le condizioni saranno migliori, con vento prima al traverso e poi in poppa, perché abbiamo fatto grandi passi avanti dal punto di vista delle performance con angoli di vento aperti. Dovremo navigare bene e fare pochi errori: noi siamo pronti!»

A bordo di Maserati Multi 70 con Giovanni Soldini per questa sfida naviga un equipaggio d’eccezione: per la prima volta sale sul trimarano italiano Ned Collier Wakefield, velista inglese skipper di PowerPlay, il MOD 70 più volte sfidato da Maserati Multi 70. Torna a bordo anche John Elkann, chairman e executive director di Stellantis, già parte dell’equipaggio per diverse regate, tra cui la Cape2Rio 2020. Con loro Vittorio Bissaro, Guido Broggi, Oliver Herrera Perez, Francesco Pedol e Matteo Soldini.

Dopo la partenza da Cowes, i concorrenti si dirigeranno verso ovest. Usciti dal Solent, attraverseranno il Mar Celtico fino al Fastnet, al largo dell’Irlanda, prima di tornare indietro verso il traguardo, al largo di Cherbourg, sulla costa settentrionale della Francia.

Negli ultimi mesi il Team di Giovanni Soldini ha apportato delle modifiche ai timoni, che permetteranno a Maserati Multi 70 di migliorare ulteriormente le prestazioni e di raggiungere velocità più elevate. Il continuo lavoro del Team italiano sulla “barca laboratorio” è svolto in collaborazione con gli ingegneri del Maserati Innovation Lab che hanno trasferito il loro know-how in aerodinamica e performance e con cui condividono i valori di ricerca e sperimentazione volte all’innovazione. La storica regata d’altura inoltre sarà la prima competizione di Maserati Multi 70 con la nuova randa che riporta il nome di Grecale e con la quale è stato annunciato che il SUV Maserati sarà presentato a Novembre.

 

 

FONTE e FOTO: Maserati-Soldini

E’ partito, in ben 37 porti turistici e commerciali italiani, il progetto “Save the sea Recycle cooking oil” targato Marevivo e RenOils, insieme ai partner Lega Navale Italiana, ASSONAT-Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici e Guardia Costiera, con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i diportisti alla raccolta dell’olio alimentare esausto, con attenzione sulla corretta gestione dell’olio da cucina.

I diportisti potranno gettare l’olio, utilizzato per cucinare in barca, direttamente al porto, salvaguardando il mare e i suoi abitanti. Non tutti sanno che l’olio è altamente inquinante e per questo è importante non buttarlo in acqua, così come nel lavandino o nello scarico del bagno: un litro di olio è responsabile dell’inquinamento di circa 1.000 mq di acqua, forma una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna marine. Se recuperato correttamente, invece, può essere riciclato nella produzione di biodiesel per autotrazione, in impianti di cogenerazione, nella produzione di bio-lubrificanti, di saponi, cere e altro.

 

Di seguito i porti che hanno aderito all’iniziativa:

  • Toscana: Pisa, Livorno, Capraia, Piombino e Isola D’Elba, grazie al partner di RenOils, EcoPuntoEnergia;
  • Liguria: Sanremo, Alassio, Savona, Finale Ligure, Varazze, Santa Margherita Ligure e Chiavari, grazie al partner di RenOils, EcoPuntoEnergia;
  • Puglia: Casalabate, Mola di Bari, Ostuni, Fasano, San Foca Melendugno, Vieste e Manfredonia, grazie al partner di RenOils, Protit;
  • Abruzzo: Pescara, grazie al partner di RenOils, Adriatica Ambiente;
  • Marche: Fano, grazie al partner di RenOils, Adriatica Ambiente;
  • Veneto: Fossone e Barricata, grazie al partner di RenOils, SEB;
  • Friuli Venezia Giulia: Lega Navale sez. Trieste, grazie al partner di RenOils, SEB;
  • Piemonte: Lega Navale di Meina, grazie al partner di RenOils, Alberio;
  • Campania: Marina di Salerno, Marina di Policastro, Marina di Arechi e Cantieri Nautici, grazie al partner di RenOils, Proteg;
  • Lazio: Porto di Roma e Isola di Ventotene, grazie al partner di RenOils, Proteg;
  • Sicilia: Licata, Capo D’Orlando e Baia Levante, grazie al partner di RenOils, Sicilgrassi;
  • Sardegna: Marina di Portisco, Marina di Sifredi e Marina Sant’Elmo, grazie al partner di RenOils, Ecoservicesarda.

