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Con la corrente a favore e condizioni del mare davvero perfette per l’occasione, si è conclusa in meno di 12 ore la traversata a nuoto a staffetta tra la Corsica e l’Isola di Capraia, co-organizzata dalla Lega Navale Italiana - Delegazione di Capraia Isola e Abbracciamoli Onlus, con la collaborazione e il supporto di Greenpeace che ha accompagnato l’evento con la magnifica imbarcazione Isla Negra, nell’ambito della spedizione “C’è di mezzo il mare”.

Partiti il 3 giugno da Macinaggio (Rogliano), alle 5.30 i 18 nuotatori Alex Rossi, Gianni Lastrico, Roberta Mauri, Fabio Donati, Luisa Ferrarini, Sabrina Peron, Stefano Sarao, Paola Salvini, Stefano Allegri, Silvia Bernini, Anna e Paolo Sanguettola, Paola Lancia, Alberto Cervi, Giuseppe Arrabito, Donatella Cerasi, Massimiliano Amirfeiz e Cristina De Tullio hanno letteralmente ”volato sulle acque”, alternandosi ogni 25 minuti per attraversare i 32 km (20 miglia) del canale di Corsica che divide le due isole, realizzando un’impresa unica e mai condotta prima d’ora.

Gli staffettisti sono stati accolti da acque meravigliose, con un mare liscio e non troppo freddo, sostenuti anche da alcune delle creature più iconiche dei nostri mari: un banco di centinaia di tonni rossi, alcuni di dimensioni superiori ai 2 metri, li ha accompagnati per un lunghissimo tratto insieme a oltre una decina di delfini del genere Stenella e, da ultimo, anche un esemplare adulto di Caretta caretta, la tartaruga più comune dei nostri mari.

“Oltre al contributo insostituibile dei nuotatori che hanno autofinanziato l’evento, più di 22 persone di staff hanno consentito di portare a termine un’impresa ambiziosa, oltre che particolarmente complessa essendo condotta in mare aperto”, ha affermato Cristina De Tullio vicepresidente di Abbracciamoli Onlus.  “Tra loro, vogliamo ringraziare in particolare i quattro kajakers Lorenzo Castellani, Giorgio Mingarelli, Luisa Ferrarini e Paola Salvini (anche staffettiste), il medico, Dott. Tessarolo Andrea, e la responsabile del salvamento Maria Melai, oltre ai comandanti delle quattro imbarcazioni che accompagnato i nuotatori, rendendo possibili i cambi e la sicurezza: Fabio Guidi al comando del Rais Dragut, Moreno Soldi, al comando dell’imbarcazione di Greenpeace Isla Negra, Martina Buzio, al comando di Akuna Matata e Massimo Tennennini che ha capitanato  King Kong”.

“Il mare unisce i paesi che separa” è il motto dell’evento che, coniugando sport, ambiente e solidarietà, ha avuto come obiettivo quello di veicolare importanti messaggi per la tutela dell’ambiente marino, in particolare contro l’inquinamento da plastiche e microplastiche, attraverso l’impresa sportiva delle persone che amano il mare.

La nuotata, infatti, è stata organizzata proprio mentre a Parigi si è appena concluso il secondo round di negoziati internazionali delle Nazioni Unite per ottenere un trattato globale sulla plastica.

“I nuotatori – ha dichiarato Massimiliano Amirfeiz della Lega Navale Italiana di Capraia Isola - hanno traportato con loro una bottiglia di vetro contenente una Carta di intenti per ridurre l’utilizzo dei prodotti in plastica usa e getta e incentivare politiche associate alla riduzione degli imballaggi in plastica”. Il documento, messo a punto da Chimica Verde Bionet e CNR-IAS, è stato sottoscritto dai Sindaci dei due Comuni Patrice Quilici (Rogliano-Macinaggio) e Lorenzo Renzi (Capraia Isola), come impegno delle rispettive Amministrazioni. “L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più gravi dei nostri tempi e il Trattato globale sulla plastica offre ai leader mondiali l’opportunità di intervenire, seguendo le raccomandazioni della comunità scientifica”, ha affermato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “È prioritario mettere un freno alla produzione di plastica e ridurre fin da subito la dipendenza da petrolio e gas fossile da cui la plastica viene prodotta. Parallelamente bisogna mettere in atto misure concrete per difendere il mare con l'istituzione di una rete efficace di aree marine protette pari al 30% dei nostri mari entro il 2030”.

