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Nell’ambito dell’accordo di collaborazione siglato a luglio tra la Lega Navale Italiana e l’Università degli Studi della Basilicata, sono state redatte e discusse, lo scorso 15 dicembre, due tesi di laurea da parte di Eleonora Modrone e Rocco Sinisgalli, studenti della facoltà di ingegneria dell’Ateneo lucano. I neo-laureati, seguiti nel lavoro dal Prof. Michele Greco (membro del Centro Culturale Ambientale LNI) e dall’Arch. Marco Pagano (Vicepresidente della Sezione LNI di Matera-Magna Grecia), hanno conseguito il titolo di studio in ingegneria civile e ambientale con il massimo dei voti.

Tra i diversi obiettivi, l’accordo Unibas-LNI mira a promuove una collaborazione didattico-scientifica su temi di interesse comune, con particolare riferimento all’ambito marittimo e all’uso consapevole della risorsa idrica.

“L’acqua è un bene prezioso che come la maggior parte delle cose può avere una duplice faccia, ossia al tempo stesso può essere una risorsa di fondamentale importanza ma anche un pericolo per l’essere umano, basti pensare all’ultimo drammatico evento di Ischia”, scrive Rocco Sinisgalli nell’introduzione al suo lavoro. La sua tesi si incentra sulla progettazione del contenitore culturale “Laboratorio di idee dell’acqua” della Sezione della Lega Navale Italiana di Matera-Magna Grecia, ideato e costruito, anche in senso strutturale ed infrastrutturale, come "un percorso emozionale e sensoriale che veda il bene “acqua” quale tema specifico” (nella foto la Planimetria del “Laboratorio di idee dell’acqua” della Sezione LNI di Matera-Magna Grecia).

Dopo un’attenta disamina sui temi della transizione energetica e della nautica sostenibile, Eleonora Modrone propone nelle conclusioni del suo lavoro un progetto di stabilimento balneare eco-friendly attrezzato con strutture per il diporto lungo la costa tirrenica in località Acquafredda (Maratea). Si tratta di “un vero e proprio progetto innovativo di un complesso balneare di nuova generazione, total green in piena linea con il concetto di comunità energetica, autonoma energeticamente e non impattante”. Un progetto che, sottolinea in conclusione la neo-laureata, è teso soprattutto a valorizzare l’ambiente e a rispettare la flora e la fauna locali (nella foto la Planimetria della spiaggia eco-friendly).