Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

Continua senza sosta la fase operativa del progetto di nautica solidale "Mare senza barriere. A gonfie vele per la solidarietà". L'iniziativa nasce nell’ambito del Protocollo d'Intesa siglato a giugno tra ASP di Catania e Sezione LNI di Aci Trezza con l’obiettivo di promuovere in modo inclusivo la cultura del mare, la conoscenza e l’esperienza diretta della vela e della nautica per tutti. 
 
Ieri è stata svolta un'attività in mare a favore di soggetto fragili del Dipartimento di Salute Mentale di Catania Sud. Le imbarcazioni "Malinda" del socio Angelo Massara ed "Era Ora" dei soci Fiorenzo Castiglione e Domenico Camilleri, iscritte al naviglio LNI, hanno consentito l’uscita in mare di 8 pazienti con gli accompagnatori sanitari. Presenti a bordo anche il Presidente della Sezione LNI di Aci Trezza Agatino Catania e il segretario Ivo Cirasa.
 
Del progetto "Mare senza barriere" ha scritto recentemente anche il Corriere della Sera: 

Il nuovo video della Lega Navale Italiana che da oltre 120 anni è impegnata nello sviluppo della cultura marittima verso tutti, nella promozione delle attività sportive acquatiche, con particolare attenzione ai giovani e ai diversamente abili, nel sostegno alla nautica, anche attraverso la formazione, e nel contributo alla salvaguardia dell’ambiente.

Vivi il mare da protagonista, associati alla Lega Navale Italiana.

Contatta una delle oltre 260 sezioni e delegazioni sparse su tutto il territorio nazionale o visita il nostro sito www.leganavale.it e i nostri canali Social.

Per vedere il video potete cliccare su questo link: https://www.youtube.com/watch?v=weTmjUfZWXE&ab_channel=LegaNavaleItaliana

Se, invece, volete scaricare il video in alta risoluzione, potete cliccare su questo link: https://we.tl/t-8sOaHtJngM

 

 

 

Siamo ufficialmente entrati nella fase 2 dell’emergenza epidemiologica da coronavirus e i dati sono confortanti. I contagi, infatti, continuano a diminuire, mentre i guariti aumentano in modo notevole. Durante questa fase, diverse saranno le riaperture previste e cosi anche la Lega Navale Italiana si prepara a ripartire, ma questa volta non solo tramite servizi online, dei quali probabilmente usufruiremo per comodità anche in futuro, ma anche dalle proprie sedi.

Nonostante il DPCM del 26 aprile 2020 abbia predisposto momentaneamente il solo permesso di poter fare il bagno al mare a chi abiti ad un massimo di 200 metri da questo, le varie regioni hanno emesso dei propri provvedimenti.

Emilia Romagna e Campania sono le uniche regioni a seguire concretamente le disposizioni emanate dal decreto suddetto. Tutte le altre invece danno la possibilità ai cittadini di preoccuparsi della manutenzione delle proprie imbarcazioni, del pernotto in esse ma solo ai residenti, e ove possibile la fruizione dell’imbarcazione stessa per pratiche da diporto quali pesca sportiva e vela.

Quest’ultima non è stata mai abbandonata in questi due mesi di lockdown ed anzi è stata portata a casa dei soci della LNI, non solo tramite regate online, che hanno visto numerosi partecipanti, ma anche tramite lezioni da remoto di introduzione alla vela. Nonostante queste notevoli iniziative portate avanti da molte delle sedi della LNI, siamo tutti molto impazienti di tornare a vivere il mare in tutto il suo splendore. Così come si è impazienti della riapertura dei meravigliosi centri nautici di Ferrara, Taranto e Sabaudia, anche se non ci sono ancora disposizioni, che confidiamo però arrivino presto, tenendo in considerazione anche il rapporto effettuato dal Coni sugli sport in sicurezza. Sulla base di questo la vela, infatti, è una delle poche discipline a portare un rischio di contagio pari a 0, su una scala da 0 a 4.

La fase 2 è appena iniziata e probabilmente avremo dei risultati più concreti a metà del mese corrente. Nella speranza che i dati della curva epidemiologica continuino a migliorare, ci auguriamo che le tutte le attività interessanti il mare, che siano esse nautica da diporto, vela, o attività subacquee, riprendano il prima possibile, non solo per un risvolto economico e sociale, ma anche per tornare a godere a pieno dei benefici psichici e fisici che il mare è in grado di dare.

