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Il Trofeo LNI della Classe J 24, previsto per i giorni 1 e 2 Maggio ed organizzato dalla Sezione di Livorno, ha siglato la chiusura della Settimana Velica Internazionale di Livorno.

Le pesanti condizioni meteorologiche del 2 (oltre 35 nodi da SW) hanno impedito lo svolgimento delle prove del secondo giorno di regata ed il Trofeo è stato conseguentemente assegnato sul risultato delle 3 regate disputate il giorno 1 Maggio.

A scendere in acqua 13 barche tra le quali ben 6 armate dalla M. M. I. che così ha confermato il prodigioso sforzo partecipativo già evidenziato nella regata delle Vele d'Epoca (anche questa organizzata dalla Sezione insieme allo Yacht Club Cala de' Medici)  e nella RAN, regata della Accademia Navale (ben 630 miglia).

A precedere le regate della Classe J 24 la commovente cerimonia in commemorazione di Fabio Apollonio, presidente della Classe, recentemente scomparso.

Tutte le imbarcazioni si sono radunate intorno alla barca Comitato e nel corso del minuto di silenzio, preannunciato dai fischi d'onore scanditi dal nostromo dell'Accademia Navale, è stata lanciata in mare una corona di fiori. Dopo il lungo applauso hanno subito avuto inizio le operazioni di partenza. Tre le prove disputate con un SE variabile tra i 10 ed i 18 nodi. Tutte le prove sono state vinte da "La Superba - ITA 416" (M. M. I.) che si è quindi aggiudicata il Trofeo, rispettando una lunga tradizione. Al secondo posto "Jamaica - ITA 212" di Pietro Diamanti, seguita da "Dejavue - ITA 476" di Ruggero Spreafico.

La premiazione, durante la quale Pietro Diamanti, Vice Presidente della Classe J 24, ha ricordato l'amico Fabio Apollonio, sottolineandone a fianco della grande levatura sportiva  le splendide qualità umane, si è svolta sul piazzale della Sezione alla presenza dell'Amm. Div. Flavio Biaggi, comandante l'Accademia Navale di cui quest'anno ricorre il 140° anniversario.

Questa edizione dell'evento sportivo, nelle parole dell'Ammiraglio, ha dimostrato la caparbia volontà di ripresa della Città, delle Istituzioni e dei Circoli Velici volendo essere il terreno su cui sedimentare il successo delle future edizioni.