A Formia si sono appena conclusi i campionati europei 2021 delle classi 470 e 420. Grande il risultato della coppia di atlete della Sezione LNI di Mandello del Lario, Camilla Michelini e Margherita Bonifacio, arrivate prime dopo una settimana di regate divenendo le nuove campionesse juniores d'Europa della classe 420 per l'anno 2021.

"Complimenti a Camilla Michelini e Margherita Bonifacio, le due giovani atlete della Sezione di Mandello del Lario che hanno vinto il Campionato europeo juniores della classe 420. Continuano ad arrivare grandi risultati dei nostri ragazzi a testimonianza del grande lavoro svolto quotidianamente da molte  Sezioni della LNI nell'avvicinare i giovani al mare ed avviarli all’agonismo. Meritano  il nostro aiuto concreto" ha commentato il Presidente Nazionale LNI, ammiraglio Donato Marzano.

 

FOTO: 420 UNIQUA ITALIA – Andrea Lelli

C'è molto più delle regate: come funziona la complessa macchina organizzativa della vela azzurra ai Giochi Olimpici.

Intorno alle 5:30, il primo bollettino meteo arriva dal meteorologo che si trova in Europa, al DT Michele Marchesini che lo condivide con tutti entro le 6:00. Alle 6:30, si verifica (è cambiato spesso) e si pianifica l’orario dei bus tra il villaggio olimpico al porto, e si avvia anche la macchina dei tecnici che non sono al villaggio. 7:00-8:30, colazione, tamponi, preparazione atleti e tecnici.

Alle 9:00 Team leader meeting online, al quale partecipa il DT Marchesini, a seguire apertura dei container che sono la base ufficiale del team. L’Italia ha due container (ne hanno diritto le nazioni con più di 8 concorrenti), si tratta di strutture hi-tech, dotate di aria condizionata, spinbike e remoergometro e altri attrezzi da palestra, vasca del ghiaccio, lettino per fisioterapia, verande che vengono smontate in questi giorni perché si è in allerta tifone, computer, connessione, cibo, spogliatoio…

Alle 10 briefing meteo col meteorologo della squadra in base al comunicato meteo ufficiale diffuso ai team. Gli altri briefing del mattino sono col medico Giacomo Cappè sullo stato degli atleti, e con lo shore-man Mauro Zamichele, l’attrezzista, per fare il punto sugli interventi da fare sulle barche, stabilire le priorità, eventuali sistemazioni richieste per motivi di stazza.

Entro le 10:55 tutti devono depositare il proprio tampone nella borsa frigo in container, perché entro le 11 va consegnato per avere i risultati entro le 19, altrimenti si hanno il giorno dopo, e in caso di una positività si evita una notte in più insieme a un altro atleta. Bisogna pensarle tutte, prima che loro pensino a te…

Ciascuno ha il proprio schedule del giorno, differenziato in base al periodo tra allenamento, stazze, giorno pre-regata, regate, e secondo l’orario stabilito ciascuno fa capo alla base, cioè i container con la bandiera italiana. Se qualcuno è schedulato per arrivare più tardi dell’orario di consegna del tampone, deve consegnarlo a un collega che arriva prima.

Dopo il team leader meeting, il DT manda un messaggio-briefing al gruppo whatsapp della squadra con i punti salienti emersi dalla riunione. Gli atleti iniziano ad armare le barche e prepararsi per l’uscita in mare. A seconda degli orari di ciascuno e soprattutto in caso di impegno agonistico si alimentano gli atleti secondo tabelle minuziose studiate da mesi anche in base alle analisi cliniche personalizzate e ai fabbisogni per prestazione. Molta attenzione all’introduzione dei carboidrati, la dieta personalizzata è frutto di un lavoro importantissimo fatto nell’ultimo anno e mezzo e partito sulle tavole.