A breve l’inaugurazione delle Vele d’Epoca di Imperia 2021, in programma da giovedì 2 a domenica 5 settembre. Il Raduno ritorna per la sua XXII edizione, dopo lo stop causato dalla pandemia nel 2020. Quarantaquattro le bellissime Regine del mare iscritte ad oggi, alle quali si aggiungono una decina di Dragoni e tre splendide imbarcazioni della Marina Militare (Chaplin, Corsaro II, Penelope), che portano il totale dei legni in Banchina ad oltre 50.

Presenti Lulu, un vintage yacht classe 1897, la più antica barca  da diporto in Francia, Manitou, la barca del presidente americano John F. Kennedy; la spettacolare Orion con i suoi 50 metri e Marinella (24 metri), che batte bandiera di Antigua. Ci saranno anche Beatrice, la barca portabandiera della Città di Imperia donata di recente al Comune dall'imprenditrice Diana Bracco, che prenderà parte alla regata con un equipaggio composto da giovani imperiesi. Confermata la presenza anche del Tuiga, barca portabandiera dello Yacht Club de Monaco

La giornata inaugurale, giovedì 2 settembre, avvia la sua parte prettamente tecnica alle 9.30 con l'iscrizione di tutti i partecipanti alla regata. Alle ore 17.30 taglio del nastro di questa nuova edizione: cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità civili e militari presso il palco centrale di Calata Anselmi con il suggestivo accompagnamento della Fanfara della Marina Militare per la cerimonia dell'alzabandiera.

CARGO, l'area espositiva introdotta nella passata edizione, aprirà i propri stand mercoledì 1 settembre, proponendo oggetti artigianali, arredi e accessori legati al mondo marittimo ma non solo. Quella stessa sera, alle ore 21, è in programma il Gran Galà della Danza con CSEN e CONI.

Alle ore 22.45 di sabato 4 settembre torna il tradizionale spettacolo pirotecnico, un omaggio alla città e agli yachts presenti in banchina. Per osservarlo meglio si consiglia al pubblico di seguire lo spettacolo dal Molo San Lazzaro, Banchina Medaglie d’Oro o dal Parco Urbano San Leonardo.

Domenica 5 settembre, ultima giornata di regata per le Regine del Mare che uscendo dal porto daranno sfoggio di tutta la loro bellezza per aggiudicarsi il Premio de La Grande Parata. Parata di eleganza, infatti, a partire dalle ore 10 sul Molo Lungo di Porto Maurizio. Spettacolo imperdibile per chi è appassionato del bello e vuole osservare da vicino la maestosità di queste Signore senza tempo.

A partire dalle ore 17.30 presso il palco di calata Anselmi si terrà la cerimonia ufficiale di chiusura che premierà i vincitori dell'edizione 2021 delle Vele d'Epoca di Imperia

FONTE: Pressmare

Una nuova protagonista per la Ocean Globe Race 2023, il giro del mondo in barca a vela. Si tratta di Translated, società italiana fondata da Marco Trombetti ed Isabelle Andrieu, con un business globale nell’industria delle traduzioni e pioniera dell’intelligenza artificiale.

Lo Swan 65 di 20 metri che circumnavigherà il mondo prende il nome Translated 9 e sarà pronto per la partenza in programma in Europa il 10 settembre del 2023. Dal vecchio continente le imbarcazioni salperanno alla volta del Sud Africa, da qui si dirigeranno verso l’Australia e la nuova Zelanda e, dopo aver doppiato Capo Horn, spiegheranno le vele in direzione del Sud America, per poi finalmente tornare in Europa dopo sette straordinari mesi in alto mare.

L’Ocean Globe Race 2023 è una regata in cui l’unica tecnologia ammessa a bordo è quella stessa di 50 anni fa e la vera risorsa e l’unica ricchezza, quella che può regalare il successo, è costituita dalle persone. La Flyer Class, sezione cui prenderà parte Translated 9, rappresenta la sfida umana più estrema, poiché è accessibile a solo otto imbarcazioni che abbiano già gareggiato in una delle prime tre edizioni (1973-77-81) e che saranno autorizzate ad utilizzare esclusivamente la stessa identica strumentazione di allora.

Niente GPS, né mappe elettroniche, ma sestante ed osservazione delle stelle per dirigere la rotta. Nessuna comunicazione col mondo esterno durante la navigazione, ma resilienza, empatia e creatività per far fronte agli imprevisti. Per regolamento l’equipaggio dovrà essere composto al 70% di non-professionisti e Translated aprirà a breve le selezioni a tutti coloro che credono nei suoi  stessi valori. A questi l’azienda offrirà un training al largo delle coste di Roma e San Francisco dove avranno la possibilità di migliorare le proprie competenze sotto la guida del leggendario capitano Paul Cayard.

