Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

Colors: Orange Color

Si è tenuta a Sorrento, il giorno 30 agosto, la terza edizione della “caccia alla plastica” con oltre 40 kayak messi a disposizione in gran parte dalla Sezione di Sorrento .

Il bottino di questa “caccia alla plastica”  si è concretizzato in 86 kg di materiale riciclabile, conferito nella raccolta differenziata dei servizi comunali messi a disposizione dagli Assessori ai servizi del Comune di Sorrento  Luigi Aprisco ed all’ecologia Valeria Palladino.

La raccolta è avvenuta nel tratto da punta Scutolo alla  Punta del Capo, oltre 3 miglia di costa a picco sul mare, dalle ore 10 e fino al pomeriggio inoltrato, sotto  la regia del consigliere  della Sezione LNI Guido Gargiulo.

I turisti ed i residenti hanno apprezzato questo inusuale spettacolo, multicolore ed in frenetico movimento, dall’alto della passeggiata panoramica “Belvedere Vico Rota”. La manifestazione ha ricevuto in mare  l’assistenza degli uomini della Guardia Costiera, Locamare Sorrento, agli ordini del comandante M.llo Maurizio Bellotti.

Ai volontari dell’Associazione Mare Vivo, coordinati dalla responsabile locale  Rosaria di Natale, sono stati offerti molti posti sulle imbarcazioni della Lega Navale. Il Presidente dell’Area Marina Protetta Punta Campanella dr. Giulio Cacace, oltre a concedere il patrocinio dell’Ente, ha partecipato di persona coordinando le operazioni a terra.

Visto il successo, e considerato il perdurante stato di inquinamento della plastica in mare, alla LNI di Sorrento sono già all’opera per replicare al più presto.

E’ partito, in ben 37 porti turistici e commerciali italiani, il progetto “Save the sea Recycle cooking oil” targato Marevivo e RenOils, insieme ai partner Lega Navale Italiana, ASSONAT-Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici e Guardia Costiera, con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i diportisti alla raccolta dell’olio alimentare esausto, con attenzione sulla corretta gestione dell’olio da cucina.

I diportisti potranno gettare l’olio, utilizzato per cucinare in barca, direttamente al porto, salvaguardando il mare e i suoi abitanti. Non tutti sanno che l’olio è altamente inquinante e per questo è importante non buttarlo in acqua, così come nel lavandino o nello scarico del bagno: un litro di olio è responsabile dell’inquinamento di circa 1.000 mq di acqua, forma una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna marine. Se recuperato correttamente, invece, può essere riciclato nella produzione di biodiesel per autotrazione, in impianti di cogenerazione, nella produzione di bio-lubrificanti, di saponi, cere e altro.

 

Di seguito i porti che hanno aderito all’iniziativa:

  • Toscana: Pisa, Livorno, Capraia, Piombino e Isola D’Elba, grazie al partner di RenOils, EcoPuntoEnergia;
  • Liguria: Sanremo, Alassio, Savona, Finale Ligure, Varazze, Santa Margherita Ligure e Chiavari, grazie al partner di RenOils, EcoPuntoEnergia;
  • Puglia: Casalabate, Mola di Bari, Ostuni, Fasano, San Foca Melendugno, Vieste e Manfredonia, grazie al partner di RenOils, Protit;
  • Abruzzo: Pescara, grazie al partner di RenOils, Adriatica Ambiente;
  • Marche: Fano, grazie al partner di RenOils, Adriatica Ambiente;
  • Veneto: Fossone e Barricata, grazie al partner di RenOils, SEB;
  • Friuli Venezia Giulia: Lega Navale sez. Trieste, grazie al partner di RenOils, SEB;
  • Piemonte: Lega Navale di Meina, grazie al partner di RenOils, Alberio;
  • Campania: Marina di Salerno, Marina di Policastro, Marina di Arechi e Cantieri Nautici, grazie al partner di RenOils, Proteg;
  • Lazio: Porto di Roma e Isola di Ventotene, grazie al partner di RenOils, Proteg;
  • Sicilia: Licata, Capo D’Orlando e Baia Levante, grazie al partner di RenOils, Sicilgrassi;
  • Sardegna: Marina di Portisco, Marina di Sifredi e Marina Sant’Elmo, grazie al partner di RenOils, Ecoservicesarda.

Una bella iniziativa a difesa dell’ambiente, quella che vede coinvolta la Lega Navale di Napoli che ha deciso di ospitare, presso il porticciolo del Molosiglio, la famosa imbarcazione di Legambiente Goletta Verde, per l’unica tappa in Campania del suo tour.

Quella della Goletta Verde è una campagna che l’associazione ambientalista porta avanti, da oltre trenta anni, per difendere la bellezza del nostro Paese, promuovendo buone pratiche e comportamenti sostenibili. Una missione contro illegalità, cementificazione, fonti fossili, mala depurazione e rifiuti, che vede l’imbarcazione impegnata a percorrere i nostri mari per effettuare monitoraggi scientifici sulla qualità delle acque e denunciarne l’inquinamento.

