Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

Venerdì 30 settembre, in occasione della "Notte dei Ricercatori” a Matera presso la sede della Lega Navale Matera-Castellaneta, si è tenuto un importante confronto sui cambiamenti climatici ed i suoi effetti sulle spiagge, a partire da uno studio sull’area pilota di Metaponto, nonché sul tema della difesa e della valorizzazione delle coste della Basilicata.

La ricerca sul territorio lucano è stata portata avanti dall’Università della Basilicata grazie alla preziosa direzione scientifica del Prof. Michele Greco, con la collaborazione della Lega Navale Italiana e della Società Nazionale di Salvamento. Lo studio sull’indice di sicurezza del litorale di Metaponto diventerà un progetto pilota negli standard di sicurezza per la balneazione.

Ambiente, ricerca, innovazione e contrasto ai cambiamenti climatici, sfide europee a cui si può rispondere con progetti all’avanguardia e con le linee di investimento del PNRR sono i temi trattati dal Sottosegretario agli affari europei, On. Enzo Amendola.

L’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità e sull’economia costiera rappresenta un ambito di particolare interesse perché l’esistenza stessa della costa è sensibilmente legata alle dinamiche del mare, che può creare opportunità ma anche forti criticità. Questo è stato l’approfondimento proposto nella relazione scritta inviata dal Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), Antonio Decaro.

L’Assessore all’Ambiente, al Territorio e all’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico si è soffermato sull’innalzamento del livello del mare che a seguito per l’appunto dei cambiamenti climatici in atto, soprattutto per le nostre realtà del Mediterraneo e specificatamente per la Basilicata, significa da subito perdita di habitat naturali ed antropici, stravolgimento delle economie costiere e perdita di suolo, costringendo l’ambiente antropico e le città costiere a doversi allontanare lasciando luoghi e valori.

La “Notte dei Ricercatori” è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei, con l’obiettivo principale di creare occasioni di incontro tra mondo della ricerca e le comunità di cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.

L’incontro è stato organizzato dall’Università di Basilicata, dalla Sezione della Lega Navale di Matera-Castellaneta e dalla Società Nazionale di Salvamento con la volontà di diffondere e divulgare la conoscenza condividendola nella maniera più diretta ed immediata, rendendo quanto mai accessibili alcuni temi, anche difficili, che spesso occupano le prime pagine dei notiziari e che richiamano l’attenzione e la curiosità del cittadino comune, così come stimolare i giovani ad osservare in maniera critica ciò che accade intorno a loro e nel mondo.

Il convegno è stato moderato dal giornalista Francesco Bianchi e coordinato dal dirigente del Centro di Educazione Ambientale della locale Sezione della Lega Navale, Marco Pagano. Hanno partecipato: Michele Greco dell’Università degli Studi di Basilicata; Enzo Amendola, Sottosegretario di Stato per gli affari europei (da remoto); Francesco Arbia, vice presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata; Cosimo Latronico, Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata e Francesco Simonetti della Società Nazionale di Salvamento. È stato letto un intervento scritto di Antonio Decaro, Presidente Nazionale ANCI e portato il saluto della Delegata della Lega Navale Italiana per la Puglia e la Basilicata, Francesca Zei, che si è fatta promotrice di questo evento per la Presidenza Nazionale della LNI.

L’obiettivo dell’Università, della Lega Navale e della Società Nazionale di Salvamento, condiviso dalla Regione Basilicata, è di coinvolgere i sindaci, le comunità e gli operatori economici del territorio costiero affinché lo studio pilota sugli indici di sicurezza delle spiagge possa essere ampliato all’intera Regione.

 

CLICCA QUI PER IL VIDEO RIASSUNTIVO