 

FOTO: Translated.com

Come ogni anno l’11 aprile si celebra la giornata nazionale del mare e della cultura marinaresca. La giornata ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, e non solo, alla difesa e tutela del Mare Nostrum, attraverso l’organizzazione di eventi, manifestazioni e mostre. I motivi per cui ricordare il mare sono davvero molteplici, anche se molto spesso ce ne dimentichiamo.

Mari ed oceani coprono il 71% della superficie terrestre, e sono un vero e proprio patrimonio da preservare, non solo per garantire il naturale equilibrio delle cose ma anche per la sopravvivenza del genere homo. La stragrande maggioranza dell’ossigeno arriva dalle acque oceaniche, così come molti dei prodotti di cui ci nutriamo e dai quali estraiamo elementi per i medicinali salvavita. Non solo, le grande distese di acqua hanno effetti fondamentali sulle condizioni meteo e sono alla base del clima della penisola italiana e di tutto il resto del mondo.

E’ grazie ai mari e agli oceani se il pianeta Terra è abitabile e tutti direttamente o indirettamente, dipendiamo da questi.

Tuttavia, gli studi stanno sempre più confermando che la pressione antropica sui mari sta aumentando, così come l’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse, soggette ad impoverimento che porta ad un progressivo e repentino esaurimento.

Ecco perché è importante impegnarsi ogni giorno per la salvaguardia dei nostri mari, in tutti i modi possibili. Quello di minimizzare gli effetti di tutte le attività antropiche sull’ecosistema marino è un obiettivo comune e primario, introdotto con la convenzione di Rio de Janeiro del 1992.

Per  sviluppo sostenibile si intende “l’insieme delle attività che permettono alla generazione umana attuale e alle altre specie che vivono sulla Terra di soddisfare i propri bisogni senza mettere in pericolo la capacità della Terra di soddisfare i bisogni delle generazioni future, sia che si tratti di Uomini sia di altre specie che popolano la Terra”.

E’ per questi motivi che ogni anno in Italia, anche le sezioni della Lega Navale Italiana promuovono attività ludiche e didattiche sull’intero territorio nazionale, al fine di far di far comprendere a tutti e nel miglior modo possibile cosa si nasconde nei nostri mari e la loro importanza.

Numerose sono state le conferenze e manifestazioni, sia teoriche che pratiche, che hanno visto non solo la pulizia delle spiagge e dei fondali, ma anche vere e proprie lezioni di biologia marina. I destinatari principali di queste iniziative, ovviamente, sono sempre loro: i giovani, consapevoli di essere il ponte verso un futuro migliore.

Proprio per ricordare ed evidenziare l’importanza del mare, oggi (11 aprile 2020) si sarebbero dovuto portare a termine, proclamando i vincitori, il concorso LNI-MIUR “Insieme Cambiamo la rotta”, ideato per sensibilizzare gli studenti al rispetto dell’ambiente, all’inquinamento da plastica e all’importanza dei cambiamenti climatici.

Purtroppo, a causa della concomitanza con la festività della Santa Pasqua e soprattutto per l’emergenza sanitaria da coronavirus, non solo sarà rimandata la premiazione tanto attesa di un concorso, ma la Lega Navale Italiana con tutte le sue sezioni non potrà celebrare il mare come vorrebbe.

In attesa di poter rimediare al mancato appuntamento con il mare, si può comunque pensare intensamente ad esso: alle emozioni che suscita e che regala quando lo viviamo.

L’attenzione verso i mari dovrebbe essere più viva durante tutto l’anno e non limitata solo a qualche sporadico giorno. Celebrare, capire e dare la giusta importanza al mare è fondamentale, non solo per noi e per la nostra sopravvivenza, ma soprattutto per gli equilibri della natura, della quale, ricordiamoci, siamo solamente degli ospiti.

Nell’elenco degli 81 approdi turistici che in Italia hanno ottenuto dalla FEE, la Foundation for Environmental Education, il riconoscimento di Bandiera Blu 2021, quest’anno troviamo anche la Lega Navale Italiana Sezione di Trieste.

In particolare, ecco tutto l’elenco delle premiate divise per regione:

 

PIEMONTE

 

In provincia di Verbania, Cannero Riviera (Lago Maggiore). In provincia di Novara, Gozzano (Lago d’Orta).

