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Dal 9 all’11 ottobre Green Blue Days torna con un’edizione itinerante a Taranto. Il primo forum sulla sostenibilità sistemica guarda al Sud come laboratorio d’idee per la Generazione Z, accogliendo al suo interno i massimi esperti in sostenibilità a livello nazionale ed internazionale e progettualità speciali in chiave sostenibile nell’area dedicata alle Exhibition. Ambasciatrice anche per la II edizione la conduttrice TV Veronica Maya.

L’iniziativa si svolgerà in due location d’eccezione – Ex Caserma Rossarol, Sede del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Castello Aragonese - dove avranno inizio i talk sulla sostenibilità, in modalità agorà, raccontati anche attraverso un percorso educational costruito con progetti speciali realizzati dal Politecnico di Bari, dall’Ordine degli Architetti di Taranto, dall’Enea, da designer indipendenti e da aziende produttrici.

La città di Taranto diventa il luogo giusto in cui narrare la transizione, evidenziando le realtà virtuose territoriali, portate avanti da giovani start up, associazioni, collettivi ed aziende, partendo dalla parola Vento, che aprirà i lavori il 9 ottobre con una Veleggiata con oltre quaranta imbarcazioni. L’iniziativa è coordinata dalla Sezione della Lega Navale Italiana di Taranto e dalla Marina Militare in sinergia con le Università Aldo Moro di Bari - Dipartimento Jonico ed il Politecnico di Bari. Ospiti d’onore, Nave Magnaghi e Nave Palinuro della Marina Militare. Con un approccio multidisciplinare, la veleggiata rappresenta un’opportunità di confronto tra atleti, docenti, giovani su come lo sport sia vettore trainante a livello economico, sociale ed ambientale.

Il 10 ottobre si terrà la cerimonia inaugurale del Forum alla presenza di numerose autorità civili e militari. Il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano, interverrà con un indirizzo di saluto.

Creare condizioni di incontro tra tanti soggetti, coinvolgendo in particolar modo i giovani attraverso azioni concrete, sono questi alcuni degli obiettivi principali che le fondatrici della manifestazione Sonia Cocozza, Rosi Fusillo ed Elisabetta Masucci attivamente impegnate a diffondere la sostenibilità sistemica, mettono in moto in ogni edizione, facendo rete, sostenendo le progettualità di giovani start up, di designer indipendenti, di produttori.

L’obiettivo è quello di promuovere, divulgare e di sensibilizzare, con un linguaggio accessibile e trasversale, giovani e meno giovani alla cultura della sostenibilità, intimamente connessa al territorio. Una direzione concreta, che ha già visto tanti di loro a lavoro lo scorso 27 settembre con il Taranthon, il primo Hackathon per la città di Taranto firmato Green Blue Days che ha coinvolto aziende nazionali nel lancio di alcune sfide sostenibili. Otto sfide per otto gruppi e più di cinquanta ragazzi a lavoro.

Il Progetto M.A.R.E. (Marine Adventure for Research & Education) è giunto a destinazione dopo 12 settimane di navigazione e 1500 miglia nautiche percorse lungo tutto il Tirreno.

Lo scorso 25 luglio si è svolto presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare alla Maddalena (OT) l’evento conclusivo del progetto, alla presenza di istituzioni e rappresentanti di enti partner dell’iniziativa. Per la Lega Navale Italiana è intervenuto il Direttore Generale Gabriele Botrugno.

L’iniziativa scientifica, promossa dal Centro Velico Caprera in collaborazione con One Ocean Foundation, ha indagato lo stato di salute del nostro mare, analizzando la biodiversità marina e monitorando l’inquinamento ambientale. La Lega Navale Italiana ha patrocinato il progetto e fornito il suo supporto all’equipe del catamarano ONE che ha condotto le rilevazioni grazie al coinvolgimento di diverse Sezioni. Gli scienziati dell’Università degli Studi dell’Insubria e di One Ocean Foundation completeranno nei prossimi mesi le ricerche e pubblicheranno le conclusioni utili per una più profonda comprensione del mar Tirreno.

Si è tenuta presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare alla Spezia, la Conferenza Stampa di presentazione delle attività organizzate per celebrare la Giornata del mare, in conformità con il nuovo Codice della navigazione (DECRETO LEGISLATIVO 3 novembre 2017, n. 229) che istituisce in data 11 Aprile di ogni anno, la “Giornata del mare e della cultura marina”.