Hanno sostenuto sin da subito l’iniziativa CNR-IAS, Capraia Smart Island, Club Nautique de Macinaggio, LAMMA Meteo, CMCC Foundation, Distribuzione Defibrillatori e Società Nazionale Salvamento fornendo risorse logistiche e tecniche indispensabili.

 

La spedizione di Greenpeace “C’è di mezzo il mare” fa tappa nel Santuario dei Cetacei per un evento inedito. Sabato 3 giugno la Lega Navale Italiana-Delegazione di Capraia Isola e Abbracciamoli Onlus hanno organizzato una traversata a nuoto a staffetta non competitiva durante la quale nuotatrici e nuotatori si alterneranno per attraversare il canale di Corsica, da Macinaggio al Porto dell’Isola di Capraia. La manifestazione si svolgerà nelle acque del Santuario dei Cetacei con la collaborazione di Greenpeace, che ha sostenuto sin da subito l’iniziativa, oltre a CNR-IAS, Club Nautique de Macinaggio, LAMMA Meteo, CMCC Foundation, Distribuzione Defibrillatori e Società Nazionale Salvamento che hanno fornito risorse logistiche e tecniche indispensabili.

I 18 nuotatori e nuotatrici coinvolti, tra cui atleti e semplici appassionati, si alterneranno durante la staffetta che si svolgerà lungo un tratto di mare di circa 20 miglia (circa 32 chilometri), garantendo un passo di nuoto di 25 minuti/km, sempre affiancati da un kajak che ne guiderà la rotta: la partenza è prevista sabato mattina alle ore 5.00, con arrivo a Capraia entro le ore 21.00.


“Oltre ad essere un momento unico e aggregante per i partecipanti, l’evento ha come obiettivo quello di veicolare alcuni importanti messaggi come la tutela dell’ambiente marino, in particolare dall’inquinamento da plastiche e microplastiche, promuovere l’inclusività nello sport e rappresentare un ponte tra due terre, dando corpo alla celebre frase “Il mare unisce i paesi che separa””, ha dichiarato Massimiliano Amirfeiz, che cura l’organizzazione dell’evento per conto della Lega Navale di Capraia Isola.


“L’evento, interamente autofinanziato dai partecipanti alla nuotata, ha richiesto un’organizzazione complessa per consentire agli atleti di nuotare in sicurezza in alto mare ed è stato possibile grazie all’entusiastica partecipazione di più di ventidue persone di staff tra kajakers, imbarcazioni di appoggio, medico e persone per il salvamento e comandanti dei mezzi”, ha affermato Cristina De Tullio, vice-presidente di Abbracciamoli Onlus e co-organizzatrice della staffetta, sostenuta anche grazie al patrocinio di numerosi enti, tra i quali i Comuni di Capraia Isola e Rogliano, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Parc Natural Marin de Cap Corse et Agriate.


A questa staffetta, mai realizzata prima d’ora, sarà inoltre collegata una serie di eventi che si svolgeranno sull’isola toscana già a partire da oggi, 1° giugno, e fino a domenica 4 giugno. In programma questa mattina, presso l’istituto scolastico locale, plesso di Capraia Isola “C. Nolli”, un incontro di sensibilizzazione delle studentesse e degli studenti sul tema dell’inquinamento da plastica. 

Domani, venerdì 2 giugno, è prevista invece alle ore 9.00 la pulizia dai rifiuti di un tratto di litorale presso Cala del Ceppo, a cura di Greenpeace, Lega Navale Italiana-Delegazione di Capraia Isola e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Ancora, la consegna di una carta di intenti volta a ridurre la produzione di rifiuti in plastica ai sindaci dei comuni di Capraia Isola e Macinaggio, coinvolti dalla staffetta.


La staffetta unirà simbolicamente le isole di Capraia e Corsica in una nuotata non competitiva che sarà anche occasione per lanciare un messaggio in difesa del mare minacciato dall’inquinamento da plastica, proprio mentre a Parigi è in corso il secondo round di negoziati dell’ONU per ottenere un Trattato globale sulla plastica.