 

LIGURIA

In provincia di Imperia: Porto di Bordighera (Bordighera); Portosole (Sanremo); Marina degli Aregai (Santo Stefano al Mare); Marina di San Lorenzo (San Lorenzo al Mare); Go Imperia. In provincia di Savona: Marina di Andora (Andora); Marina di Alassio (Alassio); Marina di Loano (Loano); Vecchia Darsena Savona (Savona); Cala Cravieu (Celle Ligure); Marina di Varazze (Varazze). In provincia di Genova: Marina di Chiavari (Chiavari). In provincia di La Spezia: Porticciolo di Portovenere (Porto Venere); Porto Mirabello (La Spezia); Porto Lotti (La Spezia).

 

TOSCANA

 

In provincia di Pisa: Porto di Pisa (Pisa). In provincia di Livorno: Marina Cala de' Medici (Rosignano Marittimo); Porto di Marciana Marina (Marciana Marina); Porto Azzurro (Porto Azzurro). In provincia di Grosseto: Marina di Punta Ala (Castiglione della Pescaia); Marina di San Rocco - Porto della Maremma (Grosseto); Marina Cala Galera (Monte Argentario).

 

LAZIO

 

In provincia di Latina: base nautica «Flavio Gioia» (Gaeta).

 

CAMPANIA

 

In provincia di Napoli: Sudcantieri (Pozzuoli); Porto Turistico di Capri (Capri); Yachting Santa Margherita (Procida); 27. Cala degli Aragonesi (Casamicciola). In provincia di Salerno: Marina D'Arechi (Salerno); Porto Turistico di Agropoli (Agropoli); Marina di Acciaroli (Pollica); Marina di Casal Velino (Casal Velino); Porto Turistico di Palinuro (Centola); Marina di Camerota.

 

SARDEGNA

 

In provincia di Sassari: Cala Gavetta (La Maddalena); Porto turistico Comunale di Palau (Palau); Porto di Santa Teresa Gallura (Santa Teresa Gallura); Marina dell'Orso di Poltu Quatu (Arzachena); Porto Cervo Marina (Arzachena); Marina di Porto Rotondo (Olbia); Marina di Portisco (Olbia); Porto Turistico di Castelsardo (Castelsardo). In provincia di Nuoro: Marina di Baunei e Santa Maria Navarrese (Loc. Santa Maria Navarrese). In provincia di Cagliari: Marina di Capitana (Quartu Sant'Elena).

 

SICILIA

 

In provincia di Messina: Capo d'Orlando Marina (Capo d'Orlando).

 

CALABRIA

 

In provincia di Reggio Calabria: Porto delle Grazie (Roccella Jonica). In provincia di Cosenza: Darsena Turistica Porto di Cetraro (Cetraro).

 

BASILICATA

 

In provincia di Matera: Marina di Policoro (Policoro).

 

PUGLIA

 

In provincia di Lecce: Porto Turistico Marina di Leuca (Marina di Leuca); Porto Turistico di San Foca (Melendugno). In provincia di Brindisi: Marina di Brindisi (Brindisi). In provincia di Bari: Cala Ponte Marina (Polignano a Mare). In provincia di Barletta-Andria-Trani: Porto turistico Marina Resort «Bisceglie Approdi» (Bisceglie). In provincia di Foggia: Marina del Gargano (Manfredonia); Porto Turistico Rodi Garganico (Rodi Garganico).

 

MARCHE

 

In provincia di Ascoli Piceno: Circolo Nautico Sambenedettese (San Benedetto del Tronto). In provincia di Fermo: Marina di Porto San Giorgio (Porto San Giorgio). In provincia di Ancona: Porto Turistico di Numana (Numana); Marina Dorica (Ancona); Porto della Rovere (Senigallia). In provincia di Pesaro Urbino: Marina dei Cesari (Fano).

 

EMILIA ROMAGNA

 

In provincia di Rimini: Portoverde (Misano Adriatico).

 

VENETO

 

In provincia di Venezia: Porto Turistico di Jesolo (Jesolo); Marina del Cavallino (Cavallino Treporti); Venezia Certosa Marina (Venezia); Darsena Le Saline (Chioggia); Marina Resort Portobaselghe (San Michele al Tagliamento); Darsena dell'Orologio (Caorle). In provincia di Rovigo: Marina di Albarella (Rosolina).

