Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

Il Salento, in Puglia, è terra contesa tra due mari, battuta dal vento e crocevia di eroi, guerrieri o semplicemente di popoli in fuga. Le vie marittime del passato hanno influenzato queste terre, determinando rapporti, scambi commerciali e reciproche influenze. Una vocazione marittima confermata dai risultati ottenuti grazie alla ricerca archeologica subacquea del secolo scorso e le cui testimonianze (reperti) sono tutt’oggi oggetto di studio e a disposizione dei visitatori più curiosi.

Con queste premesse, all’interno di antichi borghi marinari, è ancora possibile stupirci e conoscere realtà formidabili, che ci riportano indietro nel tempo accompagnandoci in viaggi immaginari nel passato. Una di queste è il Museo del Mare Antico di Nardò (Lecce), città di antichissime origini che si estende fino al confine con la zona di Taranto. Il Museo del Mare Antico di Nardò è una finestra sulla storia del Mar Mediterraneo, un’unica grande sala espositiva attraverso la quale è possibile “navigare” a ritroso nel tempo, conoscere tecniche di pesca, modelli di società e piccoli aneddoti sui popoli che ci hanno preceduto. Il Museo, la cui gestione è oggi affidata all’Associazione The Monuments People, è un piccolo gioiello che nasce grazie alla collaborazione tra Comune, Soprintendenza ABAP per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e Dipartimento per i Beni Culturali dell’Università del Salento. Oggi ospita importanti reperti di età romana provenienti da indagini archeologiche effettuate nel mare e lungo la costa neretina. Skipper del mio viaggio virtuale è stata la dott.ssa Oda Calvaruso, che, con puntualità, semplicità e tanta passione, mi ha accompagnato attraverso i mari a volte poco noti dell’antichità.

L’area museale è ben organizzata, funzionale e in grado di offrire al visitatore un’esatta riproduzione di antiche società. L’obiettivo è raggiunto grazie anche alla presenza di plastici, indispensabili per associare gli straordinari ritrovamenti esposti alle loro modalità di utilizzo, ad usi e costumi delle popolazioni che colonizzarono queste terre fra il II sec. a.C. e il III sec. d.C. Le riproduzioni che colpiscono maggiormente si riferiscono al sito archeologico di Frascone, nella Palude del Capitano, dove la sequenza stratigrafica e le evidenze messe in luce permettono di ipotizzare l’esistenza di un edificio (villa) detto del “Veterano”, databile al II secolo a.C., e di un villaggio di pescatori risalente alla seconda metà del III sec. d.C. La Villa del Veterano, di cui non si conoscono le dimensioni reali, fu edificata in età tardo repubblicana su un insediamento preesistente (forse una fattoria ellenistica). La villa era probabilmente specializzata nella produzione di vino e olio sia per autosussistenza sia per commercio. Particolarmente interessanti sono i frammenti di dolia, grandi contenitori in terracotta, che venivano utilizzati per custodire le derrate alimentari nei magazzini. All’interno del sito, nei pressi della facciata verso il mare, è stato trovato il “tesoretto monetale”, un gruzzolo seppellito volutamente all’interno di un vasetto in ceramica, rotto intenzionalmente nella parte superiore per inserirvi una grande quantità di monete d’argento: 125 monete d’argento, di cui 122 denari e 2 quinari romano-repubblicani e un denario emesso in Africa a nome del re Giuba di Numidia. Le monete risalgono a un periodo compreso tra la metà del II secolo a.C. e il 44 a.C.; appartenevano con tutta probabilità a un soldato impegnato nella spedizione di Cesare in Africa che si concluse con la sconfitta a Tapso di Giuba I di Numidia e dei suoi alleati pompeiani. Il militare, per motivi non noti, non tornò mai più a riprendersi il tesoretto e la villa probabilmente fu abbandonata. Nella seconda metà del III sec. d.C. il sito viene occupato di nuovo, ma con tutt’altra funzione: abitazioni molto semplici, a un solo ambiente, affiancate e modulari, realizzate con muri a secco in pietrame non squadrato, pavimenti in terra battuta e pareti rozzamente intonacate. Pesi da rete in ceramica e in piombo, ami in bronzo e chiodi a sezione quadrata da carpenteria navale rivelano che i suoi abitanti erano dediti alle attività di pesca.

L’insediamento sembra identificabile con uno di quei villaggi “di servizio” al territorio che punteggiano le coste del Salento in età romana, le “appendici costiere”. Seguono settori dedicati ad utensili e tecniche di pesca, conchiglie, patelle e gusci di molluschi utilizzati a scopo ornamentale per la creazione di bracciali e collane. In fondo alla sala è presente “una fetta di nave” con anfore la cui integrità trae in inganno. Non si tratta infatti di riproduzioni, ma di materiale recuperato in mare e perfettamente conservato: parliamo di oggetti “custoditi” dal relitto di Santa Caterina, una nave mercantile del II secolo a.C. situata a circa 300 m dalla costa di Punta dell’Aspide (Santa Caterina di Nardò), a una profondità di ca. 22-23 m. I resti della nave romana, individuati nel 1982 dal nucleo dei Carabinieri di Gallipoli, si presentavano adagiati sul fondo sabbioso, inclinati e poggiati su un lato, con un carico di anfore greco-italiche sparse su una superficie di 20x5 metri. Le anfore, di tipo greco-italico tarde, probabilmente di produzione locale (capacità massima fino a 36 litri) erano utilizzate per il trasporto di vino. Attualmente il relitto è coperto da sacchi di sabbia e da una rete metallica per proteggerlo da attività clandestine. Quanto appena descritto, non esaurisce gli argomenti, ma soprattutto non sostituisce la professionalità dello staff del museo, per cui l’invito è di visitare il Museo del Mare Antico di Nardò unitamente alle bellezze di questa straordinaria città del Salento.

 

Articolo di Fabio Dal Cin, pubblicato nel numero di settembre-ottobre 2022 della rivista "Lega Navale"

Foto: The Monuments People APS

 

CLICCA QUI per la versione pdf dell'articolo

CLICCA QUI per il numero completo della rivista di settembre-ottobre 2022

In occasione delle celebrazioni per i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, il 26 novembre nella Biblioteca comunale di Gioia Tauro si è tenuto un evento culturale realizzato in collaborazione, tra gli altri, con la Delegazione della Lega Navale Italiana di Gioia Tauro e la Sezione LNI di Campomarino di Maruggio.