“L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più gravi dei nostri tempi e il Trattato globale sulla plastica offre ai leader mondiali l’opportunità di intervenire, seguendo le raccomandazioni della comunità scientifica”, ha dichiarato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “È prioritario mettere un freno alla produzione di plastica e ridurre fin da subito la dipendenza da petrolio e gas fossile da cui questo materiale viene prodotto. Parallelamente, bisogna mettere in atto misure concrete per difendere il mare con l’istituzione di una rete efficace di aree marine protette pari al 30% dei nostri mari entro il 2030”. 

 

Continua la campagna velica di LIFE A-MAR NATURA2000 nelle acque siciliane e, dopo il tratto di mare compreso tra Palermo e Trapani, con le meraviglie naturalistiche dei siti marini nei pressi dell’Isola delle Femmine, Riserva Naturale Orientata affidata alla Lipu, e della Riserva dello Zingaro, il team di Triton Research e Lega Navale Italiana si sposta a Milazzo. Da qui Lion, barca a vela con un passato criminoso nel traffico di migranti e tornata a nuova vita con l’assegnazione a LNI che l’ha messa a servizio per questa tappa, proseguirà verso l’Arcipelago delle Eolie. Dopo aver attraversato l’Area Marina Protetta Capo Milazzo e i suoi siti marini, infatti, toccherà infatti Vulcano, Stromboli, Panarea, Salina, Filicudi, Alicudi e Lipari. Queste sette perle di terra spuntate dal mare, sono in procinto di diventare a tutti gli effetti, congiuntamente, Riserva Marina ma al momento sono già state designate dall’UE come sito Natura 2000. Ogni isola, in realtà rappresenta un sito a sé stante, a sua volta circondato dal sito marino e terrestre ITA030044 Arcipelago delle Eolie.

Ben 13 sono gli habitat prioritari qui presenti, che vanno dalle praterie di Posidonia oceanica ai campi di lava, dalle scogliere alle pinete mediterranee, dalle praterie salate ai pendii rocciosi. Altrettanto ricca la fauna, sia terrestre che marina, con 29 specie prioritarie tra cui soprattutto uccelli. L’arcipelago è infatti un’importante rotta migratoria per rapaci (come il falco della regina Falco eleonorae) e cicogne (bianca Ciconia ciconia e nera Ciconia nigra) e sulle isole sono presenti diverse specie inserite nella lista rossa dell’IUCN (tra quelle a rischio d’estinzione), come la berta maggiore (Calonectris diomedea), il falco di palude (Circo aeruginosus), e l’albanella minore (Circus pygargus) e, come accidentale, l’aquila imperiale (Aquila heliaca). Tra l’ittiofauna presenti anche specie all’apice della catena alimentare o di grandi dimensioni come il pesce spada (Xiphias gladius), la cernia bruna (Epinephelus marginatus), il tonno rosso (Thunnus thynnus), lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) e il diavolo di mare Mobula mobular.

Anche in questo caso la barca utilizzata fa parte di quelle confiscate alla criminalità organizzata per traffici illeciti, recuperate e affidate alla LNI per svolgere attività istituzionali nel sociale o nella tutela ambientale come in questo caso. Il rispetto della legalità, inteso anche come educazione a un approccio più etico e sostenibile ai tesori della natura, è proprio il file-rouge di questa campagna velica che è resa possibile grazie al supporto di LNI che, lo scorso 26 maggio, ha organizzato a Trapani, nell’ambito degli eventi collaterali a terra, un’iniziativa sui temi dell’ambiente e della legalità con la presenza dell’Associazione nazionale magistrati e il resoconto della precedente settimana di navigazione.

In parallelo alle attività in mare Federparchi-Europarc Italia ha organizzato in collaborazione con l’AMP di Capo Milazzo – che comprende due siti Natura 2000 (ITA030032 Capo Milazzo e ITA030045 Fondali di Capo Milazzo) –, un incontro partecipativo a Milazzo il 30 maggio, alle 17 presso il foyer teatro, e due visite guidate gratuite giovedì 1 e sabato 3 giugno alle 15.30 rispettivamente sui sentieri di levante e di ponente (per prenotazioni e info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 3428173143). Tra le specie che i più fortunati potranno avvistare durante le escursioni ci sono il tursiope (Tursiops truncatus), la tartaruga marina Caretta caretta, il falco pellegrino (Falco peregrinus), il nibbio bruno (Milvus migrans) e il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).