 

FRIULI VENEZIA GIULIA

 

In provincia di Udine: Marina Punta Faro (Lignano Sabbiadoro); Darsena Porto Vecchio (Lignano Sabbiadoro); Marina Punta Gabbiani (Aprilia Marittima); Darsena Aprilia Marittima (Aprilia Marittima); Marina Capo Nord (Aprilia Marittima); Porto Turistico Marina Uno (Lignano Sabbiadoro); Marina Punta Verde (Lignano Sabbiadoro); Marina Sant'Andrea (San Giorgio di Nogaro). In provincia di Gorizia: Marina Hannibal (Monfalcone); Porto San Vito (Grado). In provincia di Trieste: Porticciolo Marina (Trieste); Lega Navale Italiana (Trieste).

Grazie all’intervento tempestivo degli operatori della Lega Navale di Torre Colimena, sono stati salvati due turisti lombardi che hanno visto il loro catamarano a vela rovesciarsi al largo della costa. In particolare, ad intervenire nelle operazioni di salvataggio sono stati Jonathan Tieni, Presidente della sezione di Torre Colimena, e di Cosimo Marasco, operatore e socio dello stesso sodalizio.

Tienti ha raccontato il salvataggio al giornale La Gazzetta di Mezzogiorno: «Abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di una bagnante, la signora Orietta Cosariol di Fregene: ci ha riferito di aver visto un’imbarcazione capovolgersi. Nonostante la presenza sull’arenile di numerosi bagnanti – ha continuato Tienti -, questa è stata l’unica segnalazione che ci è arrivata e che è stata decisiva per salvare la vita ai due turisti lombardi. Dopo aver avvistato anche la Capitaneria di Porto di Maruggio, abbiamo immediatamente preso il largo con il nostro natante, alla ricerca del catamarano a vela che si era rovesciato».


Il Presidente della sezione della Lega Navale di Torre Colimena ha, inoltre, specificato che l'operazione di salvataggio si è rivelata particolarmente difficile, soprattutto a causa del mare mosso. «Abbiamo individuato il catamarano a circa un miglio dalla riva, ma abbiamo concluso l'operazione a circa 4 miglia dalla costa: il vento era fortissimo e le onde altissime» ha detto Jonathan Tieni. «Abbiamo trovato i due diportisti (due turisti di 56 e 65 anni, in vacanza a San Pietro in Bevagna), in acqua, aggrappati ad un elemento del loro natante, e già in ipotermia. Non avevano nulla per lanciare l'allarme, neppure un telefonino. Se la segnalazione non fosse stata così tempestiva, probabilmente ora commenteremmo una tragedia».


Sul posto è arrivata anche una imbarcazione della Capitaneria di Porto di Maruggio, comandata dal luogotenente Cosimo Di Napoli, che ha diretto le operazioni di salvataggio dei due turisti e del recupero del natante. «ll forte vento e le onde (più alte della nostra imbarcazione) hanno creato non poche difficoltà. Siamo comunque riusciti a mettere al sicuro i due bagnanti e, poi, abbiamo legato il catamarano, riportandolo a riva. Un'operazione che è durata oltre 2 ore e mezza». I due turisti lombardi, una volta ripresi, hanno voluto esprimere la loro gratitudine visitando la Lega Navale di Torre Colimena.


Il Presidente Nazionale della Lega Navale, Ammiraglio Donato Marzano, ha espresso le sue congratulazioni per l’intervento della Lega Navale sezione di Torre Colimena, che solo in questa estate ha operato ben sei interventi di soccorso in mare.

In questi giorni di quarantena, in accordo alle disposizioni governative per contrastare la diffusione del COVID-19, sono in molti a chiedersi: “ma posso uscire in barca da solo?”. La risposta è no, e a rispondere è il Ministero dei Trasporti, che dopo l’uscita del DPCM del 9 marzo ha informato le Capitanerie di Porto che a loro volta le hanno comunicate ai circoli nautici, associazioni e porti turistici.

La Direzione Marittima di Bari in una nota ha spiegato che: «L’uscita in mare richiederebbe inevitabilmente lo spostamento, anche se nel solo ambito cittadino, per il raggiungimento del mezzo navale, e ciò comporterebbe la violazione del DPCM, in quanto tale spostamento non sarebbe giustificato da esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute».

Una delle eccezioni è per chi vive sulla propria imbarcazione. Il Mit, infatti, dice che il problema non è tanto l’uscita in mare, ma lo spostamento da casa al porticciolo in cui è ormeggiata la barca, che non sarebbe giustificato. Ma attenzione, che vive a bordo della propria barca dev’essere in grado di documentarlo, o andrebbe ad infrangere le disposizioni governative.

