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Riparte, dopo lo stop forzato a causa del Covid, il progetto “Una vela per sperare”, promosso dalla Fondazione Paoletti e realizzato da “L’Altra Napoli Onlus”, dalla Lega Navale Italiana Napoli e dall’Accademia dell’Alto Mare.

Nata nel 2010, l’iniziativa si pone l’obiettivo di avvicinare alla vela quei bambini che affrontano quotidianamente situazioni di disagio e fragilità sociale, utilizzando lo sport come veicolo di valori umani imprescindibili, come la solidarietà e il rispetto reciproco.

Quest’anno i protagonisti saranno 56 piccoli aspiranti velisti (tra i 7 e 12 anni) del Rione Sanità, di Forcella e di San Pietro a Patierno, che parteciperanno a dei corsi gratuiti tenuti dagli istruttori della Lega Navale Italiana sez. di Napoli, con allenamenti che si terranno nella sede del Molosiglio.

Già in passato il progetto, che ha coinvolto negli anni oltre 100 bambini, ha dato la possibilità di avvicinarsi a uno sport che per tanto tempo è stato considerato di elite, ma che ha invece ha tirato fuori piccoli campioni che hanno poi proseguito il loro percorso fino ad arrivare alle porte della nazionale.

“Sono bambini – spiega Francesco Coppola, consigliere allo Sport della Lega Navale Italiana Napoli – che provengono da contesti difficili e ai quali intendiamo dare una opportunità attraverso lo sport. Forniamo loro tutta l’attrezzatura necessaria per svolgere le attività previste dal percorso formativo, durante il quale sono seguiti dai nostri istruttori”.

“È davvero gratificante – continua Coppola – vedere l’entusiasmo e la gioia negli occhi di questi piccoli, alcuni dei quali non avevano mai visto il mare. Ed è bello vedere che, insieme ai nostri atleti, agli istruttori, riescono a integrarsi, a creare un gruppo affiatato, proprio come una vera squadra”.

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