Ricapitolando, dopo i 16 liguri e i 13 della Sicilia occidentale si aggiungeranno alla lista dei siti marini toccati dalla campagna velica altri 10 siti della Sicilia orientale raggiungendo, di fatto, dopo solo tre settimane di navigazione la base prevista da progetto.

Il calendario della campagna velica proseguirà con tappe in Toscana (5-11 giugno), lungo il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in Sardegna (14-20 giugno), tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, il Parco Nazionale dell’Asinara e Oristano, per concludersi in Lazio (22-28 giugno), alla scoperta del Parco Nazionale del Circeo e delle coste più vicine a Ostia, dove il 28 giugno si terrà l’evento conclusivo.

LIFE A-MAR NATURA2000 è un progetto finanziato dal Programma LIFE dell’unione Europea nato con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i siti marini della rete Natura 2000 ancora poco conosciuti al grande pubblico. Coordina il progetto Federparchi - Europarc Italia. Partner attivi sono Triton Research, Lipu e Fundación Biodiversidad del Ministero dell'Ambiente per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica. Inoltre, partecipano come co-finanziatori: il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e il Parco nazionale delle Cinque Terre.

Tutte le attività promosse nell’ambito del progetto LIFE A-MAR NATURA2000 hanno l’obiettivo di promuovere nei confronti di tutti gli “utenti del mare” una fruizione consapevole e responsabile di questo straordinario scrigno di biodiversità rappresentato dai parchi marini Natura 2000, perché solo attraverso la conoscenza e l’amore per l’ambiente si può contribuire attivamente alla sua tutela.

Lo scorso 19 maggio, presso la sede della Lega Navale Italiana di Salerno al Porto Masuccio Salernitano, in collaborazione con l’Associazione Giuristi per l’Ambiente, è stato presentato il “Progetto Caretta in Vista”, iniziativa coordinata dalla Stazione Zoologica “Anthon Dohrn” di Napoli che si prefigge lo scopo di individuare e proteggere i nidi di tartaruga marina sul litorale campano.

Nel 2022, grazie all’attività sul campo di circa 100 volontari, sono stati individuati 25 nidi sul litorale campano da cui sono nate circa 1500 tartarughe. Su quello salernitano, nello specifico a Marina di Eboli, sono stati individuati tre nidi e tre tentativi di nidificazione, grazie alla tenacia dei volontari della Sezione LNI di Salerno e soprattutto di NaturArt Salerno, associazione da tempo impegnata in progetti di conservazione ambientale e volontariato, in particolare nel monitoraggio e nell’assistenza alla schiusa dei nidi di tartaruga marina “Caretta Caretta” sul litorale campano.

Per dare continuità ed efficacia al progetto, dal prossimo 5 giugno fino alla prima settimana di agosto, ripartirà l'attività di monitoraggio delle spiagge che avverrà tutte le mattine dalle ore 5 alle 7:30. La seconda fase, quella successiva al monitoraggio, si realizzerà nell'assistenza alla schiusa degli eventuali nidi individuati che, indicativamente, avviene tra la fine di agosto e la fine di settembre, dopo 50 giorni circa dalla deposizione delle uova. Sarà una nuova opportunità di aiuto allo sviluppo della "Caretta Caretta" che è seriamente minacciata dall'inquinamento, dai predatori e dall'incuria dell'uomo.

È stata presentata la campagna velica nel mar Tirreno, coordinata da Triton Research con il supporto operativo di Lega Navale Italiana, nell’ambito del progetto LIFE A-MAR NATURA2000 (LIFE20 GIE/IT/001352). Il progetto finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea è coordinato da Federparchi-Europarc Italia e coinvolge anche Lipu e il partner spagnolo Fundación Biodiversidad. Un itinerario nel blu alla scoperta e riscoperta dei gioielli più interessanti del nostro Mediterraneo compresi tra i 288 siti marini italiani di Natura 2000, la “rete ecologica” istituita 30 fa dall’Unione Europea, che collega virtualmente tutti i siti più importanti per la conservazione di habitat e specie.