L’intento della manifestazione, all’interno della programmazione seminariale del Premio Internazionale Colonie Magna Grecia “Arialdo Tarsitano”, è stata quella di diffondere e riflettere sulla pregnanza del patrimonio culturale subacqueo. Un omaggio doveroso per festeggiare i cinquant’anni del ritrovamento dei due eroi venuti dal mare, rinvenuti il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria e diventati tra le sculture antiche più celebri al mondo, ma anche un’occasione per scoprire aspetti della cultura millenaria calabrese, dei suoi tesori subacquei e la ricchezza storico-culturale dei territori come Gioia Tauro narrati nei contenitori museali. Si è parlato inoltre di comunicazione culturale come risorsa inclusiva per tutti i livelli di pubblico. Una riflessione sulla partecipazione al patrimonio culturale estesa a tutti i cittadini in accordo alla Convenzione di Faro, adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa nel 2005 ed entrata in vigore nel 2011, con l’obiettivo di promuovere una comprensione più ampia del patrimonio culturale e della sua relazione con le comunità e la società, riconoscendo che gli oggetti e i luoghi non sono, di per sé, ciò che è importante del patrimonio culturale; essi sono importanti per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che rappresentano.

Presenti all’evento diverse autorità civili e militari. Sono intervenuti per la Lega Navale Italiana il Delegato Regionale per la Calabria, Arch. Sandro Dattilo e la presidente della Delegazione LNI di Gioia Tauro, Prof. Miryam Costa e il presidente della Sezione LNI di Campomarino di Maruggio, Ing. Antonio Gigante.

 

FOTO: Maria Rita Acciardi

La rievocazione storica organizzata dalla Sezione LNI del Golfo dell'Asinara vuole celebrare la tradizionale traversata che l'imbarcazione a vela latina effettuava da Stintino a Porto Torres per trasportare beni di prima necessità.

Il 15 agosto 1885, data di nascita del borgo di Stintino, il nuovo insediamento non aveva alcun collegamento con il più vicino centro abitato di Porto Torres e l'unico mezzo di trasporto disponibile era la barca vela. Clementino Bonifacino - originario del borgo marinaro di Cala d'Oliva - acquistò una barca e svolse per anni questo servizio di collegamento tra i due centri, trasportando la posta oltre a persone e merci.

In occasione della XXVII rievocazione storica "Il viaggio del Postale" in programma a Stintino domani, sabato 6 agosto, Poste Italiane attiverà un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale con la dicitura "XXVII Rievocazione storica Il Viaggio del Postale - Lega Navale Italiana - Sezione Golfo dell'Asinara" richiesto dalla stessa Lega Navale Italiana. Sarà possibile timbrare con il bollo speciale le corrispondenze presentate nella postazione di Poste Italiane allestita in Via Cala D'Oliva a Stintino. Dopo la giornata celebrativa, l'annullo sarà trattenuto per due mesi a Sassari nello sportello filatelico dell'ufficio postale in via Brigata Sassari.

Domenica 7 agosto alle 10 il via alla traversata in mare con il motoveliero "Asinara", con partenza dal porto di Stintino e arrivo a Porto Torres.

 

Lo scorso 3 febbraio si è tenuta all'Hotel Mediterraneo a Roma la presentazione del calendario delle regate 2023 dell'AIVE - Associazione Italiana Vele d'Epoca. Oltre 100 persone tra soci, presidenti di Club, giornalisti e amici hanno presenziato alla rassegna dei principali appuntamenti della prossima stagione. A fare gli onori di casa il Presidente di AIVE Giancarlo Lodigiani e il Segretario Generale Luigi Rolandi. Presenti per l'occasione il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Enrico Credendino e il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Ammiraglio Donato Marzano.
 
Nel corso della presentazione è stato sottolineato il grande entusiasmo e l’interesse per gli yacht classici, con gli eventi del 2023 che sono diventati 16. È stata poi annunciata ufficialmente la nascita della categoria IOR (International Offshore Rule) in seno al circuito AIVE. Nel 2023, infatti, saranno ammesse le barche varate tra il 1970 e il 1984 in buono stato di manutenzione anche in vetroresina, che abbiano avuto in passato un certificato di stazza IOR e che siano rimaste conformi al disegno originale.
 
L’incontro è proseguito con una serie di testimonianze e di racconti con l’architetto Andrea Vallicelli e Valerio Paolo Mosco. Emanuela Matturri ha presentato l’applicazione MyMatchRace, con cui AIVE ha di recente siglato un accordo. Sono intervenuti alla presentazione anche lo yacht manager Edoardo Napodano e lo scrittore e giornalista Carlo Romeo, che tra aneddoti e curiosità ha raccontato della sua esperienza a bordo di una barca d'epoca d'eccezione: Nave Vespucci.
 
Guarda il servizio con l'intervista al Presidente di AIVE Giancarlo Lodigiani sul nostro canale YouTube. https://www.youtube.com/watch?v=H7hkjclDnfg 
 
 

L’imbarco sulle navi scuola della Marina Militare rappresenta un’esperienza di formazione unica per i giovani soci della Lega Navale Italiana.

Questa estate trenta ragazze e ragazzi della LNI hanno avuto l’opportunità di imbarcarsi sul Vespucci, veliero della Marina Militare che svolge nell’ambito delle Campagne di istruzione attività formative-addestrative per gli Allievi ufficiali. 

La possibilità per tanti giovani appassionati di mare di vivere questa esperienza è resa possibile dall’accordo di collaborazione tra Lega Navale Italiana e Marina Militare, rinnovato nel 2021 con la comune finalità di valorizzare la cultura del mare e la formazione marinaresca nella popolazione giovanile.

Di seguito saranno proposti degli estratti dai diari di bordo di tre giovani soci LNI che si sono imbarcati sul Vespucci questa estate.

Davide Signoria, socio della Sezione della Lega Navale Italiana di Milano, racconta:

L’imbarco sulla Nave Scuola “Amerigo Vespucci” è stato per me un'esperienza unica nel suo genere e che rifarei senza pensarci due volte. Siamo partiti da Livorno il 25 settembre e siamo arrivati a Venezia il 2 Ottobre dopo aver percorso 1119 miglia in 159 ore di moto. Sulla nave abbiamo provato la vita di un marinaio per una decina di giorni. Abbiamo infatti fatto i turni, timonato, lucidato gli ottoni e molto altro ancora. [...] Di giorno si aiutava sul ponte della nave, lucidando oppure issando le vele al bisogno, mentre la notte ci si dedicava alla pulizia del ponte. Lavori un po’ faticosi ma che in buona compagnia non sono per niente pesanti. Di vele sfortunatamente non abbiamo potuto aprirne molte perché il vento veniva spesso di trasverso, obbligandoci ad andare prevalentemente a motore e quando possibile con un paio di vele aperte, giusto in Puglia siamo riusciti ad aprirne otto, issando tutte le vele di uno dei tre alberi. Inoltre altrettanto fantastici sono stati gli scenari di questo affascinante viaggio: il mare increspato dal forte vento, i paesaggi costieri di tutta Italia dal nord al sud, tramonti, albe, cieli stellati e soprattutto la bellezza di questa nave unica al mondo con i suoi ottoni scintillanti. È un'esperienza che lascia davvero senza parole, grazie anche ai miei compagni con cui ho avuto un fantastico rapporto. Non la dimenticherò mai e mi è dispiaciuto molto che sia finita questa affascinante avventura.