E proprio il capoluogo campano sarà la prossima tappa di questo straordinario viaggio,  che prevede quasi 2.000 miglia di navigazione e più di 15 approdi in oltre un mese di navigazione (la Goletta è partita il 3 luglio da Genova e concluderà il suo viaggio il 12 agosto a Trieste).

Oltre a comunicare i dati rilevati nel corso delle attività di monitoraggio, i volontari di Legambiente realizzeranno dei percorsi didattici con i ragazzi. Saranno coinvolte sia le giovani leve che svolgono attività velistica presso la Lega Navale di Napoli che quelle in forza a Mascalzone Latino. Inoltre, anche alcuni dei partecipanti al progetto “Una vela per sperare”, che la Lega Navale di Napoli porta avanti ormai da diversi anni nei quartieri a rischio della Sanità e di San Giovanni a Teduccio verranno reclutati per le attività in programma.

In particolare, venerdì 16 luglio, dalle ore 15:30 alle ore 17:30, i giovani  saranno impegnati nei  laboratori "Mettiamoci in Gioco”, una serie di attività improntate principalmente ai temi della plastica in mare, della raccolta differenziata, del riciclo e riuso. Un piccolo percorso di sensibilizzazione che passerà attraverso il coinvolgimento visivo, l'interazione e la manipolazione dei materiali e che prevede, anche, una visita guidata della Goletta Verde.

“ Siamo sempre disponibili quando si tratta di lavorare in sinergia con Enti ed Associazioni che difendono il mare e promuovono la tutela dell’ambiente – sottolinea l’avv. Alfredo Vaglieco, Presidente della Lega Navale di Navale – Da sempre è uno degli obiettivi principali della Lega Navale e dare l’opportunità, ai nostri giovani, di essere “educati” alla cultura della sostenibilità e del rispetto della natura che ci circonda è una occasione che non vogliamo e non possiamo lasciarci sfuggire. Ben vengano, quindi, queste iniziative che troveranno, sempre, nella Lega Navale di Napoli un partner attento, sensibile e disponibile alla collaborazione”.

 

FOTO: Legambiente

Il Campionato Italiano di Vela d’Altura a Punta Ala come evento test per mettere in pista le prime iniziative nell’ambito del nuovo Progetto Sostenibilità FIV. Dopo i giorni del Vela Day, nel weekend scorso, serviti per i primi passi del progetto e per il lancio del video “One Ocean Foundation insieme alla FIV per la sostenibilità (visibile qui: https://youtu.be/p17PjaF_4sE), ora l’appuntamento si sposta sulla prima delle Regate FIV in calendario, che coinvolge il mondo dell’altomare.

Tutti i partecipanti al Campionato Italiano Altura hanno ricevuto in omaggio una borraccia FIV, presso lo Yacht Club Punta Ala e in banchina sono presenti delle colonnine di distribuzione dell’acqua, e sempre nel kit degli iscritti è contenuto un flyer contenente il decalogo dell’”eco-velista”.

NORMATIVA SOSTENIBILITA’ FIV - La premessa della Normativa Sostenibilità FIV approvata dal Consiglio Federale recita: “La Federazione Italiana Vela, in linea con l’art.2 punto 8 del proprio statuto e nell’ambito dei propri fini istituzionali, svolge anche attività finalizzate alla sensibilizzazione, divulgazione e promozione del concetto di “sostenibilità ambientale” con particolare attenzione alle biodiversità, nel rispetto degli interessi fondamentali, della salute e della qualità della vita della collettività. L’impegno prevalentemente finalizzato alla salvaguardia delle acque interne e marine, dei loro habitat e delle risorse naturali in genere.”

Tale attività si realizza prevalentemente in occasione di tutti gli eventi velici a calendario, siano essi di carattere agonistico o promozionale, ma non sono certo trascurate tutte le iniziative formative e gli appuntamenti culturali dedicati all’ambiente.

La Normativa è frutto del lavoro della Commissione Sostenibilità, presieduta da Flavia Tartaglini, consigliere federale coordinatore dei Settori Comunicazione e Sostenibilità, e della quale fanno parte la conduttrice di Lineablu e presidente di WWF Italia Donatella Bianchi, lo skipper e ambassador di One Ocean Mauro Paleschier, la velista due volte olimpica e oceanica Francesca Clapcich e il coach Matteo Sangiorgi.

La partnership di One Ocean Foundation è la prima di diverse collaborazioni. Anche a Punta Ala FIV e One Ocean lavoreranno insieme con iniziative soprattutto rivolte a sensibilizzare le persone. L’idea condivisa è quella di un impegno a lungo termine che si basi sui momenti di formazione.