I punti chiave delle attività saranno i tre Parchi Nazionali co-finanziatori del progetto: Cinque Terre, Arcipelago Toscano e Asinara, tre realtà di spicco nel panorama italiano dal punto di vista delle attività di tutela, conservazione e comunicazione ambientale.

Un fitto calendario di tappe in mare e a terra che dal 15 maggio al 28 giugno porterà le barche a vela a toccare oltre 30 siti marini. Si partirà dalla Liguria (15-21 maggio), per poi proseguire lungo la costa settentrionale della Sicilia (dal 22 maggio al 4 giugno), della Toscana (5-11 giugno), della Sardegna (14-20 giugno) e infine del Lazio (22-28 giugno), con eventi a terra in 12 tappe che comprenderanno 14 visite guidate, 12 eventi partecipati, 2 conferenze stampa, organizzate da Federparchi, e 5 eventi organizzati dalla Lipu in prossimità di siti Natura 2000 di significativo valore per la tutela dell’avifauna.

Si comincia quindi dalla Spezia dove la barca a vela Teta, sequestrata alla criminalità organizzata – come le altre imbarcazioni impiegate nell’iniziativa – e affidata dall’autorità giudiziaria alla Lega Navale Italiana che l’ha messa al servizio della campagna, partirà dalla Sezione Velica della Marina Militare e navigherà verso le Cinque Terre per raggiungere il sito marino Fondali Punta Mesco - Rio Maggiore, molto importante per la varietà di microhabitat e per il buon stato di conservazione. Banchi di sabbia sommersi, praterie di posidonia e scogliere coralligene. Nell’area marina sono previste due visite naturalistiche gratuite, il 19 e 20 maggio con partenza da Riomaggiore e un incontro partecipativo il 20 al Castello di Lerici. Si proseguirà poi in Sicilia prima a Palermo, Trapani e il paradiso delle Egadi e poi quello delle Eolie, per poi passare in Toscana, con il Parco dell’Arcipelago Toscano e in Sardegna tra il Parco dell’Arcipelago di La Maddalena, il Parco dell’Asinara e Oristano. La campagna si concluderà a fine giugno nel Lazio alla scoperta del Circeo e delle coste più vicine a Ostia dove il 28 giugno si terrà l’evento conclusivo.

«I siti marini della rete Natura 2000 rappresentano uno scrigno di bellezze e biodiversità ancora poco conosciuti ma fondamentali, sia per i servizi ecosistemici offerti che per gli obiettivi europei di conservazione per i quali, entro il 2030, occorre giungere al 30% di superficie protetta anche a mare – afferma Luca Santini, presidente Federparchi –. Il progetto LIFE A-MAR NATURA2000 ha lo scopo di farli conoscere e valorizzarli e la campagna velica, cuore del progetto, - con le sue tappe, gli incontri partecipati e le tante occasioni di approfondimento tematico - è un’occasione per far partecipare in prima persona cittadini e operatori del settore alla scoperta di questo eccezionale patrimonio naturale di tutto il Paese, nonché un volano di sviluppo sostenibile».

«La Lega Navale Italiana – ha detto l’Ammiraglio Donato Marzano, Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana – ha aderito alla campagna velica LIFE A-MAR NATURA2000, che rientra tra le molte iniziative che portiamo avanti nell’ambito della protezione del mare, una delle aree della missione della LNI da decenni. Esiste un valore aggiunto proprio di un’associazione come la nostra: le barche utilizzate nella navigazione saranno quelle sottratte alla malavita organizzata e affidate alla LNI per finalità istituzionali. Inoltre, vorrei sottolineare che gli equipaggi, formati da soci della Lega Navale appassionati di mare e di vela, utilizzeranno l’App NauticAttiva, sviluppata congiuntamente con l’Università di Bari “Aldo Moro”, in coordinamento con il nostro Centro Culturale Ambientale, per mappare, nelle aree marine protette che attraverseremo e nel corso dell’intera navigazione, specie protette e rifiuti».

LIFE A-MAR NATURA2000 è un progetto di comunicazione con azioni mirate a informare, formare, educare, sensibilizzare e coinvolgere attivamente tutti i portatori di interesse del mondo del mare, dai turisti ai residenti, dalle istituzioni al mondo della ricerca, dagli operatori della nautica ai referenti delle attività sportive-ricreative, dai pescatori agli imprenditori locali, stimolando un’azione-reazione che porti a comportamenti più sostenibili, partecipativi e promotori di buone pratiche.