Paolo Francesco Macchitella della Sezione LNI di Ostuni parla così della sua esperienza:

Qui si inizia a respirare il lavoro di squadra, sia tra noi che con i marinai; ed a posteriori posso ben affermare che si accrescerà di giorno in giorno. Il lunedì notte in piena navigazione si inizia a meglio chiarire la dinamica che ci attende: ovvero 4 gruppi di guardia da sei o sette ragazzi che affiancheranno i gruppi ufficiali dei marinai, in turni di guardia in coperta da 4 ore. Il secondo turno è il mio, ovvero 4:00-8:00. La campana che suona ogni mezz’ora di guardia se tutto va bene mi attira così tanto che al rintocco terzo del mio turno chiedo l’onore di poterlo dare e, con enorme sorpresa, mi viene concesso. L’emozione di prendere parte a quella vita così attivamente è forte. […] Si passa lo stretto di Messina!!! Alla sera il cielo si apre completamente e così si ammira un firmamento senza inquinamento luminoso, così da scorgere chiaramente la via lattea che infrangendosi s’intrappola tra il sartiame dell’albero maestro! Il mercoledì, già giunto purtroppo poiché il tempo sembra anch’esso sospinto dal vento, ci vede trattati alla pari dai marinai chi più si cimenta nei suddetti lavori, così da essere quasi integrato nella loro grande famiglia… [...]  Nuovo appuntamento in plancia, sorretto dalla magia della navigazione a vela! Di giovedì, come tutti gli altri giorni, è bene pulire gli ottoni ed il ponte… Però oggi vediamo l’impegno militare nel contributo alla scienza, dove un gruppo di ricercatrici necessitano di mezzi e manovalanza per raccogliere 120 litri d’acqua per punto da analizzare […] Di venerdì finisce settembre, si avvicina lo sbarco e cresce la tristezza: quale metodo migliore per consolarci se non la pulizia approfondita dell’intero ponte a ramazza, e poi io personalmente faccio la lavatrice del gruppo; scoprendo così una realtà, la lavanderia, ignorata ma affascinante per le dimensioni anormali rispetto a quelle di casa. Oggi, a posteriori, è l’ultima mia venuta in plancia: però si conclude in bellezza! Un mercantile si trovava in rotta d’intercettazione con noi, quindi ho assistito alla chiamata al mercantile con conseguente aggiustamento reciproco di prora. […] Di domenica quasi a Venezia per l’approdo, bisogna preparare la nave all’accoglienza dei visitatori, delle autorità eccetera: quale occasione migliore per ramazzare tutto e lucidare meticolosamente gli ottoni e gli oblò?! La tristezza di lasciare la barca si inizia a far sentire… Nel pomeriggio si approda e, per nostra mancanza o voglia di uscire, a cena siamo sulla terra ferma e si sperimenta poi la corsa per rientrare prima del coprifuoco, ad onor di cronaca con esito positivo. Lunedì mattina il sole asciuga le lacrime di chi vede finire l’avventura; abbiamo, per concludere in grandezza, la consegna dell’attestato di imbarco dal capitano e poi gli arrivederci con tutto l’equipaggio, dove ben si vede quanto noi ci siamo affezionati a loro e viceversa! Ultimo, ma non per importanza, il saluto ai tutor, accompagnatori d’eccellenza per tutta l’avventura; che sia con le loro esperienze passate in marina, sia con la sapienza degli istruttori ci hanno guidato al meglio nell’esperienza! Finita l’avventura, ognuno torna lentamente alle proprie faccende; però restando in contatto: fratelli una volta, fratelli per sempre!

Il socio della Sezione LNI di Mola di Bari Ernesto Borraccesi scrive nel suo diario di bordo:

Sono stato chiamato dall’ufficiale di rotta, in plancia per timonare il Vespucci, le sensazioni che ho provato in quel momento sono indescrivibili, non capita tutti i giorni di poter timonare la nave più bella del mondo. Calato il sole, subito dopo cena, mentre preparavamo le cime per l’ormeggio del giorno seguente a Procida e pulivamo il ponte di coperta, con i suoi 101 metri, calcolando l’estensione del bompresso, abbiamo incontrato il Palinuro una nave scuola della Marina Militare Italiana. Di notte sia il Vespucci che il Palinuro si illuminano con i colori della nostra bandiera. […] La mattina del 15 giugno, eravamo quasi arrivati al porto di Procida, dopo aver usato il sestante e fatto un po' di carteggio con gli ufficiali, Victor, uno dei Nocchieri, ci ha fatto riunire in cerchio e ci ha illustrato alcuni dei nodi che ci sarebbero potuti tornare utili durante la navigazione, dopo poco tempo abbiamo attraccato a Procida. Siamo rimasti a Procida per un’intera giornata, abbiamo approfittato del tempo libero che ci è stato concesso per poterla visitare per poi salpare la mattina seguente verso Napoli. Abbiamo avuto l’onore di ospitare a bordo del Vespucci Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare. […] Durante la giornata di navigazione verso la Maddalena, incorniciata dal tramonto più bello che abbia mai visto, abbiamo avuto l’opportunità di cenare con l’allora comandante del Vespucci, Massimiliano Siragusa, non ce lo saremmo mai aspettati, l’emozione era palpabile nell’aria e abbiamo passato una splendida serata ascoltando la sua storia e chiedendogli alcuni consigli. Il giorno 18 giugno attracchiamo alla Maddalena. Appena arrivati abbiamo visitato la scuola sottoufficiali della Marina Militare Italiana e dopo averla visitata ci è stato fatto utilizzare il simulatore di una nave militare che era presente in quella scuola. […] Il 20 giugno 2022 molliamo gli ormeggi dalla Maddalena per affrontare la successiva navigazione verso Portofino. Durante la navigazione, ci viene illustrato come indossare correttamente l’imbragatura, per poi farci salire sul trinchetto. Un’esperienza che mi ha lasciato senza fiato, soprattutto per il rollio del Vespucci, che a quell’altezza di 50 metri dal livello del mare, si sentiva abbastanza. Il 21 giugno ore 18.00 arriviamo a Portofino dove siamo alla fonda, in meno di 20 minuti ci siamo trovati circondati da tantissime imbarcazioni da diporto e yatch che ammiravano la maestosità ed eleganza della nave più bella del mondo. Arrivata la sera, con l’ordine di oscurare la nave, partiamo verso quella che sarebbe stata l’ultima tappa della nostra avventura, la Spezia. Il 22 giugno attracchiamo al porto della Spezia. I 12 giorni dell’imbarco con 616 miglia percorse e 159 ore di moto erano terminati, l’arrivo alla Spezia ha sancito la fine di una bellissima avventura a bordo della nave più bella del mondo. Abbiamo salutato tutti i membri dell’equipaggio e il Vespucci, sperando che quello fosse solo un arrivederci e non un addio. […] Ringrazio la Lega Navale Italiana per questa fantastica opportunità che mi ha dato.