Al tavolo dei relatori erano presenti: Il CV Massimo Fabbri, CSM Comando Marina Nord, il Capitano di Vascello Alessandro Ducci, Comandante della Capitaneria di porto – Guardia Costiera, il Dottor Roberto Peccenini, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale e l’Ammiraglio di squadra Roberto Camerini, Delegato Regionale Lega Navale Italiana. Molte le Autorità intervenute: il dottor Pier Luigi Peracchini, Sindaco della Spezia e presidente della Provincia, il dottor Lorenzo de Conca, Dirigente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, il dottoressa Laura Toracca, Assessore del Comune di Lerici e il dottor Emilio Di Pelino, Vice Sindaco di Porto Venere, Dottoressa Marzia Vivaldi, Ufficio Comunicazione Parco 5 Terre.  

I conferenzieri hanno coralmente illustrato lo scopo della manifestazione finalizzata alla costruzione, in particolare nelle giovani generazioni, della consapevolezza del valore della transizione ecologica e della cultura del mare, valorizzando la vocazione marittima del Paese. L’ evento dell’11 aprile, mette inoltre in rilievo come la risorsa mare contribuisca allo sviluppo sociale ed economico del territorio.

Il Vice Presidente della Sezione della Spezia della LNI, Roberta Talamoni e la Dottoressa Gloria Rossi, dell’Ufficio scolastico regionale, hanno sottolineato quanto l’edizione 2022 confermi e rafforzi la coesione che si è creata nel tempo alla Spezia, oltre che tra Capitaneria di Porto, Istituto Scolastico Regionale e Lega Navale Italiana, anche tra numerosissime istituzioni, enti ed associazioni che aderiscono all’iniziativa e che cooperando, sono riuscite a realizzare un impianto formativo di laboratori e mostre che come un grande puzzle vedrà coinvolti:

 

  • 54 tra istituzioni, enti ed associazioni;
  • 38 offerte formative tra laboratori, mostre, premiazioni sulle tematiche che riguardano ambiente, biologia, territorio, arte marinaresca, sport, orientamento, tecnologia, arte e letteratura e quest’anno, per la prima volta anche professioni del mare e blu economy, abbracciando con i laboratori i 3 Comuni che si affacciano sul Golfo.

 

Alla Spezia: DLTM-Falcomatà, Sezione Velica MM, Assonautica, Passeggiata Morin, Zona antistante Capitaneria di Porto, Molo Italia, Stazione Marittima, Circolo Velico Sp, IIS Nazario Sauro, Cantiere San Lorenzo, Porto Lotti.

A Lerici: San Terenzo e Circolo Velico Erix

A Porto Venere: Fezzano – Goletta Oloferne, Le Grazie – Cantiere della Memoria

 

Patrizia Saccone, ideatrice del Premio Nereidi, ha illustrato il Premio Nereidi 3.0: «Parole, suoni, colori del mare» che ha l’obiettivo di stimolare i ragazzi di tutte le età, attraverso un momento creativo, per comprendere e celebrare il mare.

Il Premio è articolato in quattro sezioni:

 

  • Disegni per la scuola primaria
  • Racconto breve o poesia per gli istituti secondari di primo grado
  • Racconto breve o poesia per il centro d’istruzione per gli adulti
  • Video per gli istituti secondari di secondo grado

 

Una Giuria d’eccezione della quale fanno parte anche i tre maestri: Pietro Bellani, Giuliano Tomaino, Francesco Vaccarone, renderà merito agli elaborati dei ragazzi.

Cristiana Pagni, presidente di IBG, organizzatrice di Seafuture manifestazione internazionale le cui tematiche vertono a 360° sul mare ha dichiarato che sarà lieta, nella giornata dell’11 aprile, di premiare le 3 tesi vincitrici del “SEAFUTURE Awards 2021”.

Il premio è rivolto a laureati, dottorandi e dottori di ricerca che hanno sviluppato tesi sperimentali, magistrali o di dottorato, legate allo sviluppo di processi e prodotti nell’ambito delle tecnologie del mare. In particolare, il premio intende valorizzare le tesi sperimentali che approfondiscono tecnologie e progetti del mare impiegabili in settori diversi, che utilizzino materiali innovativi, prevedano attività di refitting, facciano ricorso a tecnologie IoT, riguardino la robotica, a basso impatto ambientale.