Tra le prossime attività, il lancio di un’app, atteso per fine maggio, per trovare in modo facile i siti marini Natura 2000 più vicini, con approfondimenti scientifici sugli ambienti, la flora e la fauna più rilevanti e la possibilità di riportare eventuali segnalazioni con fotografie e video che potranno essere georeferenziate, una volta verificate e messe a disposizione degli altri utenti.

Nella primavera 2024 la campagna velica verrà replicata in Spagna per un altro mese, sotto la guida di Fundación Biodiversidad, fondazione pubblica del Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica del paese, che porta avanti da anni diversi progetti di conservazione e gestione dei siti della Rete Natura 2000. Sono inoltre previste due regate, la realizzazione di un documentario sui siti marini, numeroso materiale di approfondimento ed eventi partecipativi.

 

CLICCA QUI per il servizio realizzato da Tele Liguria Sud.

“Rispetta la posidonia”, questo il titolo del progetto ideato dalla Sezione della Lega Navale Italiana di Follonica, portato avanti insieme al Comune di Follonica, alla sezione follonichese della società Salvamento e al Consorzio Balneari.

Che sulla posidonia e sulle sue virtù sia necessario parlare di più e in modo più approfondito lo dimostra ciò che è accaduto la scorsa estate, quando un gruppo di bagnanti ha gettato nella spazzatura i resti della pianta che si era depositata sulla battigia di Pratoranieri, documentando il tutto sui canali social. Un intervento che, secondo le loro intenzioni, avrebbe dovuto rendere più pulita la spiaggia ma che, di fatto, era sbagliato sotto molti punti di vista.

Dalla necessità di far conoscere la spiaggia e l'ambiente marino, così da rispettarli e tutelarli, è nato il progetto “Rispetta la posidonia”. Un'iniziativa che è cresciuta grazie al lavoro dei soci, fino all'idea più grande: creare un infopoint della posidonia all'interno dell'acquario comunale di via Zara.

La presenza di resti di posidonia sulla spiaggia è indice di alta qualità ambientale e, come spiega l'assessora comunale Mirjam Giorgieri, "dovremmo quindi andarne fieri e non far di tutto per rimuoverne ogni indizio". La degradazione delle foglie è alla base delle catene alimentari costiere, e questo aiuta a mantenere nutrita la presenza di pesci. Inoltre, i cordoni che si spiaggiano sono un formidabile strumento per smorzare la forza delle onde, consentendo alla sabbia di depositarsi ed essere trattenuta.

"La Posidonia viene spesso scambiata per altro – dice Giorgieri — soprattutto per sporcizia. Ma così non è, anzi. Dallo sgradevole episodio accaduto la scorsa estate abbiamo voluto far nascere qualcosa di utile per la cittadinanza, allargando la conoscenza del luogo nel quale viviamo. Da quello spunto fu evidente quanto poco si conosca il nostro territorio e il nostro ecosistema. E, di conseguenza, quanto poco lo si rispetti".

La LNI si occuperà di diffondere una serie di cartelli informativi sulla spiaggia e in città: "La posidonia è l'evidente cartina torna sole delle acque del nostro golfo – dice Antonino Vella, responsabile del gruppo ambiente della locale Lega Navale – Riteniamo che sia importante informare la popolazione sul perché vada rispettata la posidonia. Abbiamo poi deciso di ospitare l'Infopoint che potrà essere di aiuto anche alle scuole per progetti e laboratori".

"Siamo felicissimi di partecipare al progetto – ha detto Daniele Braccini, del Consorzio Balneari - Ogni anno facciamo progetti ambientali per le spiagge e includeremo, con piacere, anche questo. Porteremo la cartellonistica all'interno degli stabilimenti per dare un servizio importante a chi frequenta le spiagge del Golfo".

"Partecipiamo con entusiasmo a questo progetto – dice Giorgio Lolini della società Salvamento sezione di Follonica – Siamo molto attenti ai temi ambientali e vogliamo portarli avanti. Quella della posidonia è un tema a noi caro, perché vediamo ogni anno quanta confusione generi una scarsa conoscenza dell'argomento".

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