Un’altra eccezione è per chi lavora a bordo di un’imbarcazione, come ad esempio il comandante e gli altri marittimi che avevano in programma il trasferimento della loro imbarcazione, magari per un lavoro in bacino. In questo caso è possibile recarsi a bordo (e uscire in mare) dato che viene rispettato il principio delle esigenze lavorative.

Ci ha lasciati Giuseppe Dalla Vecchia, per tutti Pippo. La vela napoletana e italiana dice quindi addio ad un grande dirigente e sportivo, oltre che regatante di classi olimpiche, poi dirigente nella Federazione Italiana Vela della quale è stato Vicepresidente ed a lungo Presidente e tuttora Presidente benemerito del Reale Yacht Club Canottieri Savoia.

Dalla Vecchia, che avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 8 giugno, si è spento serenamente nella sua casa. I funerali si terranno a Napoli lunedi 3 maggio alle 11:00, presso la chiesa della Congregazione della Trinità dei Pellegrini.

Si è conclusa una vasta operazione della Guardia Costiera nel bacino del Tirreno meridionale che ha visto l’impiego di due pattugliatori d’altura, un elicottero ed altri mezzi navali della Guardia Costiera assegnati ai Comandi dell’arcipelago eoliano, volta a contrastare il fenomeno della pesca illegale. Nel dettaglio, a sud delle isole di Alicudi e Filicudi, un peschereccio è stato sorpreso da nave Corsi CP906 della Guardia Costiera nella fase di recupero di una rete da posta illegale di circa 7.500 mt di lunghezza. La rete – al termine delle operazioni - è stata posta sotto sequestro, e il comandante del peschereccio sanzionato secondo i termini di legge.

In quelle stesse ore, ma a Nord delle isole Eolie, Nave Diciotti CP941, impegnata in attività operativa in quell’area, ha rinvenuto un’ulteriore rete da pesca illegale lunga diversi chilometri ed ha proceduto al recupero della rete con l’ausilio di Nave Magliano CP404, unità del Corpo specializzata in questo tipo di attività in mare.

Negli ultimi anni molti sforzi sono stati profusi in termini di impiego di mezzi aeronavali e uomini per combattere questa pratica di pesca che non solo è illegale, ma è anche dannosa per l’intero ecosistema marino. Nei soli mesi di aprile e maggio, diverse sono state le missioni svolte dai pattugliatori d’altura, finalizzate al contrasto di questa pratica di pesca.

La Lega Navale Italiana, da sempre attenta e vicina alle attività ambientali del nostro territorio, non poteva di certo farsi sfuggire un evento spettacolare come quello avvenuto in Liguria qualche giorno fa, durante i corsi pratici di patente nautica, portati avanti dalla Sezione di Milano della Lega Navale Italiana. Un gruppo di delfini hanno infatti accompagnato l’imbarcazione adibita alle attività nautiche.

Non è la prima che i cetacei mostrano particolare interesse per le barche, anzi, è una circostanza abbastanza comune. Ma perché?

Benché si possa avere l’impressione negativa di urtare gli animali durante la navigazione, in realtà i piccoli mammiferi marini amano nuotare e attraversare l’onda di prua delle barche e delle navi. Ma non lo fanno solo per divertimento. I delfini, infatti, sfruttano le correnti create dalle imbarcazioni per farsi spingere e quindi faticare di meno nel loro viaggio. Questo comportamento viene definito dagli etologi bowriding (cavalcare le onde), anche se è difficile capire il perché di certe abitudini, in quanto non è facile studiarle.

C’è un altro motivo, però, che spinge l’istinto dei delfini ad avvicinarsi alle barche: il cibo. I mammiferi sanno che, prima o poi, arriverà in mare un pezzo di pane o, perché no, avanzi di piccoli pesci, di cui sono ghiotti. Va specificato come, spesso, siano i delfini stessi che, sentendo il rumore di un’imbarcazione, cambiano volontariamente rotta per raggiungerla.

Tuttavia anche i delfini hanno un loro codice di condotta da rispettare ben preciso, per evitare che questo loro “gioco” si trasformi in un pericolo.

La speranza è che i delfini non smettano mai di accompagnarci nei nostri viaggi sulla cresta dell’onda. Chi abbia avuto la fortuna di avere un incontro con i tursiopi, infatti, sa con quale entusiasmo e curiosità essi si avvicinino all’essere umano e soprattutto che emozione e senso di libertà suscitino questi magnifici ed eleganti animali.