 

 

FOTO: Davide Signoria (Socio LNI)

La nave scuola della Marina Militare è partita ieri con a bordo gli allievi della prima classe dell’Accademia Navale di Livorno per la campagna d’istruzione estiva che completerà le attività accademiche appena concluse con un tirocinio pratico a bordo: il loro “Battesimo del mare”!

“Saluto gli allievi che stanno per affrontare una avventura straordinaria e che torneranno a casa più forti di prima, creando un legame che durerà tutta la vita; infatti, il corso nasce di fatto sul Vespucci dove viene scelto il nome e cucita la bandiera che lo contraddistinguerà per sempre. L’obiettivo è diventare marinai, siate curiosi e non sprecate questa opportunità, cambierete in questi mesi e ne uscirete più maturi e consapevoli.” così il capo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, che ha presenziato la cerimonia. Presenti anche numerose autorità civili e militari e i parenti degli allievi.

Partita da La Spezia il 23 maggio scorso per l’addestramento preliminare, periodo di affiatamento dell’equipaggio necessario al termine della sosta lavori invernale, la nave scuola a vela ha toccato Rapallo, Montecarlo, Imperia, Gaeta, Procida, Monte di Procida, Napoli, La Maddalena e Portofino, ricevendo complessivamente più di 13.000 visitatori. Sono stati ospitati per 10 giorni anche 30 giovani studenti appartenenti ad associazioni collegate al mondo della vela, tra cui la Lega Navale Italiana.

Ora toccherà ai 143 allievi, di cui 13 stranieri provenienti da 6 Paesi esteri, che compongono la “prima classe” impegnarsi nelle sfidanti attività nautiche e marinaresche che completeranno la loro formazione etico-militare. Dovranno dimostrare di aver fatto propri i valori di attaccamento all’istituzione, disciplina e senso del dovere, ma soprattutto di essere capaci di lavorare in squadra.

La Campagna d’istruzione prevede le seguenti tappe: Palermo, Tunisi, Lisbona, Casablanca, Trapani, La Valletta e Manfredonia. Gli Allievi sbarcheranno a Taranto il 3 settembre, dopo aver scelto autonomamente il nome del Corso, come tradizionalmente accade, negli ultimi giorni di navigazione.

La partenza di Nave Vespucci segna anche l’avvio delle altre campagne di istruzione delle imbarcazioni a vela della Marina Militare, ovvero Orsa Maggiore, Stella Polare, Gemini e Antares che, a partire dalla prima settimana di luglio salperanno con a bordo gli aspiranti guardiamarina della 3^ classe e i guardiamarina della 4^ classe dell’Accademia per svolgere il periodo di addestramento estivo.

Approfondimenti:

La nave fu progettata da Francesco Rotundi, ingegnere e allora tenente colonnello del Genio Navale, alla fine degli anni ‘20. Il Vespucci venne impostato nel cantiere di Castellammare di Stabia il 30 maggio del 1930, varato il 22 Febbraio 1931 e consegnato alla Marina Militare il 2 luglio dello stesso anno.

Dal punto di vista tecnico-costruttivo l'Amerigo Vespucci è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell'attrezzatura velica è "armata a Nave", quindi con tre alberi verticali (da prora verso poppa: trinchetto, maestra e mezzana) più il bompresso obliquo a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. Il Vespucci impiega prevalentemente 24 vele, 14 quadre infierite sui pennoni e 10 di taglio (i fiocchi a prora, tra il bompresso e il trinchetto; gli stralli tra gli alberi verticali e la randa a poppa, tra il boma e il picco agganciati alla mezzana). L’altezza della sommità dell’albero di maestra rispetto alla linea di galleggiamento è di 54 metri, la superficie velica complessiva supera i 2.700 metri quadrati e la lunghezza di tutte le manovre che corrono per la Nave e l’alberata è maggiore di 30 chilometri.

L'equipaggio è normalmente composto da 264 militari, tra uomini e donne, ma nel periodo estivo con l’arrivo degli Allievi e dello Staff dell’Accademia Navale la consistenza a bordo supera agevolmente le 400 persone.

Dal 2014 al 2016 ha effettuato un significativo periodo di sosta lavori per l'ammodernamento, che ha permesso di migliorare le capacità operative e le sistemazioni logistiche. Anche l'apparato di generazione dell'energia elettrica e quello di propulsione sono stati completamente sostituiti con prodotti tecnologicamente avanzati, più efficienti e rigorosamente orientati alla tutela dell'ambiente.

La Nave scuola Amerigo Vespucci è Ambasciatrice dell'UNICEF da settembre 2007 ed il 22 giugno dello scorso anno ha ricevuto dall’UNESCO il vessillo “U.N. Decade of Ocean Science”.

 

FOTO: Marina Militare 

In occasione del “Giorno del ricordo” – istituito il 10 febbraio 2004 in memoria delle vittime delle foibe e della tragedia dell’esodo giuliano dalmata – venerdì 10 febbraio in prima serata, alle ore 21.25, andrà in onda su Rai Tre il docufilm ““Io ricordo. La terra dei miei padri”, una coproduzione Rai Documentari con la D4 srl che vuole testimoniare e far conoscere agli italiani le origini, le tradizioni e gli avvenimenti dei territori, un tempo italiani, di Istria, Fiume e Dalmazia.

