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Lanzarote, isole Canarie: è qui, al centro dell’oceano Atlantico, che la vela olimpica è andata a cercare il luogo dove disputare uno degli ultimi appuntamenti validi quali Olympic Qualification per nazione, in un calendario stravolto dalla pandemia.

Qui da domenica 21 a venerdi 26 marzo, organizzate dalla Federvela delle Canarie con i Club e le istituzioni locali, si corre la Lanzarote International Regatta per le classi catamarano misto foiling Nacra 17 e per i doppi skiff 49er maschile e 49er FX femminile. Dopo la cancellazione causa Covid delle regate internazionali di Palma e di Hyeres, a Lanzarote sono in palio gli ultimi posti per nazione per i Giochi di Tokyo, uno per l’Europa e uno per l’Africa.

Per la vela azzurra, già qualificata nel Nacra 17, le regate di Lanzarote sono l’ultima possibilità di agguantare il pass olimpico nelle due derive acrobatiche. Una impresa difficile: in corsa per lo stesso risultato ci sono altri 6 paesi nella categoria maschile e altrettanti in quella femminile. I paesi in corsa per l’ultimo posto continentale per le regate di Tokyo sono: Irlanda,  Belgio, Estonia, Russia, Grecia, Norvegia, per la classe maschile 49er. E Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Russia, Svezia, per la classe femminile 49er FX.

Nel primo giorno di gare – categoria 49er – partenza bruciante, in chiave qualifica olimpica, degli irlandesi Robert Dickson e Sean Waddilove, con prove autorevoli (3-3-1) che li pongono in testa alla classifica provvisoria. La classifica degli azzurri dopo il Day 1 vede al 13° posto generale i giovani Marco Anessi (AN Sebina) e Edoardo Gamba (FV Malcesine) (8-10-7 di giornata nelle batterie); al 19° posto Uberto Crivelli (Marina Militare) e Leonardo Chistè (YC Punta Ala) (7-12-11), al 21° Simone Ferrarese (CV Bari) e Gianmarco Togni (Marina Militare) (17-7-8) e al 36° Matteo Barison (FV Malcesine) e Nicola Torchio (SC Garda Salò) (15-20-14). A parte gli irlandesi in fuga, gli altri team da seguire in chiave qualifica olimpica, dopo il primo giorno sono al 15° posto i belgi Yannick Lefebvre e Tom Pelsmaekers; al 17° gli estoni Juuso e Henri Roihu; al 30° i norvegesi Tomas Mathisen e Jeppe Nilsen. Il campionato è ancora lungo ma è già chiaro che bisognerà lottare fino alla fine.

I 49er FX sono scesi in acqua nel pomeriggio, vento da terra tra 10 a 14 nodi molto instabile, e solo due regate di batteria disputate, a causa di problemi di tenuta dell’ancora per la barca di uno dei Comitati di regata: alla fine le due prove sono state fatte su due campi diversi.

Non un buon avvio per le veliste azzurre, tutte in ritardo nella prima classifica con sole due prove del primo giorno. Al 23° posto Margherita Porro e Joyce Floridia (Fiamme Gialle) (15-9 nelle due manche del giorno); al 27° le giovani Arianna Passamonti (Nauticlub Castelfusano) e Giulia Fava (AV Civitavecchia) (11-16); 31° per Jana Germani (Sirena Trieste) e Giorgia Bertuzzi (FV Malcesine) (8-22): 32° per Alexandra Stalder e Silvia Speri (Marina Militare); 39° per Carlotta Omari (Fiamme Gialle) e Matilda Distefano (Triestina Vela) (17-20); 42° per Silvia Sicouri (Fiamme Azzurre) e Alice Sinno (Marina Militare) (22-19).

In testa subito le migliori, con le olandesi Annemieke Bekkering e Annette Duetz prime (1-3) seguite dalle brasiliane Martina Grael e Kahena Kunze, oro a Rio 2016. Ai fini della lotta al posto olimpico, partite meglio le russe Zoya Novikova e Diana Sabirova al 4° posto (4-4), e le svedesi Julia Gross e Hanna Klinga, none (14-1), ma davanti alle azzurre ci sono anche le belghe Isaura Maenhaut e Anouk Geurts, diciannovesime (6-14).

 

Fonte: Comunicato FIV

Foto: Martina Orsini

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