Non a caso, la Normativa Sostenibilità prevede un percorso che coinvolgerà le stesse Scuole Vela FIV, con moduli dedicati al tema nei corsi per diventare Istruttori federali, e fino all’individuazione di nuove figure professionali come i “referenti ecologici” all’interno degli Affiliati e dei Comitati di Zona. Lo scopo sul lungo periodo è l’affermazione sistematica di una cultura della tutela del mare e della sostenibilità in ogni ambito.

Va in questa direzione, con la voglia di stimolare da subito i Circoli Velici a fare la propria parte, la previsione di specifici premi a quelli che si distinguano per azioni concrete di sostenibilità e salvaguardia ambientale, dandone notizia alla Federazione. Ad essi sarà attribuito un bonus di 1500 euro ciascuno su proposta della Commissione Sostenibilità.

“Partnership e premialità, ma soprattutto educazione all’attenzione sui temi ambientali: questi gli elementi guida del nostro progetto – ha detto Flavia Tartaglini - Ci poniamo nel solco dell’agenda 2030, che contiene diversi obiettivi sulla sostenibilità, consapevoli che non si puo’ cambiare tutto in un colpo solo, ma ogni giorno bisogna fare tutti qualcosa per cambiare.”

 

FONTE e FOTO: Comunicato stampa FIV

Da un anno a questa parte, le restrizioni causa Covid-19 sono state molteplici, così come tanti sono stati gli eventi organizzati a favore della protezione e salvaguardia ambientale.

In questo periodo di lockdown e stop continui, la natura si è ripresa i suoi spazi, facendoci capire che LEI non ha bisogno della nostra presenza; ma non solo. La natura ci ha mostrato - ancora una volta ed in forma più amplificata - la sua bellezza, ci ha fatto riscoprire il piacere del silenzio ed il canto degli uccellini. Si è mostrata a noi ancora una volta e, forse, adesso siamo stati in grado di apprezzare.

Per tale motivo sono stati predisposte numerose riunioni e organizzati corsi a tema ambientale. Ora che si sta tornando ad una leggera normalità, le attività sono tornate in presenza e come sempre la Lega Navale Italiana non si è fatta trovare impreparata.

Tra le ultime manifestazioni, quella organizzata dalla sezione della Lega Navale Italiana di Trapani che, insieme agli amici del Diving Free Divers, ha provveduto alla rimozione di rifiuti (in particolar modo plastica, copertoni e le immancabili mascherine) presso la banchina del porto di Trapani e non solo.

Ormai ci stiamo rendendo sempre più conto dell’importanza del nostro ambiente, dell’impatto negativo che abbiamo avuto fino ad oggi su di esso e delle conseguenze nocive che esso avrà su di noi.

Non a caso a Roma - che ha seguito la scia di New York - in occasione della Giornata Internazionale dell'Ambiente (5 giugno), è stato installato sulla facciata del Ministero della Transizione Ecologica il primo orologio climatico d'Italia, che segnerà il tempo ancora a disposizione per invertire la rotta climatica.

Un countdown per ricordare a tutti le nostre responsabilità nei confronti del pianeta. Ad oggi abbiamo solamente 6 anni e 197 giorni per cambiare la rotta tutti insieme.

Oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, l’evento organizzato (dal 1992) da The Ocean Project e con World Ocean Network e riconosciuto (a partire dal 2008) dall’Onu.

L’edizione 2021 della Giornata ha come tema "Oceano: vita e sostentamento", che mira a sottolineare il ruolo del mare per la vitalità con produzione di ossigeno e cibo, oltre che per l'assorbimento della CO2. Quest’anno, inoltre, la Giornata Mondiale degli Oceani sostiene il movimento globale "30x30", che vuole arrivare a far dichiarare area protetta (nel 2030) almeno il 30% della superficie terrestre (terre e acque).

In una giornata così importante è giusto ricordare le due grandi minacce contemporanee per gli oceani: l'inquinamento da plastiche e il riscaldamento globale. Basti pensare che ogni anno finiscono in mare una media di 8 milioni di tonnellate di plastica. Secondo una ricerca del World Economic Forum, di questo passo nel 2050 negli oceani il peso complessivo della plastica supererà quello degli animali marini.

La minaccia del riscaldamento globale, invece, provoca il fenomeno della "acidificazione". L'aumento della CO2 in atmosfera fa aumentare questa anche nelle acque: 1/4 dell'anidride carbonica atmosferica finisce disciolta nelle acque. La CO2 in acqua si trasforma in acido carbonico, aumentando l'acidità. Questo impedisce ai gusci e alle conchiglie di formarsi, mettendo a rischio plancton, molluschi bivalvi, coralli, e tutta la catena alimentare che parte da loro, compresi pesci e crostacei mangiati dall'uomo.

 

FONTE: Ansa

I più letti