Nel docufilm, ideato e diretto da Michelangelo Gratton, spicca la presenza e la testimonianza dell’ammiraglio Romano Sauro, nipote diretto dell’eroe istriano e nazionale Nazario Sauro, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. La narrazione della storia dell’Istria è arricchita dal contributo di diversi storici come Giordano Bruno Guerri, Gianni Oliva e Marino Micich, oltre che dalle testimonianze di molti esuli – tra cui emerge quella di Abdon Pamich, nativo di Fiume, medaglia d’oro nella 50 km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo 1964 – ma anche quelle degli italiani che scelsero di non abbandonare le terre dei padri e che oggi continuano a mantenere vive le tradizioni e la cultura italiane delle terre del confine orientale attraverso le attività delle loro comunità.

Il docufilm ripercorre, in particolare, navigando lungo le coste dell’Istria con la barca a vela dell’ammiraglio Sauro – la Galiola III – la storia millenaria dei territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, dalle origini romane fino alla tragedia delle foibe e dell’esodo passando attraverso la storia dell’eroe capodistriano impiccato a Pola dall’Austria-Ungheria il 10 agosto 1916 durante la Prima guerra mondiale. Un viaggio in barca a vela per i porti dell’Istria che fa tappa nelle città di Fiume, Pola, Parenzo, Capodistria, Rovigno, Lussinpiccolo e Trieste.

L’ammiraglio Romano Sauro è stato Commissario straordinario della Lega Navale Italiana nel periodo 2015-2017 ed è l'attuale vicepresidente della Sezione LNI Lido di Enea-Terracina (di cui è stato presidente dal 2013 al 2015) nonché socio benemerito della stessa Lega Navale Italiana. Lo spirito di libertà, di giustizia, di solidarietà, di amor di patria contraddistinsero e segnarono la vita dell’eroe capodistriano Nazario Sauro, che il nipote Romano ha divulgato con il progetto, patrocinato dalla Lega Navale, “Sauro100 – un viaggio in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia” da ottobre 2016 a ottobre 2018 con la sua barca Galiola III, toccando tutti i porti italiani e facendo sosta in gran parte delle sezioni della LNI. 

Il docufilm intende volgere uno sguardo sereno verso un futuro che si vuole immaginare senza confini e contrapposizioni.

 

 

 

L’Associazione Italiana Vele d’Epoca (AIVE) e la Lega Navale Italiana (LNI) insieme per la diffusione della cultura nautica e la valorizzazione dell’arte marinaresca.

Il 13 settembre, nella sede della Lega Navale di Napoli, iI Presidente di AIVE, Dott. Giancarlo Lodigiani e il Presidente Nazionale della LNI, Amm. Donato Marzano hanno sottoscritto un accordo di collaborazione alla presenza di autorità civili, militari e rappresentanti delle federazioni sportive.

Nell’ambito dell’intesa, AIVE e LNI si impegnano a promuovere eventi culturali e iniziative di divulgazione congiunte sullo yachting classico. I soci AIVE, inoltre, potranno ricevere il “Notiziario CSTN”, la prestigiosa rivista mensile del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana, istituito presso la Sezione LNI di Napoli con la finalità di raccogliere e custodire importanti documenti sulla storia della cultura e delle tradizioni marinare, con una biblioteca di oltre 2500 titoli e la raccolta completa dei numeri della rivista “Lega Navale” dal 1897, anno di fondazione della LNI.

Tra gli obiettivi dell’accordo, le parti si impegnano a sostenere la pratica da diporto quale strumento solidale e inclusivo per la formazione giovanile, favorendo per i giovani soci LNI le opportunità di imbarco in occasione di raduni e regate veliche su imbarcazioni d’epoca e la possibilità di entrare in contatto con gli armatori iscritti all’AIVE.

“Siamo onorati di poter inviare ai nostri soci il Notiziario CSTN perché verte su temi che a noi stanno a cuore, come la diffusione delle tradizioni nautiche. Il lavoro di raccolta e divulgazione di materiale sulla storia e le tradizioni nautiche fatto dal Direttore del CSTN Paolo Rastrelli, in questo senso, è stato egregio. A livello operativo, la collaborazione con Lega Navale Italiana e la possibilità entrare in contatto con dei giovani formati come istruttori velici da imbarcare sulle nostre unità è un’opportunità magnifica. Sono certo che questo accordo darà vita a molte iniziative congiunte”, ha dichiarato il Presidente di AIVE, Dott. Giancarlo Lodigiani.

“L’accordo di oggi sottolinea l’importanza di mettere a sistema le sinergie tra le attività del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana e l’AIVE, che porta operativamente avanti il messaggio di tramandare le tradizioni nautiche con delle bellissime barche d’epoca con cui i soci regatano in tutto il mondo. L’intesa consentirà di fare imbarcare i nostri allievi istruttori sulle loro barche. Una collaborazione fondamentale per tramandare la cultura del mare e l’arte marinaresca, uno dei compiti della missione istituzionale della Lega Navale Italiana da 125 anni”, ha affermato il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano.

Nel corso dell’evento, introdotto dal saluto del Presidente della Lega Navale di Napoli, Avv. Alfredo Vaglieco, sono intervenuti il Direttore del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana, Dott. Paolo Rastrelli e il Comandante del Comando Logistico della Marina Militare, Amm. Giuseppe Abbamonte.

 

Fondata nel 1982 da un gruppo di appassionati di vela, l'Associazione Italiana Vele d’Epoca ha il fine di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico degli yacht d'epoca varati prima del 1950 e di quelli classici varati fino al 1975. L'AIVE sostiene la ricerca e la conservazione delle tradizioni nautiche, della loro storia e della tecnica di costruzione delle imbarcazioni da diporto e da regata in legno o in metallo. L'AIVE diffonde la cultura della manutenzione e del restauro per conservare l'originalità delle imbarcazioni, ripristinare la solidità strutturale ed il valore storico ed estetico degli yacht d'antan.

La Lega Navale Italiana, fondata nel 1897, è un ente pubblico non economico, senza fine di lucro, a carattere associativo. Ad oggi si presenta costituita da oltre 51 000 soci ordinari, 80 basi nautiche e 250 strutture periferiche tra sezioni e delegazioni, con un parco imbarcazioni sociali a vela e a motore che raggiunge le 14 000 unità distribuite lungo tutta la costa nazionale. L'azione della LNI si articola in quattro aree di riferimento: sport per tutti, salvaguardia dell'ambiente marino, cultura marittima e nautica solidale.

