Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

200 ANNI DI ITALIANI IN GUERRA

False vittorie e false sconfitte

 

Edizioni: Mursia – Milano 2022
Autore: Enrico Cernuschi
Pagine: 309 - € 18

 

L’ultima opera di un A. ben noto ai lettori di Lega Navale ci porta per mano ad una rilettura della storia patria di particolare interesse. Si tratta di due secoli di storia militare ed economica in cui, pur citando ogni volta in cui sia opportuno farlo la predominanza onnipresente del potere marittimo nelle cose di casa nostra, si esaminano con attenzione, insieme agli elementi di storia navale, anche quelli militari terrestri ed aeronautici, per supportare un ragionamento che sostanzialmente tende a richiamare l’attenzione del lettore essenzialmente su di un fatto: nei due secoli trattati, come già anche in un passato più remoto, ben pochi episodi sono stati tali da farci vergognare! In situazioni analoghe, altre nazioni fecero di peggio sia dal punto di vista del coraggio che da quello della logistica, della conduzione delle operazioni, della qualità dei mezzi, dell’uso delle risorse. L’A., che supporta le sue tesi con numeri incontrovertibili derivanti da ricerche effettuate in prima persona nei principali archivi del mondo, s’interroga sul perché una certa storiografia nostrana debba additarci come un popolo di perdenti mentre, in realtà, abbiamo spesso vinto e continuiamo a farlo. Anche battaglie che vengono date come perse, ad un’analisi più approfondita risultano sicuramente vinte negli esiti, nelle conseguenze generate… Gli unici che risultano veramente perdenti sono alcuni individui che in maniera spesso auto referenziata si definiscono storici ma che, alla fine, non fanno che reiterare tesi obsolete continuando ad accettarle senza alcuno spirito critico. Un libro che si legge volentieri, con interesse e con la piacevole sensazione che qualcuno, una volta tanto, stia facendo chiarezza, ricordando a chi l’avesse dimenticato che, nonostante i tanti detrattori, gli Italiani non sono secondi a nessuno.

 

Recensione pubblicata sulla rivista Lega Navale