Proprio a fronte della ricchezza dei contenuti e della completezza delle tematiche l’evento è stato inserito nell’Agenda dell’European Maritime  Day 2022.

 

FONTE e FOTO: Giornatadelmare.com

Venerdì 30 settembre, in occasione della "Notte dei Ricercatori” a Matera presso la sede della Lega Navale Matera-Castellaneta, si è tenuto un importante confronto sui cambiamenti climatici ed i suoi effetti sulle spiagge, a partire da uno studio sull’area pilota di Metaponto, nonché sul tema della difesa e della valorizzazione delle coste della Basilicata.

La ricerca sul territorio lucano è stata portata avanti dall’Università della Basilicata grazie alla preziosa direzione scientifica del Prof. Michele Greco, con la collaborazione della Lega Navale Italiana e della Società Nazionale di Salvamento. Lo studio sull’indice di sicurezza del litorale di Metaponto diventerà un progetto pilota negli standard di sicurezza per la balneazione.

Ambiente, ricerca, innovazione e contrasto ai cambiamenti climatici, sfide europee a cui si può rispondere con progetti all’avanguardia e con le linee di investimento del PNRR sono i temi trattati dal Sottosegretario agli affari europei, On. Enzo Amendola.

L’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità e sull’economia costiera rappresenta un ambito di particolare interesse perché l’esistenza stessa della costa è sensibilmente legata alle dinamiche del mare, che può creare opportunità ma anche forti criticità. Questo è stato l’approfondimento proposto nella relazione scritta inviata dal Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), Antonio Decaro.

L’Assessore all’Ambiente, al Territorio e all’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico si è soffermato sull’innalzamento del livello del mare che a seguito per l’appunto dei cambiamenti climatici in atto, soprattutto per le nostre realtà del Mediterraneo e specificatamente per la Basilicata, significa da subito perdita di habitat naturali ed antropici, stravolgimento delle economie costiere e perdita di suolo, costringendo l’ambiente antropico e le città costiere a doversi allontanare lasciando luoghi e valori.

La “Notte dei Ricercatori” è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei, con l’obiettivo principale di creare occasioni di incontro tra mondo della ricerca e le comunità di cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.

L’incontro è stato organizzato dall’Università di Basilicata, dalla Sezione della Lega Navale di Matera-Castellaneta e dalla Società Nazionale di Salvamento con la volontà di diffondere e divulgare la conoscenza condividendola nella maniera più diretta ed immediata, rendendo quanto mai accessibili alcuni temi, anche difficili, che spesso occupano le prime pagine dei notiziari e che richiamano l’attenzione e la curiosità del cittadino comune, così come stimolare i giovani ad osservare in maniera critica ciò che accade intorno a loro e nel mondo.

Il convegno è stato moderato dal giornalista Francesco Bianchi e coordinato dal dirigente del Centro di Educazione Ambientale della locale Sezione della Lega Navale, Marco Pagano. Hanno partecipato: Michele Greco dell’Università degli Studi di Basilicata; Enzo Amendola, Sottosegretario di Stato per gli affari europei (da remoto); Francesco Arbia, vice presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata; Cosimo Latronico, Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata e Francesco Simonetti della Società Nazionale di Salvamento. È stato letto un intervento scritto di Antonio Decaro, Presidente Nazionale ANCI e portato il saluto della Delegata della Lega Navale Italiana per la Puglia e la Basilicata, Francesca Zei, che si è fatta promotrice di questo evento per la Presidenza Nazionale della LNI.

L’obiettivo dell’Università, della Lega Navale e della Società Nazionale di Salvamento, condiviso dalla Regione Basilicata, è di coinvolgere i sindaci, le comunità e gli operatori economici del territorio costiero affinché lo studio pilota sugli indici di sicurezza delle spiagge possa essere ampliato all’intera Regione.

 

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"Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi". Con questa considerazione, Marevivo, Lega Navale Italiana e numerosi altri enti e associazioni del mondo del mare hanno lanciato un appello al Governo per l’attuazione urgente dei decreti attuativi della “Legge Salvamare”.