Parte da Livorno il circuito di vele d’epoca 2022, in occasione della Settimana Velica Internazionale Accademia Navale Città di Livorno (www.settimanavelicainternazionale.it). Da venerdì 29 aprile a domenica 1 maggio una flotta di barche a vela storiche si radunerà presso il Marina Cala de’ Medici di Rosignano Marittimo, 20 chilometri a sud di Livorno, per partecipare alla “Regata delle Vele d’Epoca”. Due le regate in programma, nelle giornate di sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, che si svilupperanno su percorsi costieri selezionati dal Comitato di Regata in base alle condizioni meteorologiche. Sabato sera alle ore 18, presso lo Yacht Club Cala de’ Medici, si terrà il Crew Party per armatori ed equipaggi, mentre domenica pomeriggio alle ore 17 si svolgeranno le premiazioni nel piazzale dell’Accademia Navale di Livorno. Tra gli sponsor e i sostenitori della Settimana Velica Internazionale Neri, Benetti, Drass, Marina Cala de’ Medici, Sitep Italia, Leonardo, BNL e Nautor’s Swan.

Immutate le categorie di imbarcazioni ammesse alla “Regata delle Vele d’Epoca”: Yacht d’Epoca (varo antecedente al 1950), Yacht Classici (varo antecedente al 1976), Spirit of Tradition, Vele Storiche e Swan Classic, le barche in vetroresina che hanno fatto la storia del cantiere finlandese Nautor. La Marina Militare prevede di schierare sulla linea di partenza Artica II, lo yawl del 1956 vincitore nello stesso anno della regata Torbay-Lisbona e Grifone, il 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale) costruito in Svezia nel 1963, piazzatosi quinto alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964 e Campione del Mondo a Napoli nel 1965. Indimenticato l’equipaggio dell’epoca, composto dal futuro Ammiraglio Agostino Straulino, oro olimpico nella classe Star a Helsinki nel 1952, Massimo Minervini e Bruno Petronio. A queste dovrebbero aggiungersi il classe “Palinodie” Penelope del 1965, progettato dagli statunitensi Sparkman & Stephens e costruito presso l’Arsenale della Marina Militare della Spezia insieme alle gemelle Nausicaa, Calypso e Galatea. Nel 2013 Penelope è stata restaurata dal Cantiere Navale Del Giudice di Caprera. Infine Chaplin del 1974, donata nel 2008 alla Marina Militare dalla famiglia genovese Novi, vincitrice l’anno successivo del prestigioso Trofeo Panerai Classic Yachts Challenge. Se le condizioni lo consentiranno anche Nave Italia, il brigantino goletta lungo 61 metri legato alla Fondazione Tender To Nave Italia, già presente a Livorno in occasione della Settimana Velica, potrebbe raggiungere Cala de’ Medici per salutare dal mare i regatanti. L’anno prossimo questo veliero della Marina Militare si appresta a compiere 30 anni dal varo.

Tra le barche associate alle Vele Storiche Viareggio che regateranno in occasione della “Regata delle Vele d’Epoca” anche Ilda (1946) del presidente VSV Gianni Fernandes, il Camper & Nicholsons Barbara del 1923, che il prossimo anno celebrerà 100 anni dal varo, l’8 Metri S.I. Margaret del 1926 e Kerkyra II (ex Ardi) del 1968, vincitrice in Spagna nel 2018 della Copa del Rey, sulla quale regatava e vinceva Agostino Straulino insieme all’armatrice Marina Spaccarelli Bulgari, la nota imprenditrice della gioielleria di lusso.

L’organizzazione della “Regata delle Vele d’Epoca”, oltre alla Marina Militare, sarà curata dalla Lega Navale Italiana Sezione di Livorno e dallo Yacht Club Cala de’ Medici, con il coinvolgimento dell’Associazione Vele Storiche Viareggio e dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) per l’eventuale stazzatura delle barche. La manifestazione rappresenta la prima imperdibile occasione per accumulare punteggi per l’assegnazione dei trofei stagionali in palio, tra cui la Coppa AIVE del Tirreno e il Trofeo Artiglio, di cui l’evento livornese rappresenta la prima tappa. Di seguito il link con il Bando di Regata e le norme di iscrizione  (https://www.settimanavelicainternazionale.it/regate/vele-depoca-2022/). Iscrizioni via mail ai seguenti indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure alla Segreteria dello Yacht Club Cala de’ Medici all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

FOTO: Paolo Maccione

Il 26 gennaio 2023 la Lega Navale di Chiavari-Lavagna ha compiuto 115 anni. “La sezione è nata il 26 gennaio 1908 – ricorda Monica Corte, presidente della sezione locale - e nell’anniversario della fondazione non è facile sintetizzare quanto realizzato negli anni per la quantità di attività svolte, organizzate e rivolte alla realizzazione degli scopi statutari della Lega Navale Italiana: ambiente, sport, cultura e sociale. ll 2023 si prospetta con una serie di eventi sportivi e culturali che si integrano con le iniziative del territorio. Il mare attraverso la Lega Navale è presente, ci facciamo portatori dei suoi bisogni, del suo benessere e dei suoi benefici. È stato progettato un ricco calendario di regate, gare di canottaggio, open day, incontri culturali, incontri tecnici e sfide agonistiche che culmineranno in un libro dedicato alla sezione, al territorio e alla storia che lega gli uomini e le donne al mare”.

Per celebrare i 115 anni, è stato creato anche un logo ad hoc, presentato nell’ultimo incontro della rassegna “Uomini&Navi” svoltosi a Chiavari sabato 28 gennaio. Ma facciamo un passo all’indietro per scoprire alcune delle tappe fondamentali della sezione locale. Già nel 1910 era stato approvato e svolto un progetto ambientale per monitorare i litorali, lo studio dell’erosione e relative conseguenze. In tempi più recenti fondamentale è stata la collaborazione con l’eclettico Dino Emanuelli, scrittore, autore televisivo, attore e divulgatore, con il quale sono stati realizzati, con gli atleti del gruppo canottaggio, alcuni spot incentrati sull’inquinamento marino e inseriti nel programma televisivo della RAI “Pianeta Mare”. Sempre Emanuelli ha ufficialmente autorizzato la sezione di Chiavari ad utilizzare il logo “I Gabbiani del Mare”, organizzazione ambientale a livello nazionale destinata all’approccio con le problematiche ambientali e riservata alle giovani leve. Interventi pratici sull’ambiente rientrano nell’utilizzo fatto per due anni dalle imbarcazioni a propulsione mista condotte a rotazione dagli atleti del canottaggio, che nei mesi estivi le hanno utilizzate per la pulizia degli specchi d’acqua prospicienti le spiagge. Ulteriore recente impulso la creazione dell’iniziativa “No plastica in mare” che comprende divulgazione nelle scuole, studi e monitoraggio con droni, campagne di pulizia litorale e convegni a tema e che culmina con lo storico appuntamento “Gente di Mare”, giornata di educazione ambientale nella quale i bambini delle scuole possono venire a contatto con tutte le attività e i mestieri del mare. Nata nel 2005 da una collaborazione tra la sezione, Marina Chiavari e Navimeteo, rappresenta una bella occasione per gli studenti delle quarte elementari di scoprire il mondo legato al mare da più punti di vista attraverso il contatto diretto, per una mattina, con federazioni sportive, ambientali, artigiani e pescatori del posto oltre alla presenza con stand, imbarcazioni ed elicotteri dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale. In alcune edizioni si sono superate le 400 presenze.