I tecnici preparano i materiali per l’uscita in gommone, si fa un check delle radio. Chi ha un programma fisico fa remo ergometro, pesi, corpo libero o quant’altro, secondo programma gestito tra atleti e il preparatore Parisi in Italia. Questa attività è resa possibile proprio perché sono stati previsti gli attrezzi, non potendo frequentare le palestre causa Covid. I container per trasportare le attrezzature in Giappone sono partiti a marzo, e già da novembre si è iniziato a caricarli.

Poi si esce in mare, tutti gli allenatori escono con il proprio gommone. Non sono consentite barche spettatori, in mare i tecnici non possono portare telefonini o altri mezzi di comunicazione, ma solo il VHF. Di solito, salvo diverse esigenze, il DT resta a terra e monitora lo svolgimento delle regate, in contatto con il PRO. In presenza di episodi “dubbi” e motivo di potenziali proteste, scarica il file della regata incriminata dal broadcasting e prepara il materiale in caso di udienza.

Al rientro atleti e tecnici si ritrovano sullo scivolo per un primo debriefing, poi gli atleti devono passare per la Mixed Zone dove possono rilasciare interviste su richiesta di tv e media e torna a lla base, dove fanno la routine di defatigamento anche con il medico/fisioterapista Giacomo Cappè. Quest’ultimo in caso di atleti che non siano venuti alla base perché rimasti al villaggio, si reca da loro per fare i trattamenti previsti. Ogni viaggio tra il villaggio olimpico e Enoshima richiede circa 45 minuti, sia con l’auto che con il bus. Il CONI ha messo a disposizione due auto con autisti, una la usa il presidente e l’altra è usata per le necessità logistiche come quest’ultima.

Interessante la routine tecnica prevista sulle barche al rientro. Un check-up completo di scafo, appendici, attrezzature, vele. Lavaggio e lucidatura, un ciclo di prodotti studiati per ridurre l’attrito delle superfici sull’acqua, è una fase che per alcune barche più complesse, come il Nacra 17, puo’ richiedere fino a due ore! In quest’ultimo caso uno dei controlli più delicati riguarda le due derive “foil”, che nel dopo regata vengono controllate nei minimi dettagli, e quasi sempre serve un piccolo intervento, basta un granello di sabbia a rigare il carbonio. In caso di intervento, va avvisato lo stazzatore che deve controllare il lavoro e ristazzare i foil.

Alla base dopo le regate si completa il debriefing anche tra i tecnici con esame di eventuali episodi dubbi. Gli atleti appena finite le terapie e la routine sulla barca post regata prendono il bus e tornano al villaggio olimpico a Oiso. La qualità della mensa al villaggio è ottima.

Della routine di ciascun singolo allenatore, poi, fa parte il rapporto con l’atleta anche dal punto di vista della gestione psicologica, sia prima di andare in acqua che al rientro da una regata, anche in base all’andamento della giornata, e anche in costante rapporto con gli psicologi degli atleti. Cena al villaggio e a letto abbastanza presto. La vita sociale non è il punto forte dei Giochi al tempo della pandemia.

IN CASO DI MEDAL – Dopo quattro o cinque giorni di regate e uno di riposo, tutte le discipline arrivano alla Medal Race tra i primi dieci in classifica, una vera e propria Finale olimpica. Anche qui regole e passaggi. La vigilia della medal è di riposo per gli atleti, ma generalmente gli italiani hanno preferito fare delle brevi uscite di defatigamento e distrazione. Il pomeriggio prima della Medal poi, gli equipment (barche, vele appendici) devono essere portati in un’area di quarantena, dove non possono più essere toccate. Questo comporta un ulteriore check del mezzo. La mattina della Medal le barche escono dalla quarantena e sono parcheggiate nella “pit-lane” sullo scivolo davanti alle telecamere e ai fotografi della Mixed Zone, dove saranno armate e da dove saranno varate per disputare la Medal. Il ritorno sullo stesso scivolo sarà con feste o delusione, bandiere e abbracci, altre interviste, prima della Medal Ceremony, seguita dalla press conference delle tre medaglie nel Venue Media Centre.

Arrivati a questo punto, la regata olimpica sarà finita, e se siete in una medal press conference è finita anche bene…

 

 

FONTE e FOTO: FIV

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