Dopo anni di impegno attivo in Europa e in Italia da parte di Marevivo e del mondo del mare per la difesa dell'ecosistema marino, finalmente il 10 giugno scorso è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge Salvamare, “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare”.

Un grande risultato, che mette a disposizione del nostro Paese uno strumento efficace e concreto, richiesto anche dall’Unione europea, che consentirà ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti invece di scaricarla in mare, prevede l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare e si occupa di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, Posidonia oceanica e tanto altro.

“La sopravvivenza della specie umana – ricorda Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo - è legata indissolubilmente al mare che, se in buona salute, produce più del 50% dell'ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo dell'anidride carbonica, è regolatore del clima e il 98% del territorio del pianeta che ospita la vita è nell'immensità delle sue acque. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e per questo chiediamo al Governo di agire immediatamente”.

Nella lettera alle istituzioni, le associazioni del mare (oltre a LNI e Marevivo anche Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Italiana Vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn, la Grande Onda e AGC Agrital) chiedono anche l’istituzione di un tavolo di concertazione interministeriale dato che sono molti i soggetti istituzionali coinvolti che devono redigere i decreti attuativi per rendere operativa la “Legge Salvamare”.

 

 

“Buttare via la plastica al mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.

Queste le parole di Papa Francesco che, durante la trasmissione domenicale “Che tempo che fa, torna a parlare di ambiente, fornendo uno spunto di riflessione sul dramma legato alla quantità sempre maggiore di plastica presente in mare e sui danni provocati dall'inquinamento, le cui conseguenze vanno a discapito dell'uomo e delle nuove generazioni.

Marevivo, che dal 1985 lotta contro la plastica dispersa in mare, prende forza dalle parole di Papa Francesco a supporto della sua mission e rinnova al Parlamento la richiesta dell’approvazione urgente della Legge Salvamare, rilanciando la petizione che finora ha raccolto oltre 55.000 firme e che vede sempre più persone unirsi all’appello, insieme al mondo del mare (Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn e La Grande Onda).

Ogni giorno 731 tonnellate di plastica entrano nel Mar Mediterraneo, trasformandosi in microplastiche che finiscono sulle nostre spiagge, vengono ingerite dai pesci e arrivano nei nostri piatti.

Per fermare questa assurdità Marevivo ha chiesto e ottenuto la Legge Salvamare, già approvata dal Senato lo scorso 8 novembre 2021. Da allora la legge è ferma alla Camera dei Deputati per un cavillo legislativo e, nel frattempo, sono finite in mare altre 61 mila tonnellate di plastica!

È una situazione paradossale e inaccettabile. Non ci basta sapere che le microplastiche sono arrivate dappertutto, nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo? Addirittura sono state trovate nei tessuti della placenta umana.

La Legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto che permetterebbe ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti. Attualmente, infatti, sono costretti a ributtarla in mare perché altrimenti commetterebbero il reato di trasporto illecito di rifiuti e dovrebbero pagare per il loro smaltimento.

Il provvedimento prevede, inoltre, l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare i rifiuti prima che arrivino in mare. E non solo: si occupa anche di educazione, campagne di pulizia, dissalatori, inquinamento da microfibre e tanto altro!

Da oltre tre anni chiediamo che venga approvata subito, eppure continua a subire ritardi e rinvii ingiustificati.

 

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Il prossimo 3 settembre si celebrerà la XXII edizione del Trofeo del Mare nella splendida cornice del Porto Turistico di Marina di Ragusa.

Il Trofeo del Mare - Premio Internazionale Uomini e storie è un evento riconosciuto a livello locale e nazionale, capace di ispirare grazie alle sue storie di tutela dell’ecosistema marino, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Premio, da 22 anni, intende valorizzare territori, personalità, organizzazioni, istituzioni, oltre alla cultura ed il rispetto dell'ambiente. Il Trofeo mira a promuovere stili di vita che siano d'esempio per le nuove generazioni, ispirati a esperienze di mutualità, solidarietà, e tutte quelle forme di impegno individuale e collettivo finalizzate al superamento di situazioni di degrado umanitario, sociale e ambientale.

Da anni la Lega Navale Italiana è al fianco del Trofeo del Mare e ha confermato il suo impegno come partner istituzionale al fine di contribuire alla crescita del Premio e ad affermarne la fama, lavorando insieme ad altri enti per farlo diventare l’evento di punta dell’estate italiana dedicato al mare. È prevista la partecipazione alla serata di premiazione anche del Presidente Nazionale LNI, Amm. Donato Marzano.