Lo spirito sportivo e la passione per il mare della Lega Navale Chiavari-Lavagna si sviluppano non solo tra le anime dei soci, ma nella collaborazione con altre strutture di territorio e nazionali: ne sono un esempio l’organizzazione del Campionato Lombardo di Pesca in Apnea, la collaborazione per la realizzazione dei record in apnea al largo di Portofino di Gianluca Genoni e nelle traversate a nuoto Chiavari-Portofino di Maurizio Cozzoli, il raduno e regate con l’associazione degli Allievi di Caprera, organizzazione di regate sia veliche che di canottaggio nelle acque di Chiavari. Di primaria importanza le due scuole di vela e canottaggio che svolgono la loro attività per tutto l’anno con lo scopo di formare giovani atleti dediti all’attività agonistica o amatori che apprendono le giuste competenze per svolgere attività in mare. Citare tutti i traguardi e le sfide sportive raggiunte dai gruppi sportivi di vela e canottaggio sarebbe un elenco troppo lungo per cui la LNI ricorda solo alcuni dei principali riconoscimenti ottenuti dalla sezione, come le Stelle al merito sportivo CONI per atleti, 6 per il canottaggio e 2 per la vela. La Stella di bronzo al merito sportivo CONI per società per gruppo sportivo canottaggio. Titoli Italiani di specialità, 5 per il canottaggio e 2 per la vela. Palio Remiero del Tigullio 22 palmi gozzo in legno Città di Chiavari vinto nel 2002 e Trofeo Rievocazione Storica a Chiavari vinto nel 2019. Campionato Italiano di Siracusa discesa in apnea in assetto costante, medaglia d’argento. Numerose affermazioni in regate veliche nazionali e internazionali come la Giraglia, la Corsica per due, Campionati j80, Campionato Invernale Tigullio mentre i canottieri hanno primeggiato nelle gare in Galles e Cornovaglia.

Una finestra speciale merita la vela paralimpica che è diventata con le imbarcazioni Hansa 303 dalle vele colorate in pochi anni la flotta più rilevante non solo del Tigullio, ma di tutta la Lega Navale e i cui atleti/e agonisti campioni I ZONA FIV ad aprile 2022 contribuiscono ad arricchire il Medagliere della sezione e portare i colori del nostro territorio anche fuori regione. In ambito diversamente abili si ricordano le diverse edizioni di Canottaggio per tutti, una manifestazione alla quale partecipavano diversamente abili provenienti da strutture non solo liguri ma anche dalle regioni limitrofe con la possibilità di provare tutti gli sport marini con barche a remi, a vela, moto d’acqua e gare di pesca e arrivando a contare oltre cento presenze.

Fiore all’occhiello l’area Cultura della Lega Navale Chiavari-Lavagna che con le 15 edizioni quest’anno di “Uomini & Navi” ha presentato dal 2008 un centinaio di conferenze con tema principale il mare in tutti i suoi aspetti e curiosità. Dal 2021 la sezione ha riattivato l’area dei cimeli storici nominandone un curatore nel 2022, mentre in occasione del Festival della Parola ha promosso il gemellaggio culturale con il Centro Studi Tradizioni Nautiche LNI di Napoli diretto da Paolo Rastrelli.

Nel sociale ricordiamo l’iniziativa Lo Strallo, con la collaborazione della ASL 4 per il reinserimento di giovani con problematiche, “Anemmu” di Libera del 2022 in collegamento con il Dipartimento di Giustizia Minorile come altre iniziative negli anni precedenti. Il progetto della ASL 4 Chiavarese “Stili di Vita”, programma di prevenzione che prevedeva un percorso di attività fisica dedicato alla terza età per un invecchiamento attivo. Sotto questa denominazione si distinguono tutti i soci over 60 della sezione che sono parte organizzatrice e operante in tutte le manifestazioni organizzate dalla Lega Navale di Chiavari. Rinato nel 1974, il Palio Marinaro del Tigullio ha visto la costruzione di otto gozzi in legno da 22 palmi assegnati alle varie località del Tigullio partecipanti, le sette sorelle, evento che si svolge ancora con 4 prove annuali a punteggio valide per l’assegnazione del Trofeo in argento. Ultimamente si organizza anche la rievocazione dell’antico Palio Marinaro che prevede la presenza della “scimmia”, un rematore per imbarcazione il quale, una volta giunto a riva il gozzo, deve arrampicarsi sul palo piazzato sul bagnasciuga per l’aggiudicazione del titolo.

In generale la Sezione LNI di Chiavari-Lavagna è stata sempre presente o protagonista di tutte le attività del territorio legate al mare anche quelle che non hanno una precisa collocazione sportiva, culturale o ambientale. Ricordiamo nel 1995 la manifestazione “Mare Pulito” alla quale parteciparono con una immersione collettiva 349 subacquei, la collaborazione all’organizzazione alla traversata a remi Chiavari-Cotì-Chiavari in Corsica, il supporto tecnico e logistico alle imprese di due marittimi camoglini che si cimentarono nelle imprese remiere Marsiglia-Camogli, Lyon-Camogli e Gorgona– Livorno. Nel 2011 con l’artista argentino Mario Alvar-ez sono state organizzate tre giornate nell’ambito della manifestazione “La Bandiera degli Italiani nel Mondo”; allestite mostre fotografiche, una messa dedicata in cattedrale, l’esposizione in porto a Chiavari di un tricolore con una superficie di 350 mq e concerto finale con arpa e oboe delle musiche di Astor Piazzolla. Tra le varie mostre ha avuto grande risonanza il Mare in Uniforme in cui la partecipazione dei Soci ha prodotto materiale storico di vario genere dalle foto ai cimeli alle uniformi e contribuito ad arricchire le nozioni storiche della Sezione LNI di Chiavari-Lavagna. Di grande richiamo turistico anche la manifestazione goliardica su gozzi “Da Schèuggiù a Schèuggiù” che si è svolta sino a pochi anni fa nello specchio acqueo di fronte ai bagni Nino che curavano rinfresco e intrattenimento musicale; la gara si svolgeva la sera di ferragosto con grande richiamo di pubblico.