I vincitori nell'edizione di quest'anno sono: il documentarista subacqueo Roberto Rinaldi, gli esploratori subacquei Enrico Gargiulo e Maria Rosaria Di Natale, la serie documentaristica “Cacciatori di reti fantasma”, il pescatore e guida escursionistica Paolo Fanciulli, l'istruttore Carmelo La Rocca e il Comandante Militare dell'Esercito in Sicilia Maurizio Scardino.

 

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La Lega Navale Italiana è orgogliosa di essere tra gli enti patrocinatori del progetto M.A.R.E., che coinvolgerà attivamente diverse Sezioni della LNI nel corso delle 12 settimane di navigazione nel Mar Tirreno.

M.A.R.E. (Marine Adventure for Research & Education) è un’iniziativa del Centro Velico Caprera, sviluppata in collaborazione con ONE Ocean Foundation, che unisce una serie di partner accomunati dalla sensibilità verso gli ecosistemi marini in un progetto di studio e divulgazione sullo stato di salute del Mar Mediterraneo.

L’attenzione alla conoscenza delle tematiche del mare e al rispetto dell’ambiente marino fanno parte della missione che la Lega Navale porta avanti da 125 anni.

Buon vento all’equipaggio di ONE!

 

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La Legge Salvamare è passata in Senato con 220 voti favorevoli e 15 astenuti.

Marevivo, insieme a Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela e Stazione Zoologica Anton Dohrn, ringrazia i Senatori per aver accolto l’appello con il quale il mondo del mare ha chiesto a gran voce l’approvazione del provvedimento.

«Siamo molto soddisfatti, ma ora non possiamo abbassare la guardia – dichiara la presidente di Marevivo Rosalba Giugni – Continueremo a seguire l’iter legislativo per la sua approvazione definitiva, che ora più che mai è necessaria. Il mare infatti ha un ruolo decisivo nella lotta ai cambiamenti climatici. Produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo dell’anidride carbonica nell’atmosfera ed è un grande regolatore del clima con le sue correnti e maree. Tuttavia, per svolgere queste funzioni vitali deve essere in buona salute. L’approvazione di questo provvedimento sarebbe un segnale forte, la prima risposta concreta dell’Italia alla Cop26 di Glasgow. Avanti tutta!»

 

FONTE e FOTO: Marevivo.it

La Società Nazionale di Salvamento di Basilicata, in collaborazione con il Gruppo di Idraulica Marittima della Scuola di Ingegneria dell’Università degli studi della Basilicata e la Lega Navale Italiana, hanno condotto studi specifici sulla sicurezza alla balneazione sulle aree pilota lucane del litorale di Metaponto Lido, tra le foci dei fiumi Bradano e Basento, e sugli invasi di Montecotugno e Pertusillo.

I primi risultati sono stati oggetto due tesi di laurea della Scuola di Ingegneria dell’Ateneo lucano e rappresentano uno dei primi dimostratori nazionali circa la valutazione della sicurezza alla balneazione in ambiente costiero e lacustre. Gli studi dei laureandi mettono in evidenza due risultati diversi: mentre sulle spiagge di Metaponto la classificazione della sicurezza della balneazione è riconosciuta come buona, la valutazione dell’Indice di sicurezza per gli invasi di Montecotugno e Pertusillo è considerata bassa.

Nel 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le Linee guida per la sicurezza degli ambienti acquatici nei quali vengono svolte attività ricreative, acque costiere ed interne, che sono state utilizzate come base scientifica per l’elaborazione della Direttiva europea sulle acque di balneazione. Secondo l’OMS la qualità delle acque di balneazione viene classificata in 4 categorie (eccellente, buona, sufficiente, scarsa).

Dopo aver classificato le acque di balneazione in base alla loro qualità, quindi, è necessario anche valutare la sicurezza alla fruizione di dette acque integrando l’aspetto qualitativo con le caratteristiche sistemiche dell’ambiente fisico dove si pratichi la balneazione.

È stato possibile rilevare questi risultati grazie all’applicazione della norma 11745:2019 dal titolo: “Sicurezza della società e del cittadino – Qualificazione delle aree di balneazione ai fini della sicurezza dei bagnanti” ai siti pilota lucani.

La norma fa riferimento alle aree marine, lacustri e fluviali, nelle quali si può fare il bagno, censite dal Portale delle Acque del Ministero della Salute di libero accesso al pubblico. Esse sono precisamente delimitate da punti di inizio e di fine, misurano in media 1000 metri di lunghezza, presentano una sostanziale omogeneità per caratteristiche geo-morfologiche e per di tipo di pressione antropica. Dunque attraverso la misurazione dei fattori di rischio di natura geomorfologica e di natura fisica, come:

  • la ripidità della battigia superiore al 5%, che comporta una pendenza particolarmente ripida del fondale antistante;
  • gli elementi del fondale, naturali o antropici (barre, pennelli, scogliere parallele, ecc.), che favoriscono il formarsi di correnti concentrate o "rip current" che sviluppandosi alla superficie dell’acqua, trasportano i bagnanti verso il largo;
  • l’analisi delle buche o dislivelli improvvisi del fondale, insieme alla valutazione delle misure di sicurezza (boe, bagnini, kit per primo soccorso, defibrillatori..).

In definitiva questi studi rappresentano uno strumento utile per fare ripartire una interlocuzione con le istituzioni competenti e per fare in modo che questi indici siano al servizio di una comunicazione turistica delle spiagge.

Oggi, lunedì 11 Aprile 2022, si celebra la quarta edizione della Giornata del Mare e della cultura marina, istituita nel 2018 con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 229/2017.

Con questo provvedimento la Repubblica Italiana ha riconosciuto l’11 aprile di ogni anno come il giorno nel quale celebrare il mare, l’oro blu, inteso come risorsa di grande valore ambientale, scientifico-ricreativo ed economico.

La giornata ha, infatti, lo scopo di sensibilizzare i giovani attraverso attività e momenti di confronto organizzati in collaborazione con il Comando generale della Guardia Costiera, al fine di sviluppare il concetto di "cittadinanza del mare" e rendere gli studenti cittadini "attivi" del mare.

Tematiche assai care alla Lega Navale Italiana, che ha da sempre tra i suoi obiettivi il sostegno e la difesa dell’ambiente marino. Tante sono le attività ed i protocolli d’intesa siglati con altri enti ed Università italiane, al fine di collaborare per un mare più ecosostenibile e fruibile per tutti.

La Repubblica riconosce il giorno 11 aprile di ogni anno quale "Giornata del Mare e della cultura marina" presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, al fine di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

- DECRETO LEGISLATIVO 3 novembre 2017, n. 229 - art.36

Per celebrare questa giornata, condividiamo con piacere un articolo del dottor Carlo Romeo, giornalista e amico di lungo corso della Lega Navale.

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Non c’è più tempo! Parte oggi un video-messaggio con cui Marevivo,Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, LIV e Stazione Zoologica Anton Dohrn chiedono al Parlamento con forza l'approvazione immediata della Legge SalvaMare. L'inquinamento è un'emergenza planetaria che va affrontata con misure adeguate.

La legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto, che ci chiede anche l’Europa con Green Deal e la Mission Healthy Oceans. Ferma al Senato dopo l’approvazione in Commissione, la legge aspetta ora di essere calendarizzata e votata in aula.

Il provvedimento consentirebbe ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti, attualmente ributtata in mare per non commettere il reato di trasporto illecito di rifiuti.

La legge prevede, inoltre, l'installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare. E non solo: si occupa anche di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, inquinamento da microfibre, Posidonia oceanica e tanto altro.

Le acque territoriali italiane rappresentano un quinto del Mar Mediterraneo, scrigno di biodiversità unico. Il nostro Paese è caratterizzato, infatti, da oltre 8.000 chilometri di coste, trentadue Aree Marine Protette, nove arcipelaghi, 27 isole minori abitate, oltre 500 porti e approdi e sono 200.000 le imprese italiane blu che producono il 3% del nostro PIL. Inoltre, vista la posizione dell'Italia “Promontorio di Europa nel Mediterraneo”, può avere parte preminente di cerniera nelle politiche euro mediterranee.

L'inquinamento è una piaga per l'ecosistema marino, che produce più del 50% dell'ossigeno che respiriamo e assorbe il 30% della CO2 prodotta, ma solo se è in buona salute.

Per questo non possiamo più permetterci di non agire.

 

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