Recentemente la Sezione ha partecipato con una iniziativa originale alla veleggiata contro la violenza sulle donne, allestendo una mostra fotografica itinerante nel Tigullio e on board. Molte e differenti le iniziative per la diffusione delle arti grafiche e pittoriche. la sede al Box 51 ha anche ospitato i corsi e gli aggiornamenti della Guardia Costiera Ausiliaria e della Società Nazionale di Salvamento.

Lo scorso 3 settembre si è chiusa la XXII edizione del Trofeo del Mare – Uomini e Storie, organizzato dall’omonima associazione culturale, retta dal presidente Domenico Pedriglieri, in collaborazione con la Lega Navale Italiana. Presenti per l'occasione il Direttore Generale della LNI, C.A. (a) Gabriele Botrugno e il Presidente della Sezione LNI di Pozzallo, Ing. Luigi Tussellino.

A condurre la serata il giornalista della redazione Scienze ed Ambiente del TG2, Alessandro Filippini, e la professoressa Isabella Papiro. Premiati con l’opera simbolo “Lo studio del mare” dell’artista sciclitana Federica Tomasello il fotoreporter subacqueo Roberto Rinaldi, l’esploratrice subacquea (insieme al marito Enrico Gargiulo) Maria Rosaria Di Natale, i Cacciatori di Reti Fantasma che hanno ispirato la serie televisiva DMAX prodotta da Sunrise Film Production, il pescatore toscano Paolo Fanciulli, Carmelo La Rocca, sub professionista e istruttore per persone con disabilità, e l’Ufficiale Generale dei bersaglieri, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia.

Una rosa di nomi di livello eccelso, alla quale si è giunti al termine del meticoloso lavoro del comitato tecnico scientifico presieduto dalla Soprintendente Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo Barbara Davidde e composto da Rosalba Giugni, Eleonora De Sabata, Monica Blasi, Andrea Barbera e dallo stesso Alessandro Filippini.

Accanto ai sei premiati ufficiali dell’edizione XXII del Trofeo, un ricchissimo parterre di ospiti. Tra gli altri, il Prefetto Giuseppe Ranieri, il Vescovo Mons. Giuseppe La Placa, il presidente dell’Ente Turismo Maltese Gavin Gulia, il Colonnello Gabriele Gainelli, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Ragusa, in rappresentanza dei Carabinieri del Mare, e il Contrammiraglio della Capitaneria di Porto Giancarlo Russo, Direttore Marittimo della Sicilia Orientale, accompagnato dal nuovo comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo, il Capitano di Fregata Stefania Milione. E ancora l’ANMI, i volontari del progetto COMREL della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella, il direttore dell’Area Marina Protetta dell’Isola dei Ciclopi Riccardo Strada e la prof.ssa Grazia Dormiente.

A coordinare il tutto è stato il direttore di scena Germano Martorana, mentre la parte tecnica e la regia sono state affidate all’Agenzia Zero – Comunicazione Integrata. Pietro Carnemolla, Facility Manager per la società Porto Turistico Marina di Ragusa SpA, ha curato la parte relativa all’accoglienza.

 

FOTO: Ufficio Stampa Trofeo del Mare

Torna la Settimana Velica Internazionale Accademia Navale Città di Livorno.

Dopo le cancellazioni dovute alla pandemia torna dal prossimo 23 aprile al 1 maggio 2022 una delle più intense settimane di regate del calendario velico nazionale. Oltre alle derive, alle classi moderne e una lunga regata d’altura, saranno due le giornate, sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, riservate alle imbarcazioni a vela d’epoca, classiche e tradizionali, che potranno sfidarsi in occasione della “Regata delle Vele d’Epoca”, primo appuntamento della lunga stagione delle vele d’epoca in Mediterraneo che si concluderà a ottobre. La flotta si radunerà nei giorni precedenti presso il Marina Cala de’ Medici, il porto turistico con 650 posti barca collocato a sud di Livorno, tra Castiglioncello e Rosignano Marittimo, da dove partiranno le due prove in programma. Armatori ed equipaggi potranno contare sul team organizzativo composto dai membri dell’Accademia Navale della Marina Militare di Livorno e dai sodalizi coinvolti in questa regata, la Lega Navale Italiana sez. di Livorno, lo Yacht Club Cala de’ Medici, AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e VSV (Vele Storiche Viareggio). Tra gli sponsor e i sostenitori della Settimana Velica Internazionale Neri, Benetti, Drass, Marina Cala de’ Medici, Sitep Italia, Leonardo, BNL e Nautor’s Swan.

LE CLASSI DI IMBARCAZIONI E COME ISCRIVERSI ALLA REGATA

Alla “Regata delle Vele d’Epoca” potranno iscriversi gli yacht in legno o in metallo di costruzione anteriore al 1950 (Yacht d’Epoca) e al 1976 (Yacht Classici), nonché le loro repliche individuabili secondo quanto disposto dal “Regolamento per la stazza e le regate degli Yachts d’Epoca e Classici - C.I.M. ". Saranno inoltre ammessi gli Spirit of Tradition (con certificato IRC), le Vele Storiche e gli Swan Classic (con certificato ORC).

Le barche, ospitate a partire dal 23 aprile al 3 maggio 2022 agli ormeggi messi a disposizione dal Marina Cala de’ Medici, potranno iscriversi esclusivamente via mail entro il 27 aprile 2022 ai seguenti indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure alla Segreteria dello Yacht Club Cala de’ Medici all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. allegando la documentazione richiesta dal Bando di Regata (https://www.settimanavelicainternazionale.it/regate/vele-depoca-2022/ ).

 

IL PROGRAMMA DELLA “REGATA DELLE VELE D’EPOCA” 2022

 

Venerdì 29 aprile

Accoglienza equipaggi, perfezionamento iscrizioni e controlli di stazza

Sabato 30 aprile

Ore 08:30            Briefing pre partenza - sede dello Yacht Club Cala de’ Medici

Ore 10:30            Segnale di Avviso prima prova

Ore 18:00            Crew Party presso Yacht Club Cala de’ Medici

Domenica 1 maggio

Ore 10:30            Segnale di Avviso seconda prova

Ore 17:00            Premiazione della regata presso Accademia Navale – Livorno

 

 

FOTO: Maccione